44: primo giorno.

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- Bene bene...- disse quella voce che mi tormentava la mente e il corpo da giorni, e dal vivo faceva ancora più rabbrividire, ma non lo potevo fare notare. So che in questa famiglia sono tutti dei psicopatici che amano il dolore e la paura, disprezzando l'amore e la gentilezza con altri che loro ritenevano "inferiori". Baggianate. Ora io gli dimostrerò chi cazzo è inferiore.
Incrociai le braccia e lo guardai negli occhi pensando a come avrei potuto rispondere.
- Ciao- dissi.
- Ciao!?- rispose sorpreso.
Mi spuntò un sorrisetto sulla faccia che poi si trasformò in una risata gustosa e malinconica.
Voldemort mi puntò la sua bacchetta sotto il mento tenendosi a distanza da me.
- Padre, la supplico, non le faccia del male.- parlò Matteo.
Era una cosa "carina" che aveva detto, ma questo non cambiava la mia opinione su di lui.
Voldymoccaamechesonoio , io l'avrei chiamato così, si allontanò da me per poi ripuntarmi la bacchetta contro. Fece un respiro profondo: come faceva a respirare se non aveva un naso?
Mi chiesi tra me e me.
Scoppiai a ridere all'immagine che avevo appena visto.
- PERCHÉ RIDE?!- chiese il soggetto in questione.
- Non ne ho idea padre.- rispose il suo dolce e caloroso figliuolo.
- PERCHÉ RIDI!?- mi chiese alzando la voce facendo un espressione strana che non aiutò il mio corpo a rimanere seria.
- Scusi ma..... HAHAHHAHAH- le mie risate rimbombavano nella camera silenziosa.
- INCHINATI!- urlò facendo un movimento strano con la bacchetta.
Rimasi immobile.
E lì realizzai.
- CRUCIO!- riurló. Ma anche sta volta niente. Tutti e tre in quella stanza spalancammo gli occhi.
Io non subivo, non riusciva a farmi del male con la magia.
Sorrisi, un sorriso a 3 2 denti; la cosa mi divertiva: vedere zio voldy e il figlio provare a farmi del male fallendo.
- COM'È POSSIBILE!- sbraitò il pelato.
- Bhe non ne ho idea, ma è figa come cosa sa! Non mi potete toccate e mi garba. - decisi di scherzare con la sua pazienza.
- Solo che sa, l'amore fa fare pazzie- indicai Mattheo.
-e nessuno può fermarlo.-
- Lui non ti ama , lui è solo invidioso del fatto che tu non lo vuoi . Sei la prima che con lo vuole, da quello che so.-
Era bravo con le parole, ma non quanto me.
- Oh fidati carissimo, mi avrebbe già ucciso se non mi amasse veramente, fidati.-
- Smettila di chiamarmi con soprannomi imbarazzanti e non adeguati, grazie.-
Disse cercando di mantenere la calma; era palese che stavo superando il limite, ed è proprio quello che volevo.
- Allora scegli tu un soprannome adeguato.- dissi sedendomi a gambe incrociate sul pavimento, per provocarlo, ovviamente.
Saettavano sguardi tra padre e figlio, Riddle baby era preoccupato, si vedeva: aveva il labbro superiore stretto tra il pollice e l'indice e la gamba che non riusciva a fermarsi.
- Dica.- lo sollecitai.
- Tipo.... Signore oscuro?-
- Banale.- fece un altro grande sospiro e il mio sorriso si allargò.
- Che ne dice di: ZIO VOLDY.- vorrei tanto dirgli che già lo chiamavo così, ma non lo farò.
Se ne uscì dalla camera sbattendo forte la porta.
- Brava, l'hai fatto incazzare peggio di non so cosa!- urlò Mattheo.
- Capita- dissi con un sorrisetto che assomigliava a quello di Draco.....
- D.... Draco come..come sta?- il mio sguardo si perse immediatamente nel vuoto pensando solo al suo nome...
Ma non mi ero accorta che nella camera non c'era più nessuno.
Non mi cambiai, decisi di andare in camera, mi stesi sul letto e fissai il soffitto. Chiusi gli occhi e sentii le sue labbra toccare le mie, sentii il calore che emanava e quella sensazione di "casa".
La prima giornata era finita, ma appunto: solo la prima.

20 stelle nuovo capitolo.

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