CAPITOLO 7

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"Merda sono in ritardo!"
"Tesoro il linguaggio" mi rimprovera mio padre con tutta la calma del mondo "Scusami papà è che ho paura di non arrivare in tempo" mi guardo nello specchietto per aggiustare il trucco.

"Tranquilla tesoro vedrai che arriveremo prima che vi chiamino in pista" mi rassicura schiacciando sull'acceleratore "Come fai ad essere così tranquillo?" gli domando.

"Perché so che andrà tutto bene e che prima che tu te ne accorga saremo già lì, tu a ballare ed io a fare il tifo per la mia meravigliosa bambina" mi accarezza il viso "Papà non sono più una bambina" sorrido al suo gesto.
"Lo sarai sempre ai miei occhi...sarai per sempre quella piccola bambina di tre anni entusiasta e con un grande sorriso in faccia che non vedeva l'ora di ballare"

"Papà così mi fai piangere" inizio a sventolare una mano davanti la faccia per non far uscire le lacrime.

Lui invece inizia a ridere, quella risata che solo a sentirla ti fa stare bene.

"Che tempaccio. Ogni volta che ho una gara è sempre così" mi avvicino un po al finestrino per vedere fuori "È come una tradizione ormai, però guarda il lato positivo"
"E qual è?" mi giro verso di lui "Avete sempre vinto e ciò vuol dire che vi porterà fortuna anche stavolta"
"Ah se lo dici tu mi fido!" scoppio a ridere.
"Finiscila" mi da una leggera spinta sulla spalla ridendo anche lui insieme a me.

Improvvisamente si sente un forte tuono seguito da un bagliore di luce bianca, quasi accecante.

ATTENZIONE! SUPERFICIE SDRUCCIOLEVOLE CAUSA MAL TEMPO, MANTENERE LA DISTANZA DI SICUREZZA!

È questa l'ultima cosa che vedo prima del buio più totale.
...
"Mi dispiace molto signora"

È la prima cosa che sento appena torno cosciente.

"Mamma?" apro lentamente gli occhi.
"Tesoro, come stai?" corre da me "La testa...mi fa male" mi porto una mano alla testa fasciata da una garza.

Cerco di alzarmi per vedere la mia gamba, anche quella dolorante, ma non ci riesco mi fa troppo male il fianco.

"No no, tesoro resta giù devi riposare" posa le mani sulle mie spalle aiutandomi a mettermi comoda
"Mamma che è successo? Dove è papà?" mi guardo intorno ma non lo vedo "Mamma?" la chiamo ma non alza lo sguardo "Matt che succede?" cerco risposte da mio fratello, so che lui mi dirà la verità.

Lui si avvicina a me prendendomi la mano.

"Allie c'è una cosa che devi sapere" una lacrima gli riga il viso
"Cosa? Riguarda papà? Lui sta bene?" c'è un silenzio di tomba in tutta la stanza "Dov'è papà Matt?" faccio domande a raffica, perché nessuno mi risponde?

"Allie mi dispiace, ma papà..." si porta una mano alla bocca e altre lacrime cominciano a uscire "No...no, non può essere vero" mi prendo qualche secondo per realizzare "Dimmi che non è vero Matt" le lacrime cominciano a scendere, una dopo l'altra "Dimmelo Matt, dimmi che è tutto uno scherzo e che papà sta bene...ti prego" la mia voce svanisce nel silenzio e nella rabbia.
"Vieni qui" mi avvicina la testa al suo petto stringendomi in un abbraccio pieno di dolore "È tutta colpa mia! Diluviava e avevo paura di fare tardi, io...io, lui è morto a causa mia!" le mie urla vengono soffocate da una sensazione di panico che secondo dopo secondo si fa sempre più grande, tanto da farmi mancare il respiro.

Sabato mattina
Mi sveglio di colpo, sono sudata e con il fiato corto.

"Ehi tranquilla, ci sono io" si alza di colpo avvolgendomi in un abbraccio.
"L'ho sognato Ari, ho sognato quel giorno" le lacrime cominciano a uscire senza sosta "Ehi tranquilla, ci sono io" mi stringe sempre più forte a se.

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