"Non chiedermi perché sono qui, perché non desidererei essere da nessun'altra parte".
Pensare a come due settimane siano passate così velocemente mi mette i brividi, è assurdo credere che solo dieci giorni fa ero venuto a dare un'occhiata alla chiesa, ed ora sono qui, in macchina, pronto a ritornarci, ed a stravolgere la mia vita ancora.
Forse definitivamente, l'ultimo cambiamento radicale, no?
E' strano come la vita metta in risalto particolari momenti.
Due settimane in un secondo.
E due minuti che sembrano non terminare mai.
E sembra che questa macchina stia camminando su un tapis roulant.
E non vede mai la fine del suo percorso.
Sospiro, appoggiando la testa al finestrino ma scostandola subito, risistemandomi i capelli.
Sospiro di nuovo, accarezzando i gemelli d'oro al polso.
Me li ha regalati la madre di Michael.
E mi ha detto che erano del padre.
Avrei voluto conoscerlo, Michael mi ha raccontato che era un uomo d'oro.
Bhè, di certo c'è bisogno delle stelle più brillanti nel cielo.
Ecco perché non c'è più, aveva un suo destino.
E c'era bisogno che lo rincorresse, e quel momento è arrivato presto perché in pochi anni ha dimostrato di essere un'anima pura, che ha avuto la forza di non sporcarsi di peccato.
Le anime buone non meritano di restare qui a lungo, sarebbe come fare un torto alla bontà.
E' una vita acerba, questa, oserei dire.
Come quella che noi chiamiamo adolescenza.
Sono due concetti distanti ma correlati.
Perché ci prepara, come l'adolescenza prepara la persona per la vera vita.
Perché le persone considerano quest'epoca troppo stupida.
Ma l'adolescenza è comunque vita, forse la parte più bella.
Perché non vi è razionalità, e l'immaginazione corre.
E forse è questo il senso di questa vita.
Imparare dall'immaginazione e imparare a limitarci con l'aiuto della razionalità.
E io, a piccoli passi, sto imparando cosa significa vivere davvero.
"Ehi Luke, stai bene? Sei emozionato?".
La voce di Ashton è calda e squillante allo stesso tempo, la sua mano preme sulla mia spalla e il suo sorriso scioglie la mia tensione.
Gli sorrido, annuendo energicamente, mentre stringo la mia mano nella sua.
Come quando eravamo piccoli e correvano verso la spiaggia.
O giocavano a girotondo.
Mano nella mano.
Strette forte forte.
Come due piccoli fratellini che vivono dell'altro.
Degli giochi vinti e persi senza rancore.
Delle chiacchierate notturne.
Delle urla di richiamo, l'uno sul proprio balcone, quando uno dei due era in punizione.
E forse è stata l'unica parte della mia infanzia che davvero ho apprezzato.
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|| "Don't get too close.." || -Muke
Teen Fiction"Don't get too close. It's dark inside. It's where my demons hide..." -Demons. Imagine Dragons -MukeClemmings L'amore non è niente di difficile da capire, è solo complicato da interpretare. SEQUEL DI RAIN EYES. (La storia è frutto della mia fantasia...