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La mattina seguente mi stiracchiai nel letto rigirandomi tra le coperte un paio di volte, come se non volessi più alzarmi. Il pensiero di dover affrontare Rafe e parlare mi angosciava, soprattutto per le voci che stavano girando. Sul divano come al solito ci ritrovai JJ, che puntualmente a mezzogiorno stava ancora dormendo sogni profondi, a volte russava anche, e li gli scoppiavo a ridergli davanti fino a svegliarlo. Feci cadere per sbaglio una ciotola a terra, ma senza romperla e sentì dei sospiri accompagnati da dei bisbigli.
JJ: "Vi ma che fai, sto dormendo.." si sentiva la voce impastata dal sonno e aveva la faccia schiacciata contro il cuscino e io non riuscii a non ridacchiare.
JJ: "va bene, ho capito, guarda che se vuoi la mia compagnia basta dirlo tesoro", scherzò tirandosi finalmente in piedi.
Mi passò dietro, e quando si avvicinò sempre di più per darmi un soffice bacio sulla guancia, percepì il suo profumo. Socchiusi gli occhi, mi rilassava e mi faceva sentire a casa, così presa dall'impulso mi voltai avvolgendogli le braccia intorno al suo collo e appoggiandomi contro il suo petto. Lui all'inizio rimase sorpreso, anche perché stava prendendo il latte, ma non passò nemmeno mezzo secondo prima che avvolse le sue braccia intorno a me che mi fecero un po' da scudo umano ed emotivo.
JJ: "ehi.. stai bene? Da quando siamo così affettuosi?", rise appena mentre mi accarezzava dolcemente i lunghi capelli spettinati.
V: "zitto e non rovinare il momento", mormorai stringendolo di più a me. Lui annuì, posando le sue labbra contro la mia fronte e baciandomi ogni tanto.
Qualche ora dopo i miei amici si trovarono davanti al porto, con qualche birra e il solito spinello tra le mani di tutti, tranne che di Pope, che a volte ci leggeva gli effetti collaterali che trovava su internet provando miseramente a farci smettere.
K: "prima ho visto Topper mentre tornavo a casa, è un vero stronzo. Come hai fatto Sarah a starci insieme?"
S: "Kie, per favore."
Nel mentre si poteva udire la disapprovazzione di John B nel sentire il nome del ragazzo con cui aveva fatto a botte solo qualche ora prima, così intevenì;
JB: "si frequentava con Sarah e dice in giro cazzate su mia sorella, se fosse per me, farei ancora un altro round ma solo per stenderlo per bene questa volta"
JJ: "si perchè la prima volta ti ho salvato io il culo perché eri messo molto male, quindi non dire cazzate.. e se sono io a deviare una rissa, fidati che un motivo c'è"
K: "si il motivo è che sa che hai una cazzo di pistola, JJ"
Il biondino roteò gli occhi, come se per lui fosse normale portarsi in giro una pistola a sedici anni. Stavo per fare un altro sorso di birra quando mi vibrò il telefono dalla tasca dei pantaloni e lo tirai fuori, mi saltò subito all'occhio il nome dell'emittente , Rafe. per un secondo che avevo smesso di pensarci e che stavo semplicemente bevendomi una birra con i miei amici come facevamo d'abitudine, eccolo lì.
Da: Rafe Cameron
"sono al bar dove lavori, da solo, se ti va vieni così parliamo"
volevo rifiutare, ma il senso d'ansia che mi assaliva era troppo forte e dovevo colmarlo, così mi alzai seguita dai loro sguardi interrogativi.
P: "vi, ma te ne stai andando per caso? ti vuoi perdere la prossima perla di JJ?", disse ridacchiando ricambiato dalla smorfia di JJ che era abituato a questi commenti.
V: "ehm.. si scusate ragazzi ma mi sono ricordata di avere il turno tra venti minuti, è meglio se vado, già l'altra volta non ci sono andata e diciamo che non l'hanno presa bene"
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𝑻𝑯𝑬 𝑪𝑯𝑶𝑰𝑪𝑬 ; OUTER BANKS, 𝑱𝑱.
Fanfiction"𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲! 𝗲 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝗺𝗶 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝗴𝗴𝗲" ✩。:*•.───── ❁ ❁ ─────.•*:。✩ 𝘝𝘪𝘰𝘭𝘦𝘵 𝘑𝘦𝘢𝘯 𝘙𝘰𝘶𝘵𝘭𝘦𝘥𝘨𝘦, ha sedici anni ed è la sorella minor...