Capitolo 13

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Clary pov

Il campanello suona e Matty corre ad aprire.

Sulla soglia compaiono due volti che ridono in sintonia.

Una è sicuramente la mamma e l'altro uomo sarà sicuramente il signore della pizza, essendo in divisa.
"ciao signora bentornata "
"Ehi signorina Grey. Che cosa ci fa qui? E con i miei vestiti tra l'altro "
Acci è vero che ho ancora i suoi vestiti...
" Ehm mi scusi signora, io sono la ragazza di suo figlio... E questi vestiti me li ha dati lui perchè mi ero bagnata in cucina. Glieli do appena me li levo." Dico imbarazzatissima
"No tranquilla tesoro, te li regalo, stanno meglio a te." Mi riferisce
"Ahaha no signora non scherzi. Glieli devo assolutamente restituire. "
" Matty assicurati che se li tenga. E quindi è lei la famosa ragazza che ti ha rubato il cuore? "
guardo Matty che dice "sisi mamma ma c'è la pizza che aspetta."
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Saliamo in camera sua e Matty mi guarda storto
"Che c'è ? Ho per caso la faccia sporca oppure ho perso un occhio? "
"Potevi evitare di dire che sei la mia ragazza."
Cosa? Sta scherzando vero?
" Mattty ma che stai dicendo? Non ti vergognerai mica di me non è vero?"
" No ma figurati." Sta alzando la voce
" però preferivo che non lo sapesse per adesso. Volevo avere quel pizzico di eccitazione del fare le cose di nascosto, senza che nessuno sappia dove siamo e cosa facciamo. Capisci?"
" no Mattty, no. Non ti capisco: non capisco il tuo modo di ragionare. Sei lunatico e cambi idea da un momento all'altro. Un secondo prima mi baci e mi dici che mi ami e quello dopo mi urli in faccia per quello che dico e faccio.. No Matty non ti capisco scusa"
senza aspettare la sua risposta vado verso la porta e scendo in cucina,dove vedo la preside parlare con il pizzaiolo.
" Oh mi scusi. Non volevo disturbarvi. Ora me ne vado."
La preside mi guarda "no tesoro un attimo, vorrei parlarti di Mattty"
" mi dica"
" Lucas lasciaci da sole. Dopo ti chiamo io.... Allora. Grey ho sentito il vostro piccolo litigio. Non arrabbiarti con lui.Non è colpa sua se è così. La sua vita era perfetta ma improvvisamente Dio si porta via suo padre. Avevano un rapporto stupendo.Ha cominciato a bere, fumare, drogarsi e di tutto di più. Tornava a casa che non si teneva in piedi e urlava in continuazione ~ perchè Dio perchè~ e io non potevo fare altro che metterlo a letto e accarezzarlo finchè non si addormentava. Ma anche questo era un problema. Lui fa gli incubi. Non si rende conto che dorme. Rivive il suo tragico momento ogni notte. E' impossibile svegliarlo. Sono anni che ci provo ma il suo incubo continua fino a quando non si sveglia finchè non è più staanco."
" L'altra sera, quando è venuto a dormire da me, sono riuscita a svegliarlo."
" O dio davvero? Ma come è possibile"
" non lo so..."
" questo vuol dire che gli fai davvero bene. sono felice che vi siete conosciuti. Ora per carità divina , vai in camera sua e abbraccialo."
" certo signora e grazie"
Salgo le scale e apro la porta. Lui non c'è.

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