-Capitolo 11-

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Arrivammo all'entrata, una ventata di gioia mi colpì il cuore proprio come quando ero bambina, mi mancava poter divertirmi così.
Marco parcheggiò nel posto privato, scesimo dall'auto. Eravamo arrivati, Topolino ci accolse con il sorrisone, e Marco mi prese per mano. A quel punto si unì a noi Minnie mimando un cuoricino con le dita.. Erano davvero graziosi e Marco lo era di più. Ci guardammo ridendo, eravamo felici. Ero felice. Ci fornirono una mappa del grande parco giochi e iniziammo la nostra avventura dimenticando presto il brutto evento della mattina. Salimmo sulle prime giostre. Non sono amante dei pericoli ma il 'Blue Tornado' lo rifeci 3 volte. Marco per poco non vomitava, ridevo come una matta. Cambiammo presto giochi fino a quando non salimmo sul 'Flying Island', eravamo alti, tanto alti. Sulla giostra non c'era nessuno. Solo noi, li su.

Ci avvicinammo alla sporgenza per guardare giù, la giostra saliva sempre più in alto, avevo le vertigini, si vedeva tutto il parco in miniatura e da lì su potevamo decidere quali altri giochi fare appena scesi. Marco mi cingeva la vita con le sue forti braccia e mi teneva saldamente incollata al suo fianco. Mi sentivo al sicuro. Avvolsi la mie braccia sui suoi fianchi, ci stavamo abbracciando. Non volevo lascialo più, stavo così bene.

Improvvisamente, mi scostò da lui e fece qualche passo di danza, così senza musica, coinvolse anche me, che lo guardavo attratta. Mi mordevo il labbro e pensavo a quanto bello fosse, poi seguivo i suoi movimenti, eravamo distaccati ma i nostri corpo si attraevano, ballavano assieme fino a quando non mi avvicinò a lui facendomi volteggiare. Sapeva benissimo prendere il mio ritmo e le mosse che stavo per eseguire, le sapeva a memoria. Conosceva davvero me e gli insegnamenti di sua madre. Ridevo come una pazza, stavo facendo quello che mi piaceva di più con la persona che mi piaceva tantissimo. Lo avrei persino amato in quei momenti.

La giostra si muoveva e io perdevo l'equilibrio. Caddimo per terra, si fa per dire, eravamo in aria. Lui si posizionò su di me, mi guardò. I suoi occhi erano sui miei, stavo affogando nell'oceano di emozioni che mi provocavano, che Marco mi provocava. Sentì la sua mano risalire per la mia gamba, il suo respiro pesante su di me e i suoi occhi incollati ai miei. La sua mano si spostò sul mio ventre, il mio corpo rispondeva, avevo le vertigini ma non erano più causate dall'altezza. Improvvisamente mi baciò, i suoi occhi si chiuserò e la sua mano continuava a salire, era al bordo inferiore del raggiseno, sentivo caldo in tutto il colpo, eppure avevo i miei pantaloncini.
La sua mano era calda, potevo sentirla attraverso il mio top di seta bianca, l'altra mano la teneva vicino la mia testa, a terra, per reggersi su di me. Mi baciò ancora, con più forza, sentivo il suo respiro insieme al mio, le nostre bocche si cercavano. Stavo assoporando quel sapore, il gusto di Marco. Ogni bacio era una novità, mi stupiva sempre di più. Forse si stava spingendo un pò più oltre del solito, le ultime due volte si era contenuto ma stavolta, stavolta no. Esplorava il mio corpo con la sua mano, come se stesse cercando di impararlo a memoria. Sfiorava le mie braccia, il mio petto, la mia pancia, i miei fianchi, ero bloccata sotto il suo tocco. Era molto eccitante anche se faceva tutto con molta delicatezza. Lo attirai verso di me, facendomi schiacciare dal suo corpo. Lo volevo ancora più vicino, volevo sentire il suo corpo. Le mie mani erano sulla sua nuca, e la sua bocca sulla mia. Sorrideva, potevo baciare i suoi denti perfetti, e il suo sorriso. Cavolo. Stavo impazzendo. Non riuscivo a contenermi.

Non fermarmi, non fermarmi.. Pensò la mia vocina interiore.

Il mio cuore e la mia mente erano il stop. La ragione non esisteva più e Marco non si fermava. Percorsi la sua schiena coperta dalla camicia e la sfilai dalla testa. Restò a petto nudo su di me. Era bellissimo, i suoi muscoli su di me. Eravamo soli, potevo guardarlo solamente io. Quando iniziai a scorrere le mie mani sui suoi fianchi nudi mi prese le braccia e le bloccò sopra la mia testa e cominciò a baciarmi il collo. Poco dopo, con un po di movimenti riuscì a liberarmi e baciai il suo di collo.

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