Capitolo 16

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Capitolo 16

Bella pov

Prima che potessi fermarmi, gli avvolsi le braccia al collo. E insipirai il suo profumo, non volevo lasciarlo andare.
Mi circondò la vita e sussurrò:
"Ti amo."

Il muro nero che si impossessó di me in questo lungo mese della mia vita si distrusse a quelle due semplici parole sussurratemi da Edward .

Riuscii a riemergerne.

"Ti amo, Bella." Sussurrò di nuovo Edward.

Riemersi...

Un mese più tardi

"Alice!" Piangendo, agitai le mani verso di lei. "Non posso credere che mi stai facendo un'altra festa!"

"Zitta, Bella! Il tuo ultimo compleanno non è andato così bene!" sospirò. "Voglio dire, non è andato come previsto."

Sorrisi esitante e lasciai Alice legare il nastro rosso intorno alla mia testa. Il mese scorso era stato uno dei mesi più frenetici, felici ma anche tristi della mia vita. Ora la mia memoria aveva preso il posto del vuoto. Ricordo tutto. Quando assieme a lui ero felice, ma ricordai anche il dolore che mi procurò, quando Edward mi disse che non mi voleva. Tutto questo era passato, mi sono detta. Stavo bene, e sapevo che Edward non mi avrebbe mai più lasciata e sarei stata felice per il resto della ... per sempre.

Sapevo di aver spaventato Edward quando all'improvviso svenni tra le sue braccia. No, non è stato l'abbraccio, ma solo la travolgente sensazione che mi procurò l'improvvisa ondata di ricordi. Svenni, non con il fisico, ma mentalmente. Il mio cervello andò in vacanza per un secondo, come un computer quando esegue un'overdrive. E 'stato esilarante e spaventoso allo stesso tempo.

Così ora, sono qui . Al mio diciottesimo compleanno. Non avevo invitato i miei amici "umani" come Jack, Brett, o Eva, ma eravamo ancora amici a scuola. Mi attendevano sempre fuori scuola ogni volta che ero in giro con Edward o Alice. Non ebbero alcun problema con loro e furono tutti molto felici di sapere che Edward e Alice, non solo avevano dei nomi, ma parlavano anche. Li stupì per qualche strana ragione, ma ne compresi il perché. Certo, Edward ancora non parlava molto in giro con nessuno, ma presentandosi bastava a rassicurare Jack, che non perdeva attimo per parlarci.

Dee fu molto felice quando le dissi che mi era ritornata la memoria. In un primo momento si diresse verso il telefono per avvisare Charlie e Renee, ma l'ha fermai e gli dissi che a mio tempo li avrei informati io stessa. L'ho dissi a Renee più tardi quella sera, ma mi fece una promessa, di non dire ancora nulla a Charlie. Avevo ancora una sorta di rancore contro Charlie. So che era immaturo come padre, ma si dovrebbe dire a tua figlia questo genere di cose quando la sua memoria svanisce. Lui non mi ha detto niente, e mi ha lasciata in balia di me stessa, rubando tutti i tipi di ricordi , andando anche da Jacob, che non era così felice che Edward era a Maine con me. Voleva sapere tutta la storia, ma modificai alcune parti, conoscendo la rivalità tra i due.

Così mi trovavo qui, con la testa avvolta in un nastro rosso, e la mia mente viaggiante nei ricordi.

"Va bene, va bene, va bene." Disse Alice. "Ci siamo. Ho intenzione di portarti a casa, va bene ?!" Era così eccitata, era difficile essere arrabbiata con lei.

"Va bene, basta assicurarsi che non cada".

"Che sciocchezza, Bella."

Sorrisi quando sentii la voce di Edward. Era in piedi accanto a me, la sua mano posizionata sulla mia schiena, e le sue labbra fredde sulla mia guancia. Sentivo il suo respiro fresco di colpo sulla mia guancia quando parlava, e tremavo.

"Mi dispiace, già so che non ami non i compleanni e adesso addirittura due in un anno, ma ho dovuto farlo per riscattarmi." Disse Edward sussurrando nel mio orecchio facendomi rabbrividire ancora di più...

Mi misi a ridere e lasciai che le due mie persone preferite al mondo mi portassero nella mia casa, su per le scale, e attraverso le porte.

"Sorpresa!" Sentii Emmett urlare ancor prima che Edward mi toglieste il nastro . Sentii tutti ridere e Edward sorridere sospirando, "Non è una sorpresa, Emmett."

"Edward!" Alice mormorò a voce alta. "Se avessi avuto modo questa sarebbe stata una sorpresa. "

Aprii gli occhi, e vidi Emmett, Rosalie, Esme, Carlisle e Jasper in piedi in un semicerchio intorno a un grande tavolo bianco. Il tavolo era addobbato fino all'estremo di fiocchi, fiori e regali. La camera era allo stesso modo, con i palloncini su di ogni superficie disponibile, e carta da imballaggio appesa al soffitto, creando una sensazione di festa pazza . Risi quando vidi l'attuale stato della camera ricoperta di sacchetti, e dissi: "Beh...Non penso di potermi tagliare con la carta di un sacchetto."

Edward scosse la testa, e fece un gesto a Jasper, "E 'stata un'idea di Jasper."

Sorrisi a Jasper e lui annuì con la testa e disse: "Buon compleanno, Bella ... di nuovo."

"Sì, buon compleanno!" Alice gridò, lanciando coriandoli a me e a Edward e risi quando Edward le lanciò uno sguardo fulminante.

Mi guardai intorno a tutti loro, la mia seconda famiglia. Rosalie mi aveva finalmente accettato, felice che la mia presenza aveva portato la sua famiglia di nuovo insieme. Aveva un sorriso smagliante. Emmett sorrise e mi avvolse in uno di quei abbracci tanto familiari.

Esme e Carlisle, come me, stavano guardando la stanza sorridendo.

E per ultimo, ammirai Edward e il suo sorriso, mi disse che tutto andava bene di nuovo.
Finalmente la felicità era arrivata...

Pazzo o no, quel tipo di amore non muore mai...

Fine

Non dimenticheró maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora