50 Sfumature di Kai [SOSPESA]

Capitolo 15.

50 Sfumature di Kai - Capitolo 15.

P.O.V. Kyungsoo.

Lascio vagare lo sguardo un po' ovunque, notando come anche solo i movimenti continui della mia gamba siano distratti. I battiti accelerano ogni secondo di più e quando sposto gli occhi sulle mani, mi accorgo che sono sudate.

«Vuoi stare calmo! Mi stai innervosendo anche a me adesso» corruga la fronte, colpendomi senza pietà sulla spalla sinistra.

«Ohh non rompere Luhan, voglio vedere tu nella mia situazione» mi volto verso di lui, sbuffando.

«Ehi Stai andando a Parigi! Si con quel tipo, ma che importa? Sei tu che se fossi nella mia situazione ti strapperesti i capelli» ghigna, tornando a guardare la trafficata strada.

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«Kyungie dipende solo da te...»

«Lo so Hyung. Invece tu non fare cazzate ti prego...» 

«Va bene!» fa un brusco cenno di assenso, che non mi aiuta di certo a farmi sentire meglio riguardo a quello che so per certo succederà. «Buon viaggio amico mio» continua, unendo entrambi in un abbraccio caloroso. 

«Ci vediamo tra una settimana» sorrido debolmente, quando staccandoci, lui torna a passo lento verso la macchina. Alzo la mano, scuotendola energicamente per salutarlo di nuovo, poi sospiro visibilmente dispiaciuto, quando lui non occupa più la mia visuale. Volto la testa lentamente verso l'enorme entrata dell'aeroporto, irrigidendomi sul posto quando ella si apre davanti ai miei occhi. Lascio vagare lo sguardo all'interno, scrutando l'atrio in quella frazione di pochi secondi prima che le porte si richiudano. Sospiro.

All'improvviso prendo il telefono dalla tasca anteriore che ha cominciato a squillare. Capisco all'istante chi è e non so perché la cosa non mi stupisce...

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«Credevo di averti detto di cancellare il mio numero...» inarco un sopracciglio, sentendo dall'altra parte del telefono la sua risatina fastidiosa.

«Oh l'ho fatto! Ma ho dovuto ricercarlo solo per avvertirti che sono arrivato all'aeroporto in questo momento. Dove sei?»

«Tsk! Per favore...sono davanti l'entrata, che devo fare?»

«Aspettami lì e non ti muovere, ti raggiungo subito...»