CAPITOLO 13

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POV MATT
Raggiungo Travis in macchina che mi sta aspettando proprio davanti casa.

"Scusa il ritardo" apro lo sportello e mi siedo sul sedile del passeggero
"Tutto apposto?" ci salutiamo con una stretta di mano.
"Più o meno, dobbiamo aspettarlo?" chiedo.
"Ci raggiunge li" mette in moto e parte.

In venti minuti ci troviamo nel parcheggio del Medusa, uno dei locali migliori a Los Angeles di battle dance.

"Dov'è?" chiedo.
"È arrivato" il tempo di rispondermi che qualcuno mi bussa sul finestrino.

Scendiamo entrambi dalla macchina e salutiamo l'altro.

"Allora?" chiede.
"Non posso più nascondergli la verità" mi appoggio alla macchina "Cosa sa?" chiede Travis.
"Ancora nulla, ma ieri me lo sono quasi lasciato sfuggire. A voi ha chiesto qualcosa?" 
"Mi ha fatto qualche domanda, ma sa solo dell'incidente" continua Travis.

Dopo qualche secondo il ragazzo davanti a noi parla.

"Conosciamo tutti il caratterino di Allison, specialmente tu visto che è tua sorella" si accende una sigaretta e poi continua "Sarà solo peggio se continui a tenergli nascosta la verità, ma questo lo sai anche tu"
"Pensi che non lo sappia, non mi rivolge neanche più la parola. È per questo che non volevo farla entrare in tutto questo casino, l'ho sempre detto che era una pessima idea!" cammino avanti e indietro per il nervoso
"Troveremo una soluzione" 
"E qual è la soluzione Travis?" gli vado incontro "Se scoprono che Allison è mia sorella succederà un casino, un'altra volta"
"Non succederà" continua il ragazzo davanti a me "Come fai a saperlo Jake?"
"Perché anche se lo venissero a sapere non permetterò mai che a lei succeda qualcosa" lo dice con tutta la tranquillità del mondo, so che lui farebbe di tutto per lei, ma sono comunque preoccupato "Lo so Jake e te ne sono infinitamente grato, ma il punto non è quello. Si stanno espandendo, stanno allargando il giro sempre di più, si può dire che sono ovunque a momenti...sappiamo cosa sono in grado di fare solo per della concorrenza e voi l'avete provato sulla vostra pelle" mi prendo un secondo e poi continuo "Allison è l'unica cosa che mi da la forza di andare avanti e gli dovesse succedere qualcosa non me lo perdonerei mai" sono esausto di questa situazione che continua sempre a ripetersi all'infinito.
"Non succederà nulla Matt, non la perdo mai di vista ma sono sempre dell'idea che gli si debba dire cosa sta succedendo" dice Jake.

Ha ragione, lo so...ho sempre avuto paura di dirgli la verità perché temo che se lo venisse a sapere si potrebbe mettere nei guai, come suo solito.

"Credo che non ci sia molta scelta, lo farò domani" non sono molto convinto, ma è sicuramente la cosa più giusta da fare.

Ci dirigiamo all'entrata del Medusa, c'è una lunga fila di persone che freme dalla voglia di entrare per vedere le famose battle tra i migliori ballerini di Los Angeles.

"Hey Carlos" Travis si avvicina al buttafuori che ormai conosce da anni "Non credo ai miei occhi" si danno una stretta di mano, era un pò che non venivamo qui "Siete tornati?" domanda Carlos.
"Così sembra"
"Non fate casini mi raccomando, non siete soli..." ci avverte "Non preoccuparti" gli do una pacca sulla spalla per poi entrare.

Luci, musica e caos è tutto ciò che c'è qui dentro.

Proseguiamo fino ad arrivare al nostro solito posto dove ad aspettare ci sono gli altri membri della crew.

"C'è un piccolo problema" ci informa Simon appena arriviamo al tavolo "Di che genere?" chiede Travis.
"Guarda un po' chi c'è qui!" una voce alle nostre spalle ci fa scattare.
"Che cazzo vuoi Ethan?" Jake si fa avanti di poco.
"Voglio solo parlare o non si può?" in volto ha stampato il suo solito sorrisetto che ti fa venire il sangue al cervello "Ma non mi dire, allora sono vere le voci che girano, Matthew Rivera è ritornato...potresti ricordami il perché avevi lasciato tutto compresi i tuoi amici" mi sta stuzzicando e ci sta riuscendo alla grande.
"Non sono affari tuoi" sorpasso i due e avanzo sempre di più verso di lui
"Matt" mi sento chiamare "Non qui dentro".
"Da retta a Travis, non vorrai mica dare spettacolo qui dentro vero? No, non è proprio da te" continua a provocarmi.
"Tu non sai proprio niente di me" sto per mandare tutto all'aria, lui compreso.
"Rilassati, non c'è bisogno di prendersela così tanto.
Visto che non siete in vena di parlare, noi togliamo il disturbo, ci si vede in giro e mi raccomando...occhi aperti ragazzi" dopo quella che sembrava essere una minaccia se ne va seguito da quei soliti imbecilli che ancora gli vanno dietro.
"Che si fa?" mi rivolgo a Travis.
"Nulla, fate attenzione e tenete gli occhi aperti. Qualsiasi cosa vedete o sentite di sospetto venite da me" si rivolge a tutti "Sei consapevole che ci renderà le qualifiche dall'inizio alla fine un vero e proprio inferno, vero?"
"Con questo vuoi dire che sei di nuovo dei nostri?" chiede incredulo a quello che ha appena sentito "Sarei un pessimo amico se vi lasciassi soli nel momento del bisogno" tutti gioiscono alla mia affermazione, tutti tranne Jake. Il suo sguardo è assente e le sue labbra sono serrate "Tu non dici nulla?" cerco di avere la sua attenzione "Ci vediamo domani" senza dire nulla di più se ne va.

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