Capitolo 2

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Non so neanche perchè ho accettato la sua proposta di saltare la scuola. Sinceramente non è che ne sono dispiaciuta, anche perchè non sopporto quel posto. Non lo odio per i compagni nè tantomeno per le materie. Ma proprio l'idea di stare 5 ore seduta immobile mi fa salire l'omicidio...

Così, persa nei miei pensieri , mi ricordo che sono seduta sopra un ragazzo bellissimo. Giro la testa per vedere la sua espressione perplessa...

< < perchè mi guardi così? > > gli dico

< < Sei carina mentre pensi> > arrosisco al suo commento sistemandomi una ciocca dietro l'orecchio, come faccio sempre mentre sono in imbarazzo o semplicemente nervosa.

Poggio la mano sul mio ginocchio piegato e proprio in quel momento lui mi prende la mano.E' calda , liscia e rassicurante.

Non so da quanto tempo stiamo in questa posizione .Mi fa sentire accettata, anche con un solo, semplice e dolce gesto.

Matty interrompe i miei pensieri dicendomi < < sei veramente bella > >

Io ridacchiando sotto i baffi gli dico < < magari > >

Lui mi prende il mento, costringendomi a guardarlo dritto negli occhi e mi dice < < é la veritá. Non lo dico spesso > >

Capivo dal suo sguardo e dal suo contatto visivo che non stava mentendo e mentre dice tutto cio' comincia a intrecciare le sue dita con le mie.Capisco dal suo silenzio che aspettava che io parlassi un po' di me. Che posso dire? Quindi decido di improvvisare...

< < se mia madre lo scopre mi uccide. É molto presa da me. Mi vuole bene ma a volte é una palla... sai, o si preoccupa troppo dove non serve oppure per niente dove invece ho bisogno> >

Guardo la sua espressione un pò intontita, come se non gli tornasse qualcosa.
< < ho paura che la preside lo scopra > >

Continuando a guardare la sua espressione noto che piano piano i suoi occhi si illuminano, seguiti da una risata squillante. Io arrossisco dicendo < < ehi che ridi? Ho qualcosa in faccia? > >

Poi tornando serio mi guarda negli occhi e , mordendosi il labbro inferiore mi dice << No ,per niente...Solo che mentre mi dicevi queste cose ti sei innervosita . Non facevi altro che morderti il labbro e metterti le ciocche dietro le orecchie. Sei arrossita più volte e hai iniziato a stringermi la mano... Non credevo ti rendesse così parlare di te.>>

Io nuovamente arrossisco annuendo,facendogli capire che aveva ragione...

< <Anche i tuoi genitori sono cosí? > > chiedo

< <Mia madre no... di mio padre non lo posso sapere > > mi dice arrossendo.
Noto che si strofina la mano sul suo collo nervosamente e poi se la passa tra i capelli.

< < mio padre non c'é più> >

Si ferma un momento , guardando verso il basso con lo sguardo cupo e perso. Capivo come si sentiva, poco tempo fa ho perso una grande amica e non facevo che essere triste. Quindi gli prendo il mento tra le mani ,come poco prima ha fatto lui a me , lo guardo intensamente negli occhi e mi avvicino al suo viso. Quando è abbastanza gli schiocco un bacio sulla guancia sinistra, chiudendo delicatamente gli occhi.

Lo guardo nuovamente negli occhi e noto che sono lucidi , come se stesse per piangere . Quindi lo prendo e lo abbraccio ,stofinandogli la mano sulla schiena.Capisco dopo alcuni singhiozzi che si è calmato, mi rimuovo dal suo abbraccio e appoggio il viso al suo petto.

Senza farmi notare lo annuso, e sento arrivare nelle narici un odore di menta , raffinato e piacevole. Amo quell'odore. Magari quando avremo fatto più conoscenza gli chiederò che bagnoschiuma usa, consigliandolo vivamente a mio padre.

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