Pov Ambra
Mi risveglio in un letto. Aspetta ma non ero in un jet? Chi mi ha portato qui?
Ambra non è tempo per perderti in domande stupide.
Mi alzo e vedo una sedia con dei vestiti comodi, dietro la sedia c'è uno specchio e mi ci specchio, vedo che non ho più i miei vestiti.
Ho dei pantaloncini neri che mi coprono appena il sedere e il mio reggiseno sportivo rosso. Spero che a cambiarmi sia stata una ragazza. In effetti i vestiti che avevo erano leggermente sporchi di sangue.
Aspetta un secondo non ho più le mie cose cazzo, il telefono... le sigarette...e...no...no...le armi. Se hanno capito che gli ho mentito sono fottuta non posso combattere da sola tutti gli Avengers.
Mi vesto con dei vestiti che c'erano sulla sedia, sono un paio di pantaloncini corti blu e una maglia bianca che lascia scoperta un pelo di pancia.
Vado in bagno a cercare un elastico. Apro tutti i cassetti, finalmente, nell'ultimo cassetto trovo un elastico. Mi faccio una treccia alla francese.
L'unica cosa che mi concedevano di fare l'Hydra erano le trecce quindi mi divertivo a giocare con i miei lunghi capelli neri come la pece, poi può sembrare strano ma mi aiuta anche a pensare ad un piano.
I miei occhi marroni vagano per la stanza per trovare un arma. Niente, cazzo.
Vada per il piano B.
Prendo un asciugamano e me lo metto intorno alle nocche e rompo il vetro che c'è in bagno sopra al lavabo. Anche se questo gesto mi porterà sette anni di sfiga che ovviamente mi mancavano.
Prendo una scheggia e vado in corridoio, grazie alla quale riesco a vedere se arriva qualcuno e casomai se proprio servisse colpirei quel qualcuno alla giugulare. Campo libero.
Devo cercare un PC, un borsone, l'armeria e un elicottero o un jet preso in prestito che poi ovviamente non restituirò ma questi sono futili dettagli.
Dopo mezz'ora che vago alla deriva come quando sei in mezzo all'oscurità trovo finalmente l'armeria. Bingo. Prendo un borsone e inizio a prendere le armi. É il mio paradiso. Fatemi restare qua.
Vado nel reparto mitragliatrici e prendo una type 99 e 97 e un M27. Nel reparto pistole prendo una 92x calibro nove che è perfetta per la precisione e una APX calibro nove che è perfetta per la velocità nel sparare. Prendo anche quattro granate e un GPS e poi due coltellini, due pugnali e tre coltelli da lancio.
Fin da piccola mio nonno mi ha addestrata a combattere. Diceva che è sempre meglio sapersi difendere che dipendere da qualcuno che ti difendi. Mi ha addestrato sia nel corpo libero che con le armi corti. Ha addestrato anche papà.
Con tutto il discontento di mia nonna che credevo che per una bimba bisognava imparare a fare le faccende di casa ci ho provato, giuro, ma erano più i piatti che rompevo rispetto a quelli che effettivamente lavavo. Quando ad un certo punto entra un ragazzo che avrà pochi anni in più di me.
"Tu ragazzina dovresti essere Matilde."
"Ragazzina, guarda che apparentemente abbiamo la stessa età." Sbotto infastidita.
"Che cosa ci fai qui? In armeria? Con un borsone pieno di armi e con un coltellino in mano?" Aspetta un secondo. Chi è Matilde? An giusto sono io.
"Ignorante che non sei altro è un coltello da lancio e vi sto derubando, il mio nome è Ambra non Matilde!" Dico abbassando sempre di più il mio tono di voce fino a che non diventa un sussurro.
Sì è vero gli ho detto la verità ma quando lo troveranno io sarò già lontana. A questa affermazione si mette in posizione di attacco.
Poverino crede di battermi. Cerca di tirarmi un pugno, che io paro. Prendo il suo polso e sento il crack dell'osso che si spezza e il ragazzo tira un urlo di dolore. Cazzo.
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Dance of the dark /Pietro Maximoff Sospeso
Fiksi PenggemarAmbra Barnes figlia del soldato d'inverno. Cerca in qualsiasi modo di trovare la libertà, questo sentiero la porta ad avere quella famiglia che tanto desidera. Gli Avengers. Ma nemici che tornano e una misteriosa profezia porterà il caos di nuovo su...