𝑻𝒐𝒌𝒚𝒐 𝑹𝒆𝒗𝒆𝒏𝒈𝒆𝒓𝒔 ➪𝗰𝗵𝗮𝘁, 𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘁, 𝗼𝗿𝗼𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼

𝗖𝗵𝗶𝗳𝘂𝘆𝘂 «𝑜𝑛𝑒 𝑠ℎ𝑜𝑡»

«{⛈️}»

[FEM READER]

•Genere: Fluff
•Avvertenze: --
•Conteggio parole: 1435

«{⛈️}»

Eri appena uscita da scuola e stavi correndo all'impazzata per le strade di Tokyo, eri in ritardo per il tuo lavoro part-time e se non avessi fatti in tempo non saresti riuscita ad incontrarlo..
Non amavi fare le corse ogni giorno per andare a lavorare ma per Matsuno Chifuyu questo ed altro, eri follemente innamorata di lui sin da quando eri piccola, ma a causa della differenza d'età per lui eri solo la figlia della vicina di casa, aveva 25 anni e tu eri solo una studentessa delle superiori, ma non ti interessava, avresti fatto di tutto per lui.

Amavi tutto di lui e conoscevi ogni sua abitudine, amava i gatti e spesso lo trovavi nel cortile a dare da mangiare ai gatti del quartiere, adorava la Ai Yazawa, motivazione per la quale hai collezionato tutte le sue opere e gli piacevano le Crêpes, detestava el gerarchie e le cose aspre. Non c'era dettaglio di lui che non conoscevi ed eri anche riuscita a trovare un posto come cameriera nella sua caffetteria preferita. Erano le quattro in punto e sei entrata nel bar giusto in tempo per il tuo turno e lo vedi proprio lì, seduto insieme a i suoi soliti due amici, un ragazzo moro con i capelli arruffati e l'altro aveva una grande tigre tatuata sul collo e delle lunghe ciocche bionde che gli ricadevano sul viso, non potevi negare che fosse tutti e tre dei bei ragazzi.

Dopo esserti cambiata vai a prendere le loro ordinazioni e senti le farfalle fare un festino nel tuo stomaco,

《Hey Y/n, quindi è qui che lavori eh, mia madre mi aveva detto che ti eri trovata un lavoretto part-time》

Si rivolge a te con un sorriso gentile e la sua dolcissima voce ti resta nella mente come se fosse una bellissima melodia e gli sorridi timidamente avvolta dalla felicità

《Chifuyu perché non ci presenti la tua graziosa amica?》

Dice facendomi un largo sorriso il ragazzo con la tigre sul collo, vidi Chifuyu leggermente stizzito dalla domanda e gli rispose freddamente:

《Lei è Y/n ed è la mia vicina di casa》

Quelle parole ti ferirono, sapevi bene cosa fossi per lui ma sentirsi buttare la verità in faccia proprio dal diretto interessato era ancora peggio.

Ti inchini educatamente e ti dirigi a portare le ordinazioni in cucina, tornando in sala vai a pulire alcuni tavoli e ne approfitti per origliare i discorsi che facevano i tre ragazzi,