50 Sfumature di Kai [SOSPESA]

Capitolo 12.

50 Sfumature di Kai - Capitolo 12.

P.O.V. Kyungsoo.

Chino gli occhi sul mio orologio. E' circa mezz'ora che aspetto Luhan in macchina. Picchietto l'indice sul volante, mentre aspetto domandandomi più volte dove si sia cacciato. Sollevo gli occhi al cielo, portando di peso, la testa all'indietro.

"Odio davvero aspettare. Comincio sul serio ad annoiarmi."

Allungo il busto verso il manubrio, sporgendomi in avanti sul parabrezza. Sbuffo scocciato, quando mi accorgo che sta piovendo.

Controllo per la seconda volta l'orologio al polso, ansimando sorpreso per il suo ritardo.

"Doveva essere qui già da un po, voglio proprio vedere cosa sta combinando."

Blocco ogni pensiero, quando attraverso il vetro del finestrino intravedo Sehun uscire dall'agenzia. Sembra proprio che cerchi di soffocare un sorriso.

Mi accuccio leggermente intimorito, quando voltandosi punta lo sguardo su di me. Ghigna. Il mio pensiero torna a Luhan.

Spalanco gli occhi e in una mossa automatica slaccio la cintura di sicurezza. Apro lo sportello, uscendo repentino dalla macchina.

"Ho una strana sensazione."

Salgo le scale dell'agenzia svelto, fregandomene altamente di potermi bagnare sotto la pioggia. In lontananza avverto il rombo della macchina di Sehun.

Lo guardo attonito, mentre esce dal parcheggio. Entro scattante nell'edificio.

«Luhan!» la mia voce, appena troppo stridula, tradisce il mio desiderio di sembrare arrabbiato per tutto quello che era successo.

Intravedo il suo corpo accostato al muro. «Luhan...» mi avvicino cauto, rallentando la camminata. Lui non si muove, ha gli occhi nel vuoto.

Afferro un lembo della mia felpa, stringendola nelle mani come a voler placare la rabbia.

"Cosa gli ha fatto?"

«E' stato Oh Sehun?» sbotto all'improvviso. Le sue pupille si dilatano.

Non mi risponde, è proprio come se fosse ipnotizzato. Afferro la sua mano, è fredda.

«Rispondi, che ti ha fatto?» chiedo più comprensivo. Cerco di trattenere la rabbia.

"Non ho mai visto Luhan ridotto in questo stato."

«Ho capito, vado a prenderlo a calci nel culo...» mollo la presa su di lui, ritornando indietro verso la porta d'ingresso.

Avverto lo scatto veloce di Luhan alle mie spalle. Mi volto.

«Fatti gli affari tuoi!» ordina, strattonandomi con forza il colletto della felpa. I suoi occhi si chiudono in una linea sottile.

Mi lascia di colpo, facendomi quasi perdere l'equilibrio. Rimango in mobile, sorpreso della sua sfuriata.

«Voglio andare a casa, dammi le chiavi!» alza la voce, guardandomi in modo truce. Aggrotto la fronte.

«Non andiamo finché non mi dici che è successo tra di voi...» mordo il labbro inferiore, intimidito dalla sua espressione. Mi fulmina.