Capitolo 37

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ZAG

Inizio flashback

La festa del compleanno di April era grandiosa come tutti gli anni e la villa era piena di gente e di musica, ma non ebbi nessun problema a trovare la festeggiata perché era al centro della festa. Quando April da lontano mi vide lasciò tutti gli invitati per venirmi incontro e mi fece un magnifico sorriso.

Con il passare degli anni i miei sentimenti per April erano cambiati trasformandosi in qualcosa di più di un'amicizia e non la vedevo più come una sorella ma il legame che avevo con Pete mi impediva di rivelare i miei sentimenti.

April indossava un vestito lungo a vita alta con il busto ricoperto di punti luce e una gonna morbida color cipria che le arrivava fino alle caviglie, una fascia dello stesso colore della gonna separava le due parti e le snelliva la vita. Ormai non era più la bambina con cui giocavo ma una bellissima ragazza circondata da persone a me estranee.

"Ciao Zag! Che ne dici? Ti piaccio?" April fece una giravolta per farsi osservare attentamente.

"Sei bellissima" dissi trattenendo il fiato per la meraviglia. April mi abbracciò forte facendomi battere il cuore all'impazzata e restammo abbracciati finché non fummo interrotti dall'arrivo di un'invitata.

"Scusaci Zag ma dobbiamo riprenderci la festeggiata," disse una ragazza molto minuta dai capelli e gli occhi castani, se non sbaglio lei dovrebbe essere quella che tutti chiamano la Marchesina. April si voltò di scatto infastidita dall'interruzione, ma continuando a sorridere andò ad intrattenere i suoi ospiti, non riuscivo a smettere di osservarla mentre rideva e scherzava con i suoi amici fin quando non fui distratto dall'arrivo di Pete e iniziai a chiacchierare con lui.

"È cresciuta, vero?"

"Sì, è bellissima, avrà di sicuro un sacco di pretendenti, dovrai stare attento."

"Lo so, ma sono fortunato che ci sei anche tu a vegliare su di lei. Vedi quel tipo vicino a lei? È lo stesso ragazzo che l'altro giorno si era fermato con noi a cena, ha le mani più lunghe di una piovra, ed è meglio tenerlo d'occhio, non mi piace." Osservai la persona indicatomi, era un ragazzo con i capelli scuri e un sorriso che non prometteva nulla di buono, eppure April si avvicinò a lui salutandolo molto intimamente.

"Credi l'abbia già fatto con qualche ragazzo?" Pete mi guardò interdetto dal mio interesse.

"Santo cielo Zag! No! Ha appena compiuto gli anni."

"Pete ti ricordo che la tua prima volta è stata molto precoce." Lui abbassò lo sguardo. Cavolo, non dovevo aprire questo discorso, sta ancora malissimo, gli poggiai una mano sulla spalla.

"Zag, non farmi venire paranoie inutili, April me lo avrebbe detto... insomma... adesso basta, non farmi pensare alla vita sessuale di mia sorella!" Risi di gusto della faccia buffa di Pete e del suo imbarazzo sentendomi allo stesso tempo sollevato. Tra un drink e l'altro continuammo a chiacchierare mentre la festa procedeva tranquilla finché non raggiunse il culmine quando gli amici più stretti di April mi trascinarono in un gioco. Un ragazzo tirò fuori una scatola piena di biglietti su ognuno dei quali era scritto un obbligo che avremmo dovuto eseguire. Ogni obbligo era diverso, alcuni erano imbarazzanti, altri impegnativi e altri erano divertenti ma quando fu il mio turno il mio biglietto uscì bianco, non c'era scritto nulla.

"Ehm ragazzi perché il mio biglietto è completamente bianco?" Tutti mi osservarono divertiti.

"Quello è il Jolly! April potrà chiedere tutto quello che vorrà senza limite di tempo," disse il ragazzo che mi aveva coinvolto nel gioco.

April con un sorriso mi disse: "Non potevo chiedere di meglio, è finito nelle mani di chi desideravo." Sorrisi divertito e con un lieve imbarazzo.

"E sentiamo principessa, che cosa vorresti chiedermi?"

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