Quella settimana passó abbastanza velocemente e ,fino a venerdì mattina,nulla colpì particolarmente la mia attenzione se non il fatto che il mio misterioso compagno di banco fosse svanito nel nulla dopo il suo primo giorno alla Pollock:stavo passeggiando per le strade vicino alla mia scuola che,come al solito, erano totalmente invase dal traffico, quando passai di fronte a un negozio che da anni vendeva televisori.
Era una bottega affascinante.
Risaliva ormai agli anni 50',ed essendo sempre rimasta aperta dalla sua prima vendita, aveva mantenuto quella che era, a mio parere, un'usanza stupenda: in vetrina venivano esposte le tv che si potevano acquistare nel negozio, le quali mandavano 24h su 24 le notizie del telegiornale locale.
Io stavo, come mio solito, camminando in balia della musica, ed ero troppo presa e spensierata per prestare attenzione a quella vetrina, davanti alla quale però c'era il semaforo a cui dovevo attraversare e che mi costrinse a fermarmi.
Era appena appena scattato il rosso così decisi di guardarmi in torno, quando fui attirata da una vecchia "mivar t40" che trasmetteva il seguente aggiornamento:
"7 MARZO: VECCHIA DONNA DI 70 ANNI SPARISCE NEL NULLA DOPO UNA CAMMINATA POMERIDIANA, LA POLIZIA COMINCIA SUBITO LE RICERCHE..."
LUI.
-ma smettila Violet! Non c'era nulla dietro a quell'albero!-
La mia vocina interiore stava cercando di farmi essere obiettiva.
Ero molto stanca ed era buio.
- le vecchie ormai si perdono un giorno sì e tre no! Non c'è bisogno di andare subito a pensare al peggio: sarà andata a fare una passeggiata e si sarà persa, niente di troppo tragico-
Aveva ragione; ormai di donne che si perdevano sulla strada di casa se ne sentivano tutti i giorni. Non dovevo dare peso a ciò che avevo appena visto e andare avanti.
Eppure ero così convinta di ciò che avevano visto i miei occhi, ogni singolo dettaglio era perfettamente nitido nella mia mente, avrei saputo ricreare quella scena con una precisione millimetrica, ed ero perfettamente consapevole di quello che avevo rischiato.
Ma era vero?Era possibile che la mia mente mi avesse giocato uno scherzo tale?
Non era la prima volta che vedevo cose che in realtà non c'erano ma mai in modo così convincente.
Nonostante tutti i miei pensieri, non era di certo quello il momento di andare in paranoia.
Quando tornai in me e mi voltai vidi che il verde era già scattato e terminato e, con la mia solita fortuna, dovetti aspettare il prossimo.******
CASSIE'S POVOrmai, fra una cosa e l'altra, non vedevo Violet da quella mattina all'Alex:chissà com'era andata la sua settimana con il suo nuovo vicino.
Non vedevo l'ora che arrivasse, mi mancava un sacco anche se non la vedevo da due/ tre giorni.
La adoravo, per me era come la sorella che non avevo mai avuto.
Ci conoscevamo da quando avevamo 5 anni e avevamo sempre condiviso ogni momento importante delle nostre vite; tutto ciò mi permise di capire Violet in tutte le sue sfaccettature.
Quella sera avremmo avuto la festa d'istituto alla quale sapevo bene che lei non aveva la minima voglia di andare: non insistevo mai per farla venire, ma questa volta era diversa.
Anche se Violet non se ne rendeva conto, quella sera rappresentava un momento importante tra i nostri momenti al liceo: era la festa più importante degli ultimi tre anni e vi avrebbero partecipato tutti i ragazzi della scuola, che di certo conoscevano me, ma non lei.
Il tema della festa era "l'eleganza", abbastanza comune, ma sempre apprezzato; era una buona scusa per vestirsi in modo elegante e per fare nuove conoscenze, che di certo a Violet, non avrebbero fatto male.
Verso le 17 sentii suonare il campanello e d'istinto corsi alla finestra della mia camera e mi affacciai.
"Finalmente!" Le urlai dal davanzale "ma che fine hai fatto?".
"Ho perso l'autobus" mi rispose con un tono misto all'imbarazzo e all'ovvietà.
"Eh te pareva, adesso muoviti a salire" la incitai e andai alla porta ad aprirle.
Abitavo al 5 piano di una delle palazzine che spiccavano nelle vie più trafficate di Londra e adoravo il nostro appartamento: come quasi tutte le case del mio quartiere, vantava di una vista mozzafiato e il suo stile accogliente mi faceva sempre sentire una brezza di caloroso amore intorno.
"Mi sembra proprio il momento giusto per perdersi in gloria! Adesso abbiamo solo 4 ore prima della festa e dobbiamo ancora mangiare, vestirci, pettinarci e truccarci"
Si, se non lo aveste notato, sono una persona molto ansiosa.
Ho sempre paura di fare tardi. SEMPRE. Mentre Violet è totalmente l'opposto.
"Ma calmati! vedrai che faremo tutto in tempo" fu pronta a tranquillizzarmi.
La prima cosa che dovevamo fare era decisamente scegliere cosa metterci, ma dato che sono una persona molto organizzata, avevo già preparato tutto a suo tempo.
Avevo già scelto entrambi gli abiti: tutti e due erano vestiti lunghi e slanciati, molto morbidi ed eleganti.
Per me avevo deciso un bellissimo abito grigio con le maniche lunghe e il busto di pizzo, caratterizzato da una galla sul fondoschiena e una scollatura un po' provocante.
Per Violet, invece,avevo una sorpresa speciale.VIOLET'S POV
Appena mi aprì la porta, cassie mi prese per un polso e mi trascinò in camera sua con l'eccitazione che le pompava nelle vene. Prima di farmi entrare, mi lasciò per 5 minuti nel corridoio dato che lei doveva entrare a sistemare prima della sua sorpresa.
Aveva una casa stupenda.
Non era particolarmente grande, ma l'arredamento era impeccabile: i colori prevalenti erano il bianco e il beige, cosa che la rendevano,contemporaneamente,moderna ma infinitamente elegante.
Mise fuori la testa dalla porta della camera e mi sussurrò di entrare, con un sorriso a 32 denti di quelli che si vedono solo nelle occasioni speciali.
Alla fine era solo una festa, perché si esaltava tanto?
Entrai molto timidamente in camera sua e mi affiancai alla porta mentre cassie corse di fianco al suo armadio: era immenso e glielo invidiavo molto.
"Pronta?" Mi chiese.
Gli risposi con un cenno della testa e lei aprì un anta del suo armadio.
Era il suo vestito per la sera. Era BELLISSIMO. Grigio, per niente appariscente ma molto di classe, esattamente come piacevano a me.
"Cavolo ma è stupendo!" Mi affrettai a commentare.
"Ti piace? Aspetta di vedere il tuo!".
Chissà cosa si era inventata. È sempre stata una ragazza con molto gusto e solitamente i vestiti che mi prestava erano sempre bellissimi.
Mi fece chiudere gli occhi e quando lei aprì l'altra anta rimasi letteralmente a bocca aperta.
Era il più bel vestito che io avessi mai visto.
Era lunghissimo, tutto nero e con dei meravigliosi inserti dorati; la parte dietro aveva una vertiginosa scollatura, mentre davanti era praticamente impercettibile.
Era veramente per me? Ma soprattutto, mi sarebbe stato bene?
"Cassie ma è.." Iniziai
"Tutto tuo!" Mi interruppe lei.
"Ma sei matta? Non posso accettarlo!! Chissà quanto ti è costato!!"
Non potevo accettare un regalo del genere anche se era l'abito più bello che avessi mai visto.
"Ma l'ho comprato per regalartelo,non puoi rifiutare! E poi a me non va bene quindi non posso nemmeno tenermelo!" Mi rimproverò facendomi l'occhiolino.
Mi soffermai ad ammirarlo per un minuto, in silenzio.
Le corsi fra le braccia e in lacrime la ringraziai fino allo sfinimento.
"Be che aspetti vai a provartelo" mi disse " non vedo l'ora di vedertelo indosso"
Lo afferrai e corsi in bagno ad indossarlo; quando uscii dal bagno bussai alla porta della camera di cassie dove mi stava aspettando per farle una sorpresa.
"Tadaaaa" le dissi ridacchiando.
"Violet sei stupenda!"
Le brillavano gli occhi; quando si trattava della mia felicità cassie era sempre pronta a farsi in quattro per me, soprattutto conoscendo a fondo la mia storia e il mio stato d'animo.
Mi guardai allo specchio e ,totalmente sconvolta, mi accorsi che le sue parole ramo la verità, quell'abito mi calzava a pennello.
Non credevo di poter pensare quelle cose su me stessa, essendo sempre abituata a vedermi con vestiti vecchi e malandati, ma era la verità e non mi ero mai sentita meglio negli ultimi anni.Angolo autrice:
Ciao a tutti :)
Bene siamo arrivati al giorno della festa che sicuramente sarà un grande punto di svolta per Violet. Cassandra è una ragazza dolcissima e come avrete notato adora la sua migliore amica con tutto il cuore e sarebbe pronta a fare di tutto per lei, anche farla sentire una regina per una sera.
Ma tutte le cose che stanno succedendo? Il nuovo ragazzo, l'assassino, la vecchia scomparsa; saranno cose collegate?
Non vedo l'ora di pubblicare il prossimo capitolo sperando che questo vi sia piaciuto.
Come al solito le mie descrizioni non possono mancare anche se le ho accorciate di molto rispetto alle prime, dato che mi sembravano poco apprezzate.
Grazie per tutte le visualizzazioni e vi spingo a farmi sapere sinceramente cosa ne pensate con qualche commento. Ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacione louisjuliet_ ❤️
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Over Again
Fanfiction~Violet: la classica ragazza "strana", " diversa", piena di pericolosi ricordi. Ci racconta la sua storia con un flashback: ricco di dolore, passione e un'aspra nota di terrore. Lei ricorda tutto, soprattutto lui: Tate. Ragazzo bello e affascinante...