IL SOGNO NEL CASSETTO Servizio di Recensioni di Le Fate della Notte

Recensione di Fata Ignorante per "Doveva essere una stupida storia d'amore"

Eccoci a noi, _anotherway.

Mi permetto una breve, doverosa premessa, relativa a un commento lasciato nella pagina della richiesta di recensione di febbraio, sullo scarso amore delle Fate per le storie teen.

Ancorché non inserite nella mia lista di preferenze, ho letto con piacere e recensito (in modo entusiastico) una storia teen lo scorso mese, e pure in questo, come si può vedere dall'aver scelto la tua, nonostante le indicazioni nella mia presentazione. Opera teen o meno, l'importante è che sia ben scritta e interessante. Parallelamente cerco di alternare nella lettura le diverse categorie (ff, amore, dramma, teen, etc.).

Parto dal pitch della tua storia. A mio avviso è perfetto, lungo il giusto ed è molto intrigante; mi ha interessato subito la dinamica delle due amiche simili nell'aspetto esteriore,  il loro scambio connesso alle problematiche del papà di una delle due. Di lato, ancora e in più, la presenza di una probabile vicenda amorosa.

La copertina, tuttavia, seppure con un'immagine che colpisce, sembra distante e inconferente con il riassunto dell'opera che si andrà a leggere. La foto del ragazzo è bella, suggestiva, ma non rende tantissimo la trama che verrà narrata. L'immagine è molto chiara, l'uomo è scarsamente visibile. Forse potresti cercare una foto con due ragazze simili e mettere il personaggio maschile sullo sfondo (su questo ti darò un'impressione anche più avanti, connessa col contenuto). 

Mi piace la scelta dei due font, lettere squadrate e in stampatello sopra e la parte più in corsivo e curvilinea per Storia d'amore e per il tuo nome autore. E' l'ideale nei romanzi rosa/storie d'amore. La scelta del colore bianco su fondo chiaro la fa risaltare poco. Tecnicamente il titolo della storia va nella parte centrale della cover e quindi più in basso, il nome autore va spostato al centro e ingrandito leggermente, più calcato perché risalti. La frase che hai inserito è azzeccata ma poco leggibile; va sistemata o tolta del tutto, per non appesantire la copertina stessa, dato che hai già optato per un titolo piuttosto lungo per la tua opera. 

Poiché i capitoli sono brevi sono andata piuttosto avanti con la storia, l'ho letta fino al ventesimo, come già sai. 

Sulla grammatica non ho rilievi particolari, le regole sono per lo più rispettate.  Fai attenzione alla consecutio temporum, ai congiuntivi e ai condizionali, ogni tanto ti perdi dietro qualche se. Grazie al cielo hai compreso la regola editoriale relativa alla d eufonica, me ne compiaccio.

Ci sono (poche) pause non segnalate da virgole, ma nel complesso anche la punteggiatura è discreta.

Ho trovato rari refusi, nulla di grave (Andrea Menna/Manna tanto per citarne uno); per ovviare problemi simili potresti far leggere il lavoro a un'amica, un occhio esterno riesce a cogliere ciò che gli autori non riescono più a vedere rileggendo parole che danno per scontato. 

E' presente anche qualche ripetizione di troppo. Ne cito un paio nel quarto capitolo. In poche righe: le prese di nuovo la mano, nuova ondata di farfalle, il nuovo arrivato oppure lo sguardo da cucciolo, la guardò, lo sguardo su Matteo (Marika lo seguì con lo sguardo). Cerca dei sinonimi su un dizionario o semplicemente in rete, anche al fine di arricchire il tuo lessico per composizioni attuali e future.

Nel merito, il lessico è correttamente adeguato all'età soprattutto nei dialoghi, pure se alcune espressioni gergali e dialettali non mi piacciono (vedi a gratis, meglio gratis) ma ci stanno, perché inserite nelle conversazioni fra ragazzi.

Hai un vocabolario semplice e nello stesso tempo ricco, particolarmente strutturato. E' reso tutto perfetto, nella forma e nella rappresentazione dei protagonisti, che,  a volte, rischiano persino di risultare un pochino troppo "belli".