O'clock

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*ZERO pov's*

Mentre Yoongi era con suo fratello Jimin si era deciso di trovarsi un lavoro.
Aveva diverse idee su quale lavoro compiere ma non sapeva da cosa cominciare.
La sua più grande passione era la scrittura.
Jimin desiderava da sempre diventare uno scrittore e far sapere a tutti il suo messaggio.
Un'altra sua specialità era il ballo e il canto.
Il biondo quando stava male e incontró Yoongi iniziò a scrivere diverse canzoni anche incomplete.
Erano piccole strofe da lui create che qualche volta Jimin canticchiava.
Erano due idee completamente diverse e molto difficili da realizzare per questo il minore non sapeva come cominciare.
Ma forse era meglio iniziare da un lavoretto par time.

Jimin cominciò ad andare in giro per la città a trovare qualche lavoretto da fare per entrare nel mondo del lavoro e guadagnare qualcosa.

☹︎☺︎︎

Passò mezza giornata e ancora niente...il minore era molto preoccupato.
Doveva per forza guadagnare,doveva mantenersi in qualche modo.
"Dove posso cercare...?"
"Un lavoro semplice..."
Pensava in continuazione Jimin. Finché,camminando in giro non vide un piccolo ristorante,non molto lontano dall'appartamento,che cercava una persona da assumere.
Egli non perse tempo che subito entrò dentro e chiese ad una cameriera dove si trovasse il proprietario per parlare e chiedere se poteva ottenere il lavoro.

«Emh...mi scusi,sa per caso dove si trova il proprietario di questo ristorante?»

«Si certo mi segua»
disse una ragazza bassa,capelli neri con la frangia,occhi piccoli e marroni chiari che indossava la divisa del ristorante.

La ragazza a Jimin sconosciuta portò quest'ultimo in un ufficio,che si trovava al piano di sopra.
La cameriera bussò e dall'interno si sentii una vice maschile:

«Avanti»

Ella aprì la porta ed entrambi i ragazzi fecero un piccolo inchino,in segno di saluto,e poi la ragazza si allontanò riprendendo il suo lavoro.
All'interno di questo piccolo ufficio si trovava il capo (uomo sulla quarantina,vestito con una semplice camicia e pantaloni,capelli ordinati e colorati di rosso e un paio di occhiali da vista) ma,si trovava anche un secondo ragazzo poco più grande di Jimin...

All'interno di questo piccolo ufficio si trovava il capo (uomo sulla quarantina,vestito con una semplice camicia e pantaloni,capelli ordinati e colorati di rosso e un paio di occhiali da vista) ma,si trovava anche un secondo ragazzo poco più grand...

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«S-salve...sono qui per il lavoro e-ecco-»

«Ah sì prego giovanotto,io sono Jung Suk,lui invece è Jung Hoseok»

«Salve...i-io sono Park Jimi piacere di conoscervi»

«Prego accomodati pure signor Park»

Il ragazzo annuisce e si siede accanto a Jung Hoseok.
Ansioso inizia a far tremare la gamba sperando che tutto sarebbe andato bene.

«Allora...non serve molto per questo lavoro infatti non ho bisogno di un curriculum ma se siete disponibili per gli orari:c'è il turno di notte che va dalle 21:00 alle 01:30 mentre quello di mattina dalle 10:00 alle 14:00,ed infine quello serale che va dalle 14:00 alle 21:00.Mettetevi d'accordo fra di voi,potete anche fare lo stesso turno e sposterò quello degli altri camerieri,fatemi sapere entro sta sera.
I turni ufficiali inizieranno domani mattina"

«Per me va bene,entro oggi glielo farò presente» Disse il ragazzo posto di lato a me.

«Anche io signor Suk,grazie per la disponibilità»

Jung Hoseok e Jimin escono dall'ufficio e il primo ragazzo menzionato prende parola:

«Io sono Jung Hoseok come già ti ha detto Suk ma puoi chiamarmi J-Hope»
Disse sorridendo.

«Io sono Jimin...»

«Che ne dici di uscire un po' anche per metterci d'accordo con gli orari e conoscerci»

«Perché no»

*Jimin pov's*

Questo ragazzo sembra molto simpatico:ha i capelli bianchi,occhi scuri,anche lui porta degli occhiali,indossa una maglietta bianca semplice con una camicia blu e dei pantaloni neri
Tutti e due usciamo dal locale senza dire una parola,mi sento un po' in imbarazzo,non lo conosco e non so come rompere il ghiaccio...

«Per gli orari ti va se facciamo lo stesso...visto che ci stiamo già conoscendo» mi decisi a dire,interrompendo il silenzio.

«Per me va benissimo,facciamo i turni di mattina?»

«Sì ok»

Pian piano che camminavano prendevamo sempre più confidenza. Scoprì che J-Hope aveva finito il liceo un anno prima di me e che adesso cercava lavoro per mantenersi proprio come me.
Suo padre era in città mentre sua madre era partita per il lavoro.
Mi disse anche che la sua più grande passione era il canto soprattutto il rap,infatti qualche volta si esibiva in dei locali per cantare,ma per ora aveva smesso poiché la sua gola non stava molto bene e si doveva riposare per un po' di giorni.
È un ragazzo divertente e gentile,la sua risata è anche molto contagiosa,infatti abbiamo riso come dei matti.

«Invece, qual'è la tua passione Jimin?»

«La scrittura,fin dalle medie ho scritto ciò che provavo su dei quaderni»

«E come mai sei qui invece di scrivere e pubblicare i tuoi libri,scommetto che scrivi benissimo»

«Grazie haha ma la strada è dura e fin ora non ho nessuno che possa aiutarmi a realizzare questo mio sogno nel cassetto»

«Ora che ci penso mio padre ha un'agenzia tutta sua dove molte persone sono diventate degli scrittori famosi,potrei parlargli di te»

«Lo faresti sul serio?»

«Certo,siamo amici no(?)»

«Si certo»

Non potevo crederci...J-Hope mi avrebbe aiutato.
Il mio sogno si poteva realizzare.
Sono stra felice dopo questa notizia.

*Yoongi pov's*

Dopo che incontrai Jin uscì e andai a comprare varie cose che servivano sia a me che a Park.
Non appena finisco di acquistare le ultime cose,noto Jimin e un altro ragazzo ridere come non mai e questo mi sta facendo incavolare parecchio.
Sento un sentimento che non provavo da tanto tempo,ovvero la gelosia.
Afferro la busta e mi dirigo subito verso i due ragazzi che sembravano essere in sintonia.

«Ei Yoongi» mi saluta Jimin

«Jimin...che ci fai qui...?»

«Stavo cercando una lavoro»

«Eeh lui sarebbe?»

«Io sono Jung Hoseok piacere ma puoi chiamarmi J-Hope»

«Sisi molto interessante J come ti vuoi chiamare,adesso io e Jimin se non ti dispiace ansi anche se ti dispiace andiamo»

Dissi tutto in un colpo accennando un finto sorriso sarcastico e afferrando Jimin per il polso per poi trascinarlo lontano da quel tizio.

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