NONNA

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Dun..dun..dun.
Lo senti? Quel tuo piccolo piccolo cuore.
Batte forte dentro te, cosa che a persone a te care non fa più.

Lo senti? Il vuoto. Quel pallino nero che sale dalla pancia fino ad arrivare in gola e fermarsi.

Calma. Respira. Non c'è più.
Calma. Respira. Puoi fermarlo.
Calma. Respira. Ingoia.
Calma. Respira. Prendi aria. Tanta aria.
Calma. Respira. Caccia fuori.

Lei non c'è più.

Tremi. Tutto intorno a te pulsa.
È finita.
In un sol secondo tutto ha un'altro sapore.

Le rose sono appassite.
Il sole è tramontato.
La festa è finita.
Lei è andata via e con sé si è portata il tuo essere.

Non senti nulla. Solo un gran vuoto.
Non paingi. Non ridi. Non mangi. Non parli.
Non sei più niente.

Pian piano ti avvicini a quella casa dove ti ha cresciuta. Passo dopo passo ricordi ogni frangente di secondo della tua infanzia.

Il gelato seduta sullo sgabello vicino a lei.
Tu accomodata in veranda a guardare i bambini giù a giocare.
Tu che gli passi le mollette.
Tu che giochi con la tenda e lei che si arrabbia.
Lei che ti cuce un vestito su misura.
Tu che gli racconti della bambina incontrata al parco.
Lei che ti vede bellissima come nessuno farà mai.
Tu che non ti scordarai mai di lei.
Tu che ancora piangi pensando a lei.
Tu che le assomigli.

Arrivi nella sua stanza. Bianca. Fredda. Immobile. Non è più nulla.

Piangi. Piangi. Piangi. Allo sfinimento. Ti accasci sulla sedia. Non riesci a non guardarla. La tua vista si annebbia. Ti senti di cadere in un baratro senza fine.

Nessuno può prenderti. Cadi troppo velocemente.
Stai precipitando. In un oblio senza fine.

Le luci si affievoliscono.
Nulla ha più importantanza.
Senti la sua presenza, come se stesse proprio dietro di te. Come se ti stesse ossevando. Come se potessi ancora parlarle.

La fissi. Da un momento all'altro sembra svegliarsi.
Ma non lo fa.
È finita, accettalo.

Torni a casa, ti addormenti.
Lei non ti fa prendere sonno.

Non hai mangiato. Non hai parlato. Hai solo pianto. Ti ha solo distrutto. Ti ha sola.

Ti giri. E ti rigiri. E ancora una volta. Guardi l'ora. Le 02:43. Chiudi gli occhi. La sua immagine ti appare. Ti metti a pancia sotto. La sua immagine che ti accarezza si stanzia nella tua mente. Ti metti su di un lato. L'ora. Le 3.20. Questa notte sarà molto lunga. Prendi il telefono. Vai nella galleria.

Era bella. Si che era bella.
Un raggio di sole. Un petalo di rosa. L'odore della lavanda.
Era tutto ciò che si vuole essere nella vita.

Lei ti voleva bene, ma l'hai capito troppo tardi.
Tu la volevi bene, ma l'hai capito troppo tardi.
L'hai capito quando non serviva più capirlo.

La sveglia suona, con il suo volto tra le mani ti sei addormenta.
Apri gli occhi, già la prima lacrima è scesa.

Lei gli occhi li ha ancora chiusi. Non li aprirà più, vero? Non li aprirà più.

Il tuo cuore è rotto. E sai che niente più lo riaggiustergerà.

Ti vesti. Indossi la sua maglia preferita. E immagini quello che lei ti avrebbe detto.

Senti la sua risata, ti guardi indietro, ma ti rendi conto di star uscendo pazza.
Apri la porta di casa ed esci.

Sembra che faccia meno male.

Arrivi in quelle quattro mure dove le darai l'ultimo saluto.

Le campane. Dun...Dun..Dun. Forti. Dure. Rimbombanti.

Vedi tua madre che piange. Non l'hai mai vista così distrutta.

Entrano.

Una scatola di legno nel cui interno c'è un tesoro si addentra.

Spenta. Sei spenta. Tutto è spento.
Senti lacrime. Sospiri. Silenzio.

Non riesci più a piangere.
Non riesci più a fare niente.

L'accompagni lungo il suo ultimo viaggio. Verso il luogo in cui la saluterai per sempre. Per l'ultima volta.

La buca già pronta. La terra già è pronta ad accoglierla.

Vorresti che il tempo tornasse indietro. A quando ti riempiva il bicchiere pieno di gelato quando mamma non vedeva. A quando ti relagalava un fiore. A quando ti insegnava il significato del bene. A quando rideva delle tue gioie e piangeva delle tue disgrazione.

Ti perdi tra i pensieri. Ti perdi tra la folla. Ti perdi.

Granello dopo granello la sua sagoma viene ricoperta.

Ecco. Il momento fatidico. Il momento della chiusura. Il sipario che cala.
Ti butti tra le braccia di tuo fratello e piangi.

Lacrime salate bagnano il tempo. Le lacrime percorrono il fiume dei ricordi. Un fiume che sfocia li, in quel buco ormai ricoperto da pietre.

Cara nonna, dopo tre anni sono riuscita a scrivere di te.
Cara nonna, niente è più lo stesso da quando non ci sei.
Cara nonna, ancora spero di trovarti ad aspettarmi fuori la tua veranda con un sorriso stampato sulla faccia.
Cara nonna, da quando non ci sei non riesco più a festeggiare il natale. Non posso ridere se non posso starti vicino a controllare i numeri della tombola.

Cara nonna, non posso guardami allo specchio e non pensare a te.
Cara nonna, anche se non lo dico ogni giorno ti penso e tutto ciò che faccio lo dedico a te. Ogni mio traguardo, ogni mio sorriso, ogni mia vittoria.
Cara nonna, qui ancora ricordiamo ogni tuo gesto, ogni tua parola, ogni piatto che cucinavi.

Cara nonna, ancora penso ai tuoi occhini blu come il mare.
Cara nonna, ancora spero che ci sarai il giorno del mio matrimonio che tanto speravi di vedere.

Cara nonna, mi manchi. Mi mancano i tuoi baci improvvisi. Mi manca essere amata da te.
Cara nonna, grazie perché sei riuscita a farmi diventare tutto ciò che sono.

Mi hai insegnato il significato della vita.
Il significato della famiglia.
Il significato di sacrificarsi per ottenere risultati.
Il significato di amare incondizionatamente.
Il significato di prendermi cura degli altri.
Il significato di apprezzare ogni cosa che si ha.
Il significato di vivere secondo dopo secondo.
Il significato di arrivare in alto.
Il significato di non arrendersi mai.
Il significato di amarsi.
Il significato di credere in sé stesi.
Il significato di esserci per la gente.
Il significato di non perdere i propri valori.
Il significato di essere forte.
Il significato di essere consapevoli di cosa meritare.
Il significato di non regalarsi mai.
Il significato di avere senso del dovere.

Ma non mi hai insegnato il significato di stare senza te...

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No. Non è un capitolo.
Tra università, sport e lavoro non ho più del tempo per me.
Un giorno tornerò a continuare a far vivere Katy, ma quel giorno non è ora.
Questo è un sfogo di un'ora buttato tra i suoni di una melodia e tra ricordi e nostalgia che hanno invaso la mia mente stasera.
Non mi aspetto che voi siate qui a leggere, ma se siete arrivate fin qui vi ringrazio immensamente.



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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 19, 2021 ⏰

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