16) Finalmente arrivate

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erano divenute le 11:30 di quella dolce mattina di una domenica attunnale, i loro sorrisi li accompagnavano verso una apparente giornata di sole soffusa dalle nuvole coprenti come latte macchiato su del cioccolato caldo in tazza.

in quella macchina piccola e stretta ma molto funzionale la spensieratezza era fugace  ! i loro sguardi incatenati dalla complicità che si stava comodamente sedendo dietro di loro si emergeva inondandole di una fonte di energia alla quale non sapevano darle un NOME.

oggi giorno tutto questo non si percepisce e si nota solamente due dolci ragazze sedute in una macchina che ogni tanto si scambiano qualche sorriso e qualche sguardo audace per i loro pazzi discorsi ! .

le note dei bassi della cassa stavano distruggendo  ormai l'impianto vecchio e antiquariato della punto che Elena stava guidando.
Giada con molta naturalezza e senza chiedere nessun permesso spinse in basso con il suo indice della mano destra il pulsante per abbassare il finestrino e successivamente si mise con lo sguardo fuori mentre i suoi capelli le coprivano parzialmente il viso, librandosi nell'aria, della strada.
Giunsero in un incrocio dai cartelli al quanto non chiari e confuse presero un indicazione sbagliata svoltando in una careggiata che le conduceva fuori città .
Si resero presto conto, che i segnali stradali avevano uno sfondo mischiato tra giallo e arancione e in primo piano lettere marroni.
Elena: << Giada prova a dare un occhiata al navigatore perché sto notando dallo specchietto retrovisore, che ci stiamo lasciando alle spalle troppi edifici, non vorrei mai avessimo imboccato una route armonizzata diversamente, c'era segnato come numero 56 >> .
Giada con lentezza rispose : << qui dal mio telefono mi dice che ci voglio 15 minuti, dobbiamo tornare indietro amore >>.

le due giovani ragazze dai capelli lunghi dopo un lungo sospiro, lasciarono che le loro emozioni le portassero lontane da quell incrocio .
non c'era rimasto altro che un bivio,
le due sorelle si armarono di pazienza lasciarono l'agitazione di quel momento sospirando a lungo più volte.
I gridi dei bassi della canzone li stava lentamente trasportando verso la giusta direzione.
Arrivarono in una strada gremita di gente che passeggiava incurate della loro presenza ingombrante,
la loro macchina colore bianca panna rifletteva la luce del sole e le nuvole si dipingevano nei riflessi di essa..
ormai la Punto assomigliava a una nuvola con fantasie bizzarre.
Erano presenti tavolini all'esterno del viale.
Le persone erano intente ad afferrare calici di vino scambiando parole ubriache riempiendo questi vuoti di silenzio .
i falsi sorrisi dipinti suoi loro volti si illuminavano all'accensione dato dall'arrivo di qualche notifiche sui displei degli iphone, giacenti su quelle superfici fredde al tatto assieme alla loro superficialità.
I tavoli rotondi dalle sedie di metallo traforate si trovavano sui pietrini di un'antica strada romana.
Gli umori traballante di Elena e Giada si dileguarono quando superarono il bar sulla destra della careggiata.
Giada<< hoi Elena, guarda li ci sono le mie amiche, proprio laggiu'>>
Elena: << ehi tesoro ho visto ora, cerco di trovare parcheggio di fianco a quella pasticceria >> nel mentre Elena cercava parcheggio, in un lampo la sorella minore aprì la portiera lanciandosi fuori in direzione della sua migliore amica.
Un urlo acuto di spavento della sorella maggiore stava inseguendo la cazzata di Giada, senza far altro che tormentarla fino alla chiusura della portiera che ritorno' indietro come un booberang.
Elena di colpo inchiodo' alla vista della scena assurda, dopo di che' sollevo' lo sguardo e si decise a parcheggiare per poi dopo sgridare la sorellina.
Dopo pochi minuti che sembravano eterni, mise la Punto dietro alla pasticceria dove li le line di confine erano dipinte di bianco.
Elena si prese con sé la borsetta bianca con atteggiamento scazzato per la scena assurda che non si sarebbe mai aspettata da parte di quella piccola peste.
Appena giunse al bar prese a sgridare quella scema di Giada e la gente incredula la stava fissando .
Giada con un sorriso malizioso guardò in direzione degli amici e disse :<< buongiorno a tutti questa pazza ragazza che mi sta urlando addosso come potete intuire è mia sorella!!!>>, Elena replicò:<< Giada ma mi ascolti quando parlo ?!>> e subito La giovane sorella con atteggiamento strafottente prese a ripetere la frase di Elena sottovoce .
Al bar seduti c'erano 3 ragazzi : Marco,Luca e Filippo ,
ora che erano arrivate, Martina che era  già li da 20 minuti era molto contenta.
l'aperitivo delle 11 poteva avere luogo tra le risate e lo scazzo di Elena.

NATURISMO IN FAMIGLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora