Recensione di Fata Anguana per "Luci e ombre"

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Ciao SnivyNyx_09

eccomi a te con la mia recensione 😊

Parte creativa:

Non avevo nessuna famigliarità con il fandom di riferimento, ma la tua introduzione al mondo di Auradon è ampiamente sufficiente per darne un'idea abbastanza precisa da permettere a chi legge, nonostante la mancanza di conoscenza, di godersi la storia. Nel farlo, non sei stata né noiosa né prolissa, presentando le informazioni necessarie in modo accattivante e intercalandole con l'azione e la progressione della storia.

Tratteggi i vari protagonisti in modo preciso e simpatico, sia per l'aspetto fisico, sia per quello caratteriale. Riesci molto bene a sfumare i contorni, fai cioè capire che i Buoni non sono poi così perfetti, né i Cattivi così tanto pessimi soggetti, chiarendo quindi ben presto che è possibile creare un ponte tra i due estremi. Possibile, naturalmente, non significa scontato, e questo è un punto di forza della narrazione. Un po' più di approfondimento psicologico dei personaggi sarebbe però auspicabile; tuttavia, se questo avviene più avanti nella storia, allora non tener conto di quest'ultima osservazione.

Lo stile è vivace, a tratti esuberante, con una certa ingenuità di fondo attribuibile alla giovane età; il che non è affatto un difetto, considerando che i protagonisti sono molto giovani; in effetti, direi che sia molto appropriato.

Le descrizioni dei luoghi e dell'aspetto delle persone, compreso l'abbigliamento, non sono mai noiose, perfino quando sono minuziose: molto bene!

L'attenzione è mantenuta da una narrazione che procede di buon passo, soffermandosi occasionalmente per indagare qualche aspetto, ma mai tanto a lungo da spezzare il ritmo del racconto e quindi rischiare di annoiare chi legge. Brava.

La copertina è molto suggestiva, con quei due profili e lo sfondo stellato; tuttavia, non essendoci colori vivaci risulta un tantino "spenta", ma parlo a titolo personale, da amante dei colori brillanti.

Parte tecnica:

Per i dialoghi, ti consiglio di evitare i segni "minore di" << e "maggiore di" >>, che non sono i «caporali»; se i suddetti caporali ti sono di difficile uso, nel caso per esempio che tu utilizzassi il cellulare per scrivere oppure non sapessi come mettere il comando a tastiera del PC (non lo so fare neppure io 😂), ti consiglio le "virgolette alte".

Molto spesso inizi le frasi con ma. Si può usare colloquialmente, ossia nei dialoghi, ma per il resto, quando necessario, va sostituito con tuttavia, nondimeno, ciò nonostante.

L'uso della punteggiatura è solitamente corretto, ma a volte scivoli sulle virgole, l'uso delle quali è – come diceva la mia insegnante di italiano – l'arte più difficile di tutte. Un consiglio pratico è di leggere le frasi ad alta voce e di inserirle laddove senti che ci debba essere una piccola pausa, o toglierle nel caso che tale pausa non sia necessaria. Un paio d'esempi dal primo capitolo: ...mentre l'altra si era fermata alla bancarella, sorrideva a trentadue denti va tolta, al contrario in ...stanno per arrivare nella tua vita Principessa Esme dove va inserita prima del principessa.

Vostre Maestà rivolto a dei reali: finalmente qualcuno che usa i titoli come si deve! Troppe volte vedo Vostra Altezza rivolto a un re o regina, quando invece è il titolo riservato a un principe o principessa; oppure Vostra Grazia a un cardinale, quando invece si deve dire Vostra Eminenza... ecc. Brava!

Sebbene corvino sia un modo per definire il colore nero lucido, non si usa corvina per definire una persona dai capelli di questo colore; eventualmente si dice mora, qui direi anche moretta considerando che Esme è una ragazza. Del resto ho visto che, nel terzo capitolo, hai usato proprio moro per descrivere Hunter.

In alcune frasi, la sintassi è forzata e rende la lettura poco fluida, come ad esempio in ...si rivolse la Regina Aurora a sua figlia: meglio ...la Regina Aurora si rivolse a sua figlia.

Qualche errore ortografico – ma davvero pochi! Ad esempio sazziato che ha una zeta di troppo; morbidi boccoli nero invece di neri; beaurdoux invece di bordeaux oppure l'italianizzato bordò.

Qualche articolo indeterminativo femminile manca dell'apostrofo, come in un icona o in un eroina.

L'uso della d eufonica andrebbe a rigore limitato alle sole parole che iniziano con la stessa vocale, ma io stessa la utilizzo praticamente sempre perché mi piace, quindi non la indico come errore; al contrario, sono lieta d'aver incontrato un'autrice a cui piace quanto a me 😄 Ti segnalo però che non si deve usarla davanti a h aspirata, come quella di Hunter.

La forma sia...che non è considerata scorretta, ma sarebbe preferibile, e più elegante, usare sia...sia. Comunque è solo un suggerimento: come ho detto, non è sbagliato.

L'allocuzione alla bene e meglio non è corretta, si dice alla bell'e meglio.

Parlando del principe della Bella Addormentata, lo definisci implacabile: francamente, mi è difficile associare tale aggettivo – che significa crudele, spietato, feroce – a questo personaggio. Forse volevi dire qualcos'altro...?

C'è un gli (maschile) al posto di le (femminile) parlando della capretta Djali che dà una scherzosa spinta con la testa a Esme.

Un errore clamoroso è la parola apposto (participio passato del verbo apporre) in luogo di a posto. Come avvolte invece di a volte, o apparte invece di a parte: non esiste proprio! 

Un'ultima cosa: l'avverbio mentre indica un'azione che si sta svolgendo in contemporanea con un'altra, per questo motivo vuole l'imperfetto e non il passato remoto. Per fare alcuni esempi: mentre un brivido gli passò diventa passava, oppure mentre sentì Evie vicino a lui irrigidirsi diventa sentiva, o ancora mentre Carlos si nascose impaurito diventa nascondeva.

Conclusioni:

La storia è una lettura gradevole e divertente, di piacevole intrattenimento; non è difficile seguirla anche per chi, come me, è completamente digiuno del fandom. Grammatica quasi impeccabile, salvo il discorso del mentre; la punteggiatura è molto molto buona (tieni però d'occhio le virgole 😉); la sintassi in alcuni punti – ma davvero pochi – è un po' macchinosa, come ti ho segnalato, ma per il resto è davvero ottima. Lo stile è ancora un tantino acerbo, ma per maturarlo occorrono anni e anni di pratica, per cui non è assolutamente un difetto, poiché si tratta di un passaggio obbligato per tutti gli autori. Stai già andando molto bene, non puoi far altro che migliorare! 

Fata Anguana

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