Capitolo 6(T)

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"Ho passato tutto il giorno a ricordarti
nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io ma anche te
Quasi trent'anni per amarci proprio troppo
La vita senza avvisare poi ci piove addosso
Diglielo in faccia a voce alta di ricordare quanto eravamo belli
E di aspettare perché potremmo ritornare
Tiziano ferro potremmo ritornare"

Mi sono appena alzato dal letto per andare in cucina a farmi un caffè e a prendermi una pastiglia per il mal di testa. Ho passato la notte sveglio a riflettere mentre ero al pub a bere quelle due birre, ma in questo momento nella mia testa c'è solo una grandissima confusione, non so davvero più cosa pensare, cosa fare, sono in mezzo a due fuochi. Da una parte penso a Nicole, penso a quanto mi manca stare con lei, a tutti gli anni che abbiamo passato insieme, a quanto mi rode il culo vederla con quello stronzo, a quanto vorrei andare da lei è parlarci una volta per tutte e riprovarci per l'ennesima volta ma poi penso a Jessica, penso a quanto sto bene con lei, a quello che ha fatto per me in questi due anni, penso a tutte le emozioni e la serenità che mi regala ogni giorno, alle risate che solo lei sa regalarmi con i suoi modi buffi, a quanto mi diverto con lei, alla sua dolcezza che tira fuori solo con me, facendomi sentire amato e importante per lei, penso anche a tutti i momenti belli che abbiamo passato insieme e non so più che cazzo fare, devo davvero far pace con il cervello e decidere cosa fare.

Dopo aver bevuto il mio caffè e aver preso la pastiglia, afferro il cellulare e provo a chiamare Jessica, ma non risponde, così decido di andare a farmi una doccia veloce e andare da lei a chiarire.

Una volta pronto, torno in salotto e afferro la giacca che indosso subito insieme alle chiavi della macchina ed esco di casa. Salgo in macchina e metto in moto, accendendo la radio e sento che trasmettono una canzone di Tiziano ferro e mentre guido ascolto con molta attenzione le parole e sfiga vuole mi ritrovo davanti al bar di Nicole. Fermo la macchina, continuando ad ascoltare quella canzone che sembra proprio fatta apposta per noi e la vedo che è fuori a pulire i tavolini e rimango a guardarla.
Torneremo mai insieme? Penso continuando a guardarla è quando sta per finire la canzone, vedo il coglione uscire fuori che l'afferra dal viso dandogli un bacio è lei che gli sorride come sorrideva sempre a me e stringo forte il volante, fino a farmi diventare le noche bianche.
Fottiti Nicole, devo smetterla di pensarti cazzo... penso dando una manata contro lo stereo della macchina che si spegne da solo e riparto, andando verso casa di Jessica.

Arrivo sotto casa di Jessica e scendo dalla macchina, andando verso il portone, dove suono.

"Chi è?" Chiede tramite il citofono con voce assonnata.

"So io Tib" dico serio è sento che apre il portone. Entro dentro è salgo le scale, arrivando davanti alla porta di casa sua che trovo aperta.
"Stavi dormendo?" Chiedo guardandola una volta che sono entrato in casa e lei annuisce, seduta sul divano. Mi avvicino a lei e mi siedo, ci guardiamo per un'attimo e noto che ha gli occhi gonfi e rossi, segno che ha pianto per tutto il tempo è mi sento terribilmente in colpa, una merda perché come gli ho parlato ieri sera.

"Che vuoi? Perché sei venuto qua?" Chiede guardandomi seria è si accende una sigaretta.
"Prima che parli, vuoi un caffè?" Chiede fumando ed io scuoto la testa.
"Beh io si quindi seguimi in cucina e intanto parliamo" dice fredda è ci alziamo dal divano, andando verso la cucina.

"Senti Je mi dispiace per ieri sera, sono stato uno stronzo lo so, non volevo parlarti in quel modo" dico serio è si siede difronte a me, guardandomi dritto negli occhi.

Fasma -L'inizio della fine 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora