ONE

477 15 1
                                    

POV Chiara
Era una mattina come le altre, mi ero svegliata alle 8.30.
Mentre stavo facendo colazione mi arrivò una chiamata dal mio manager

"Pronto?" Dico posando il telefono sul tavolo in vivavoce per sparecchiare
"Eii Chiara!" Urla lui dall'altra parte del telefono facendo spaventare per il suo entusiasmo "come ti va?" Mi chiede Federico

Quando fa così vuol dire che c'è qualcosa che non va o che ha fatto una cazzata.

"Fede..." Lo richiamo io con voce soave "se mi devi dire qualcosa dimmelo ora, e muoviti anche" dico alzando la voce di qualche tono.

"Allora...da dove inizio...ehm vediamo" balbetta lui cercando di fare un discorso, e facendomi innervosire
"Federico!" Lo richiamo all'attenzione zittendolo.

Dopo pochi secondi di silenzio si decide a parlare
"Ti ricordi il provino che ti avevo fatto fare per quel film?"
"Quello di settimana scorsa?" Chiedo io curiosa
A quel provino credo di essere andata molto bene, anche perché ci tengo molto ad entrare a recitare in questi film

"Ecco si quello...in pratica ho scoperto che il protagonista maschile è Chris.."
Dopo quel nome Federico fece una pausa sospirando, non voleva dire quel cognome, sapeva che odiavo profondamente quell'uomo e, molto probabilmente, quel sentimento era reciproco.

Eravamo in silenzio da troppo ormai così decisi di parlare io
"Quando iniziano le riprese?"
Ero disperata, non volevo assolutamente recitare con 𝐸𝑣𝑎𝑛𝑠, ma se volevo far parte di quel film avrei dovuto sopportarlo.

"Hai intenzione di Recitare con lui?" Mi domanda lui scioccato, con un tono di voce molto alto.

"Io voglio davvero recitare in questo film, e se lui non è disposto a cedere il ruolo allora vorrà dire che dovrò fare un sacrificio bello grosso" ammetto tendendo la testa bassa sul lavandino su qui sono appoggiata.

"Ho già provato a far cedere Evans, ma quell'uomo non molla la presa!" Afferma Federico.

Effettivamente ha ragione, 𝐸𝑣𝑎𝑛𝑠 è un osso duro e se punta una cosa la ottiene a tutti i costi.

Non avevo altra scelta...

--

Passò una settimana da quell'𝑜𝑟𝑟𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 notizia da parte di Fede e non riuscivo a smettere di pensarci.

In questa settimana ripassai il copione, c'erano molti, anche troppi, baci e incontri ravvicinati tra i due protagonisti.

Non avrei detto o fatto niente per oppormi a un copione del genere se avessi recitato con qualunque altro attore, ma con 𝑙𝑢𝑖 è diverso.

𝐸𝑣𝑎𝑛𝑠 è un ragazzo molto presuntuoso e snob, è molto bravo a nascondere queste sue caratteristiche alle altre persone. Ed è proprio questo che mi fa incazzare!

Tra noi due c'è sempre stato questo astio, ci odiamo molto a vicenda.

--

Avevo impostato la sveglia per le 6.30 visto che alle 9.00 avevamo il volo da prendere, ma passi la notte in bianco per colpa di quel dannato ragazzo.

Alle 5.12 decisi di alzarmi dal letto e andare in cucina per mangiare qualcosa.

Non riuscì a mangiare nulla, mi si era chiuso lo stomaco all'idea di dover baciare 𝑙𝑢𝑖

𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ ℎ𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑙𝑚?!

--

Sentì il campanello suonare e corsi subito a vedere chi fosse e vidi Federico
"Che ci fai qui?" Gli chiese facendolo entrare.
Sarebbe dovuto venirmi per andare all'aeroporto tra un'ora abbondante

"So che non stavi dormendo quindi ho deciso di passare prima" disse lui porgendomi una trota comprata dalla pasticceria sotto casa sua.
Sapeva che amavo quella pasticceria

Ci sedemmo in cucina e iniziammo a mangiare la torta mentre Fede mi raccontava il sogno assurdo che aveva fatto.

Mi racconatava sempre i sogni che faceva, lui diceva che fossero quasi come una visone del futuro, le definiva così.

--

Alle 8.05 decidemmo di avviarci verso l'aeroporto.

Mentre stavamo entrando qualcuno da dietro mi venne addosso e, senza nemmeno fermarsi e chiedere scusa, se ne andò.

Con quello spintone mi aveva fatto cadere il telefono che ora era rivolto con il vetro per terra.
Lo alzai sperando che non so fosse rotto, ma il vetro era tutto scheggiato.

𝑁𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒!

Io e Fede eravamo in un negozietto di elettronica nell'aeroporto, il commesso cercava di accenderlo ma non ci riusciva.

Nel frattempo io stavo imprecando in tutte le lingue che conoscevo, non ci portava davvero credere.

Passammo quasi mezz'ora dentro quel negozio, e non risolvemmo nulla.

Su quel telefono avevo tutto.

Dopo un mio pianto isterico arrivammo nella zona stabilita per l'incontro con tutti quelli del cast e della regia che stavano già discutendo del film .

Feci un sospiro di sollievo quando vidi che 𝑙𝑢𝑖 non era ancora arrivato

𝑅𝑖𝑡𝑎𝑟𝑑𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒

"Ragazzi è meglio che ora ci dirigiamo verso il nostro gate" disse una voce maschile indicando la strada da percorrere

"Eii Chiara!" Mi chiamò Fede correndomi dietro con tutte le nostre valige in mano. Le avevo lasciate tutte a lui

"Il tuo fidanzatino non è ancora arrivato, magari lo lasciamo qui" continuò lui.
Sapeva benissimo che odiavo quando lo definiva così, lui non potrebbe mai e poi mai essere il mio '𝑓𝑖𝑑𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑖𝑛𝑜'

Lo fulminati immediatamente con lo sguardo e lui alzó le mani al cielo dicendo
"Che c'è, io te l'ho sempre detto che secondo me lui prova qualcosa per te" Affermò Fede facendomi innervosire più di quanto fossi già

"Quante volte te lo devo dire che lui mi odia e il sentimento è più reciproco di quanto pensi" urlai io facendo voltare alcune persone verso di noi

"Ok come vuoi" Si arrese Fede

--

Ormai ci eravamo imbarcati tutti sull'aereo, ma 𝑙𝑢𝑖 non era ancora arrivato.

Non mi capivo il motivo per il quale mi stesso preoccupando della sua assenza , avrei dovuto esserne felice.

"L'hai visto?" Chiesi a Fede che era seduto nel posto accanto a me dalla parte del finestrino

"Chi?"
Giuro che quando fa così lo prenderei a calci in culo
"Sai di chi sto parlando idiota!" Lo rimproverai tirandogli un piccolo schiaffo dietro la nuca

"Ahia" esclamò lui coprendosi la parte appena colpita
"Non dove sia Evans!" Confessò lui rassegnato
"Visti che avevi capito di chi stessi parlando" lo rimproverai alzando il mento con fare altezzoso

"𝐴𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖, 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑜𝑙𝑖𝑛𝑎" disse una voce dietro di noi facendoci sobbalzare

notti in bianco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora