Free to live

Capitolo 4

KIM

No, ma veramente posso essere così sfigato, l'unico tizio che mi ha quasi messo sotto e che diciamolo mi sta altamente sulle scatole per la sua arroganza è il mio capo. La voce di Pete mi distrae dai miei pensieri.

"Dunque! Mio carissimo Kim, riferiscimi quello che ti ha spiegato George, così non sto a perdere del tempo prezioso a spiegarti le stesse cose." Gli dico tutto ciò che mi ha detto il vecchio, tralasciando la parte dell'investigazione sulla sua presunta relazione con quel bel manzottino e posso dire che ha buon gusto, anche se Pete lo supera di gran lunga in quanto bellezza, e anche arroganza.

"Ok! Parli troppo, facciamola breve. Primo. La tua priorità sono i miei orari. Il tuo lavoro dipende interamente da me quindi dovrai essere a mia completa disposizione."

Poi ridendo continua: "In parole povere sarai il mio schiavetto personale e dovrai fare tutto ciò che ti dico." E tornando serio dice:

"Anche se i tuoi orari di lavoro non saranno stabili e dipenderanno dai miei, dovresti comunque essere in grado di seguire i tuoi corsi e inoltre hai una completa libertà con l'università, ma se ti dovessi assentare per motivi personali dovrai avvisare almeno un giorno prima, cosicché possiamo organizzarci di conseguenza." Mi sta squadrando da capo a piedi, che nervoso!

"Secondo. Questo abbigliamento non va affatto bene. Hai un completo giacca e cravatta? Scommetto di no. Non stare a rispondere, mi faresti perdere tempo prezioso. Dopo ti troveremo qualcosa di adatto." Respira Kim va tutto bene pensa a quei bellissimi 4000 dollari al mese.

"Terzo. Riguardo alla sistemazione George ti indicherà la tua camera e puoi già iniziare a portare le tue cose da domani. Richard ti darà una mano con il trasloco. Inoltre, sarà sempre lui ad accompagnarti fuori dalla mia residenza all'università. Richard è l'autista e la mia guardia del corpo, dovresti averlo già conosciuto. A proposito che università frequenti?"

"Sono una matricola di economia internazionale."

"Perfetto! Studiamo nella stessa facoltà... certo che sei proprio magro come un'acciuga, ma mangi abbastanza?" Non è che non mangio è che sto andando avanti di pizza da tre mesi non riuscendo a orientarmi ancora bene, ma poi cosa gli interessa.

"Io mi piaccio così e ti assicuro che piaccio molto come sono, per te è un problema?" Eccolo zitto finalmente, non si aspettava una mia risposta così tagliente, gli ho chiuso quella bocca da presuntuoso. Pete distoglie lo sguardo e si avvicina alla finestra, qualcosa o qualcuno cattura la sua attenzione, il suo sguardo si addolcisce e un sorriso tremendamente dolce e bello compare sulle sue labbra, Cho ha ragione è sexy da morire, mentre continua a guardare fuori riprende a parlare.

"Mi piace la tua abilità nel parlare, ma è meglio se abbassi la cresta Acciuga Kim." E no, acciuga Kim te lo puoi pure risparmiare.

"Scusa? Come mi hai chiamato?!"

"Acciuga Kim. Non ti piace? Peccato ti si addice proprio." Sono sul punto di afferrarlo e appenderlo al muro come un quadro ma lui non mi dà tempo e si avvicina sensualmente al mio orecchio, il suo profumo mi invade la mente.

"D'ora in poi ti farò mangiare soltanto acciughe."

"Cosa?!" Senza darmi altre spiegazioni esce dalla stanza e con il dito mi fa segno di seguirlo verso il garage, questo belloccio si sta prendendo gioco di me.

"Ciao Richard questo è Kim, il mio nuovo assistente, ma immagino che vi siate già conosciuti."

"Sì, abbiamo già fatto conoscenza. Dove vuole che la porti oggi, Signorino?"

"Portaci al solito atelier, Kim ha bisogno di vestiti nuovi."

"Subito, Signorino" Richard apre lo sportello dell'auto a Pete che mi prende per il braccio e mi spinge dentro con dolcezza, anche se contro la mia volontà, si siede vicino a me per poi lasciar che Richard chiuda lo sportello. Il suo sguardo divertito mi preoccupa un pochino, non so cosa abbia in mente. Potrà anche essere una persona insopportabile però lo devo dire, in lui vedo anche un lato molto tenero che sono curioso di scoprire.