SEVEN

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Eravamo arrivati in hotel da qualche ora e io avevo già sistemato tutto e pochi minuti dopo arrivó Fede e ci mettemmo a vedere un po di TV e parlare un po.

Non c'é nemmeno da dire chei ha presa in giro per tutto il tempo, continuava a ridere igni cosa che era successa su quel dannato volo.

Alle 8 ci dovemmo avviare verso la sala da pranzo dell'hotel che era stata riservata al cast.

Quando arrivammo tutto il locale era rigirosamente addobbato con le decorazioni natalizie.
Era tutto cosi rosso e a tratti d'oro, 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜

Se non fosse stato per Fede sarei rimasta a fissare le decorazioni per tutta la sera come una deficente.
Mi prese per il braccio e mi portó alla tavolata, addobbata anche quella, dove era già arrivato qualcuno.

Saluttamo tutti i presenti e ci sedemmo ai nostri posti che era segnati con dei segnaposti.

Alla mia destra era seduto Fede, ma a sinistra non era arrivato amcira nessuno.
Mi sporsi leggermente per sbirciare il segnaposto e lessi '𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠 𝐸𝑣𝑎𝑛𝑠'

Imprecai a bassa voce e maledì chiunque abbia assegnato i posti.

Passarono pochi minuti e sentii una mano calda avvolgermi la spalla.
Mi girai frettolosamente e davanti a me vidi Samuele chei guardava con un sorriso gentile.

"Eii" esclamai aprendo la bocca in un sorriso
"Eii, già qui?"
"Si, siamo scesi da poco"

Mi fece un segno con la testa di approvazione e lo vidi allontanarsi
"Ti va di sederti qui?" quasi urlai dal mio tono piuttosto alto.

Ero cosi disperata a non volere quello 𝑠𝑡𝑟𝑜𝑛𝑧𝑜 vicino a me che chiedevo persino a uno sconosciuto di sedersi di fianco a me

"Vorrei tanto, ma il posto é riservato ad un altro" rispose lui alzando leggermente l'angolo della bocca e alzando le spalle

"Possiamo scambiare i segnaposti" proposi alzandomi, forse troppo frettolosamente

Lui si mise a ridere dal mio modo fare, ma la sua risata venne subito interrotta da una mano che gli si poggió sulla spalla.
Era 𝑙𝑢𝑖

"Mi dispiace tanto deluderti 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑜𝑙𝑖𝑛𝑎" ancora con questo soprannome "ma questo posto é già occupato, da me" rimarcò l'ultima parole e con un ghigno sul viso si sedette al posto di fianco al mio.

Lo squadrai con gli occhi e lui fece un sorriso di sfida, Dio che stronzo.

Dopo vari dilungamenti la cena iniziò e, con la mia più totale concentrazione, cercai di non rivolgere nemmeno uno sguardo allo 𝑠𝑡𝑟𝑜𝑛𝑧𝑜.

Ad un tratto sentii una certa pressione sul mio internocoscia, e si stringeva sempre di più.
Guardai la mia gamba e vidi la sua mano.

La tolsi immediatamente e prima che potessi urlargli contro poggiò un dito sulle mie labbra sussurrando "shh"

Quel gesto mi fece rimanere impietrita, lo guardai in attesa di una risposta a quel gesto e subito dopo esordì con "mi passi il quella"
"Vuoi mettere la maionese sul pesce?" Chiesi indicando la salsa posta sul tavolo
"Si, che problema c'é?"
"Nono niente, é solo che fa un po' schifo"

Gli passai la salsa con fare un po' schifato e lui se la rise dingusto.

"La vuoi provare? Mi chiese ad un tratto mangiando il auo pesce
"No grazie, non ci tengo"

come se non avesse sentito il mio rifiuto riaprì il tubetto di maionese e la mise, a lato, nel mio piatto.

"Chris ti ho detto di ho detto di n-"
Non feci in tempo di finire la frase che lui mi interruppe
"Chris? Fai sul serio?"
"Da quando hai cambiato nome all'anagrafe? E perché io non ne sapevo niente?" Chiesi con fare teatrle portandomi il palmo della mano sul petto.

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