Capitolo 35

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PETE

Continuo del flashback...

Sentii la sua mano calda accarezzarmi la schiena, ormai erano passati mesi da quando avevamo iniziato a vederci, lui non aveva ancora lasciato Liam ma mi aveva promesso che lo avrebbe fatto.

"Pete puoi andare, il bagno è pronto." Mi voltai verso di lui e notai che si stava rivestendo completamente.

"Dove vai? Resta ancora un po'."

"Non posso, la famiglia di Liam viene a cena a casa mia... dobbiamo prendere una decisione per il nuoto."

"Quando lo dirai a Liam?"

"Presto, non preoccuparti."

"Thomas, sono mesi che mi ripeti la stessa frase e sono mesi che veniamo in quest'hotel solo per far sesso... poi dopo te ne vai."

"Wow sono passati già dei mesi da quando stiamo insieme." Si avvicinò per darmi un bacio ma mi ritirai.

"Fare solo sesso non significa stare insieme Thomas...se non ami Liam ma me devi dirglielo, non possiamo andare avanti così."

"Ti ho già spiegato che è complicato, i nostri genitori sono molto amici e suo padre è il mio allenatore di nuoto, se ci lasciassimo adesso potrei anche dire direttamente addio alla mia carriera da nuotatore... lo farò ma dammi tempo. Ne parliamo la prossima volta adesso devo veramente scappare." Uscì dalla stanza lasciandomi lì da solo come ogni singola volta, mi alzai e mi avvicinai alla finestra per vederlo andare via, come al solito si gira per poi andarsene. Mi feci un bel bagno caldo, mi rivestii e tornai a casa. Volevo tanto mandargli un messaggio ma le nostre conversazioni erano ridotte al minimo per non farci scoprire, l'unico che sapeva della nostra relazione era Zag, che continuava a dirmi di piantarla perché Thomas non avrebbe mai lasciato Liam, ma non potevo crederci perché lui me lo aveva promesso e ci credevo soprattutto perché aveva detto che mi amava come non aveva mai amato nessuno. La sera dopo restò persino a cenare con me, in fondo faceva del suo meglio per rendermi felice.

Erano passati altri due mesi quando una mattina sentii Liam e Thomas litigare fuori dalla scuola e notai che Liam aveva in mano la chiave della stanza del nostro Hotel, mi avvicinai a Zag per ascoltare cosa stessero dicendo.

"Come puoi negare, cazzo! Questa è una chiave di un hotel, dimmi chi è e da quando va avanti!"

"Come hai osato frugare fra le mie cose?!"

"Perché sei cambiato e me lo sentivo che avevi un altro, non mi tocchi più di tanto e il sesso è iniziato a scarseggiare. All'inizio credevo che fossi solo stanco perché quando lo facevamo era sempre intenso e forte ma in realtà è perché tu hai un altro e questa ne è la prova... cazzo Thomas sono tre anni che stiamo insieme come puoi farmi questo?!" Liam era quasi alle lacrime. "Dimmi chi è questa scappatella e da quando va avanti."

"Da mesi... ci sentiamo da parecchio tempo, non è una scappatella, lui è importante per me, lo so che avrei dovuto dirtelo prima ma credo di amare più lui che te," Liam restò senza parole, "Lui mi ha stregato dal primo momento e si è insinuato dentro di me giorno dopo giorno e adesso è diventato essenziale ... mi dispiace Liam anche tu sei molto importante per me ma lui lo amo."

"Non mi dirai che-" Lui si voltò verso di me e notai che i suoi occhi erano pieni di lacrime. "Sei tu." Mi si avvicinò velocemente ma Zag si mise davanti a me facendomi da scudo.

"Tu sfioralo anche con un solo dito e ti distruggo," disse Zag guardandolo minaccioso.

"Liam calmati sono stato io a iniziare."

"Dopo tutto quello che sta facendo mio padre tu mi tradisci con lui? Una persona di cui mi fidavo e credevo mio amico? Mi fate schifo entrambi e sai cosa ti dico... fatti portare da lui verso le olimpiadi," disse furioso andandosene, ma quello che mi ferì fu che Thomas non venne da me ma gli corse dietro, decisi di seguirli ma Zag mi fermò.

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