1. Off-limits

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Pov Ambra

Sono di nuovo finita dentro una base dell'Hydra per cercare di salvare quel cretino di Bucky, cioè mio padre, e si io sono la figlia del soldato d'inverno Ambra Chloe Barnes.

Purtroppo quando sono riuscita a sfuggire dall'Hydra sono riuscita a trarre in salvo solo la mia migliore amica Iris, lei è come una sorella per me, infatti mio padre la voleva adottare dopo la guerra, ma le cose non vanno sempre come vorresti.

Dopo sei mesi abbiamo finalmente trovato una buona pista e ora sono dentro in una base in Bielorussia, sempre in contatto tramite auricolare con Iris, lei è al jet che ci aspetta per la fuga.

"Ambra non per metterci fretta o trovi Bucky entro tre secondi oppure vattene da li che stanno per entrare gli Avengers."

"Una cosa poteva andare bene o è chiedere troppo?" Inveisco contro Iris. Mi sembra giusto, ho una tale fortuna che Mr. Bean levati proprio.

Oggi in trecentosessantacinque giorni in un anno proprio oggi l'unico giorno che decido di farmi una visitina turistica vengono gli Avengers. Purtroppo non sono riuscita a scappare perché Iron Man ha deciso di fare saltare l'unica via di fuga che avevo a portata di mano.

Ora sono rinchiusa nella stanza delle caldaie e aspetto che Iris mi dica dove andare senza causare ferite troppo gravi. Quando purtroppo mi vede una donna. La riconosco subito. È Vedova Nera.

Ambra pensa, pensa come posso uscire di qui senza che gli Avengers si insospettiscono? Penso che le sinapsi del mio cervello non abbiamo mai lavorato così tanto in vita mia.

Un pensiero folle mi attraversa la mente. No, non può funzionare...anche se l'unico modo di uscire da qui incolume è fingersi un civile. Mi pugnalo la gamba. L'ho detto che è un piano stupido.

So abbastanza di anatomia da essere sicura di non aver preso l'arteria femorale ma di aver preso un punto dove esce un sacco di sangue e quindi sembra che mi abbiamo pugnalato all'arteria, cinque punti bastano e se sono abbastanza brava a mettermi i punti non ci dovrebbe rimanere la cicatrice. Ok Ambra inizia il teatrino.

"Hey aiuto...sono qui...aiutooo" urlo con la voce più impaurita che mi viene. Vedova Nera mi corre incontro e appena vede che sono una semplice civile andata la pistola. Stupida. Mai abbassare l'arma davanti a qualcuno che non conosci, potrebbe essere una trappola.

"Ehy, shhh sei al sicuro ora" parla all'auricolare.

"Tony ho trovato una ragazza ferita non avrà più di diciassette anni la però al jet, è spaventa a morte" Che bello sapere che mi credano spaventa a morte quando ho tutta la situazione sotto controllo. Più o meno.

Vedova riceve una risposta positiva perché appena so gira dalla mia parte di rivolge alla sottoscritta

"Ciao io sono Natasha Romanoff, ma puoi chiamarmi Nat" pff...come se io non ti conoscessi, lei continua a parlare senza una mia interruzione.

"Ora ti porto via da qui... come ti chiami?" O no cazzo e ora cosa mi invento, non posso dire di essere la figlia dal soldato d'inverno. Pensa Ambra, pensa. Rettifica di quello che ho detto prima, ora le mie sinapsi vanno dieci volte più veloci di qualche minuto fa. Mando giù la saliva che mi si era fermata in gola e rispondo.

"Io sono Matilde" no Matilde no era la bambina che all'asilo mi bullizzava. Piccola stronzetta.

"Ok Matilde c'è l'avrai un cognome?" Chiede con voce smielata. O si che c'è l'ho e se non smetti di parlare come se fossi un cucciolo di foca impaurito, forse non mi verrebbe voglia di vomitare il cenone di Natale del '95.

No Ambra manteniamo la calma e atteniamoci al piano che abbiamo studiato con Iris per settimane che è andato a puttane e siamo passate al piano I cioè Improvvisazione.

"Si...sono Matilde Smith." Oh andiamo anche un poppante capirebbe che mento.

"Ok Matilde sei ferita da qualche parte?" Ma è stupida o cosa, non vede che sto sanguinando dalla gamba.

"Si alla gamba penso mi abbiamo preso un vaso sanguigno importante"

"Oh cazzo, ora ti porto sul jet, reggiti a me" mi aiuta ad alzarmi e mi porta sull'oro jet.

Ok cambio di piano andiamo alla Avengers Tower e cerchiamo informazioni da lì su mio padre e cercare di mettermi a contatto con Iris al più presto dato che ho dovuto buttare via l'auricolare.

Siamo arrivate nel lor jet, cercando di non tirare giù tutti gli deidell'Olimpo.Natasha mi ha detto di aspettare lì. Tranquilla che non scappo, voi di sicuro sapete dove si trova mio padre, ho questa sensazione all'altezza dello stomaco che ho imparato a seguirla, di solito, il novanta per cento, ha ragione l'altro dieci per cento mi trovo nella merda, in una base della Bielorussia assediata dagli Avengers per esempio.

Avviso Iris che farò una deviazione a New York e lei deve venire lì.

"Ciao Matilde io sono Bruce Banner ma tu puoi chiamarmi Bruce, fra tutti sono quello che sa di anatomia" Bruce giusto Hulk. Dio ma sono tutti così gentili qui dentro.

"A fantastico" mi lascio sfuggire.

"Hai detto qualcosa?"

"No, no, ho solo... paura degli aghi" ti prego fa che se la beve sta balla.

"Tranquilla farò il più delicatamente possibile." Che Era mi dia la pazienza di sopportare e non spedirli tutti giù negli inferi.

Di là staranno sicuramente parlando di me, mi piace essere al centro dell'attenzione. Dopo che Bruce mi ha curato le ferite, fra parentesi io avrei fatto di meglio. Iris ha proprio ragione, meglio farsi curare da Jackson.

Jackson è un medico privato che ci ha preso sotto la sua ala protettiva e che sa cose di me che ho provato a tenere nascosti a tutti ma lui l'ha scoperto. Devo ancora capire il perchè. Da quando ha scoperte cose sul mio conto avevo due scelte o ucciderlo o fidarmi e ho scelto quest'ultima.

Esco dall'infermeria e vado dove ci sono tutti gli altri. Appena entro si zittiscono. Io guardo loro e loro guardano me, come se fossi un alieno che gli dice che la loro vita è una simulazione. Siamo tutti in silenzio, mancherebbe l'effetto sonoro del grillo.

É Natasha a parlare e presenta tutti, come se non li conoscessi, come se il mondo non gli conoscesse. Dopo averci presentati è Stark a prendere parola.

"Chi sei? Perchè l'Hydra ti vuole, lavori per loro?" È più paranoica di Era quando pensa che Zeus la tradisce. Devo dire che sono un po fissata con la mitologia greca. L'altra ragazza Wanda prova a leggermi la mente. No cara la mia mente è off-limits.

Cerco di rispondere a Stark in modo spaventato e non sfacciato e arrogante come mio solito. Guardo per terra e cerco di farmi più piccola.

"Sono Matilde Smith, l'Hydra mi ha catturato per fare degli esperimenti su di me, no non lavoro per loro"

"Tony la stai spaventando" prende le mie difensive Natasha. Devo morsicarmi l'interno guancia per non sorridere. Figurati se ho paura di un branco di idioti.

Mi siedo e guardo fuori dal finestrino a guardare le nuvole. Mi è sempre piaciuto guardare le nuvole. Mi fa sentire libera, come se il passato, quello che sono non esistesse. Ma ora devo escogitare un piano per riuscire a trovare mio padre e non farmi scoprire. Persa nei miei pensieri mi addormento.

Dance of the dark /Pietro Maximoff Sospeso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora