Era una piovosa giornata di autunno; una leggera brezza accarezzava dolcemente le foglie aranciate. Ed eccomi la, seduta ad osservare il paesaggio urbano su cui si apriva l'immensa finestra del salone, immersa nei pensieri e riportando alla mente il ricordo di una storia che rappresentava un capitolo ormai superato della mia vita.
La nostra casa era racchiusa nel cuore di una delle vie più trafficate di Londra, posta alla fine di un lungo vialone alberato che in questo periodo dell'anno ricordava un'antico quadro d'arte, uno di quelli che ti fermeresti ad ammirare per ore facendoti trasportare dalle emozioni che ti trasmette.
E proprio come ammirando un quadro dall'inestimabile valore, rimanevo ferma li, nella mia fragilità, ad osservare le gocce di pioggia che incorniciavano lo sfondo di quella che fino ad all'ora era stata una vita piena di sofferenza e rimpianti.
"Violet!?..Violet!"
Inizialmente non riconobbi quel suono come un richiamo. Immersa nei miei pensieri tutto ciò mi era giunto solo come un fruscio lontano a cui non avevo dato peso fino al momento in cui non aveva raggiunto il mio orecchio riportandomi alla realtà.
"Violet, cara, eccoti finalmente! Ormai ti stavo cercando da parecchio. Comincia a prepararti che fra un'ora abbiamo il pranzo con la famiglia walker"
"Come volete, finisco il tè e vado.."
La voce della donna che aveva interrotto quello che fino a un momento prima era un silenzio quasi opprimente era di Magdalenne.
Era una donna sulla sessantina caratterizzata da una figura abbastanza alta e slanciata, messa in particolare risalto dai lunghi abiti che si facevano spazio nel suo guardaroba, spenti e cupi come le piume del più nero dei corvi.
Nonostante l'aspetto esteriore non rappresentasse l'esempio più tradizionale di una donna gioiosa e riconoscente nei confronti della vita, Magdalenne incarnava a pieno la generosità e nei miei confronti aveva rappresentato un'ancora di salvezza.
Quella casa era la mia dimora ormai da un anno circa, quando sono entrata definitivamente a far parte della famiglia, accolta gentilmente da Magdalenne che decise di prendersi cura di me come si farebbe con una figlia. Eravamo solo noi due. Io e lei.
Ma nonostante ciò non sono mai riuscita a vederla come mia madre, ma solo come una un'immensa fortuna che ha portato la mia vita a una rinascita.
Prima di questa svolta la mia vita subì non solo enormi cambiamenti, ma mi pose davanti un indicibile numero di ostacoli che mi rendevano sempre più debole e fragile. Purtroppo queste mie debolezze non venivano considerate da nessuno. Ero sola. Lasciata a me stessa e a tutti i miei problemi senza che nessuno cercasse di aiutarmi, ma soprattutto come se nessuno riuscisse a sentirmi. Era come essere in mezzo a migliaia di persone urlando a squarcia gola senza che nessuno potesse sentire la mia voce carica di stanchezza e disperazione. Vivevo nell'insicurezza e nel dubbio di quali altre cose mi sarebbero potute accadere, fino a quando non arrivó lui, l'unica certezza della mia vita.
Era entrato nella mia vita come una folata di vento primaverile durante un giornata ancora invernale: attesa ma inaspettata, portando con se un insieme di emozioni travolgenti ricche di gioia e speranza.Non mi sarei mai aspettata che questo vento di speranza sarebbe contemporaneamente stato il mio incubo peggiore.Angolo autrice:
Ciao a tutti :) ci tenevo a prendermi un piccolo angolino per spiegarvi l'idea su cui si basa la mia storia sperando che vi interessi:
Come avrete capito dall'intro per i due personaggi principali mi sono ispirate a Tate e Violet di "american horror story" che a mio parere sono la coppia perfetta; come idea per Violet mi sono sempre attenuta all'attrice Taissa Farmiga che la interpreta nella fiction, ma cambiando qualche caratteristica per l'aspetto fisico. Successivamente noterete che invece per Tate ho mantenuto l'idea di Evan Peters; tutti gli altri personaggi che incontrerete sono invece stati inventati da me.
I primi due capitoli, prologo compreso, sono un po' lenti e mene rendo conto dato che è stata una scelta personale, ma già dal 2/3 capitolo le cose posso assicurarvi che si faranno interessanti.
Da come avrete letto, sempre nell'intro, la storia è un flashback della protagonista e questo è il principale motivo per cui nel prologo non accade gran che se non la spiegazione della situazione, nel presente, di Violet.
Grazie mille per tutti coloro che hanno deciso di leggere la mia storia e ci tengo a dire che qualunque tipo di critica o osservazione sarà bene accetta, sempre se espressa educatamente. Ora vi lascio al mio racconto, spero infinitamente che vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate.
Un bacione louisjuliet_ ❤️
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Over Again
Fanfiction~Violet: la classica ragazza "strana", " diversa", piena di pericolosi ricordi. Ci racconta la sua storia con un flashback: ricco di dolore, passione e un'aspra nota di terrore. Lei ricorda tutto, soprattutto lui: Tate. Ragazzo bello e affascinante...