Diego inizialmente si era rilassato, aveva bisogno di dormire un po', la vicinanza di suo padre, non solo fisica, era stata fondamentale.
Nonostante si fosse addormentato la sua mano non accennava a mollare la presa su quella di Alejandro, che da parte sua non aveva potuto fare altro che avvicinare una sedia al letto e lasciarsi quasi cadere sulla seduta, mentre continuava a vegliare sul sonno del figlio.
Un sonno che era stato tranquillo solo in un primo momento, la presa di Diego sulla sua mano aumentò improvvisamente, lo sentì mormorare qualcosa, non sapeva se la scelta più saggia fosse quella di lasciare che sconfiggesse da solo chissà quali incubi o riportarlo dolcemente alla realtà.
Diego stava sognando Risendo, sognava che non era riuscito a liberarsi in tempo dopo l'esplosione e di essere arrivato all'hacienda solo per trovare Alejandro in fin di vita, per mano dell'Emissario del Re.
No, non poteva essere, era sempre arrivato in tempo per salvare tutti e ora perdeva suo padre senza avergli dato la possibilità di conoscerlo davvero! Risendo doveva pagare!!! Una furia cieca si impossessò di lui.
"Gilberto! Cosa avete fatto! Perché?"
L'altro si limitava a guardarlo dapprima con un sorriso malizioso che sfociava in una risata malefica, per poi dare un calcio al corpo esanime di Alejandro.
Dal sonno ormai agitato dopo i mormorii soffusi Diego articolò un suono "Gilberto!"
Alejandro sentì il nome del suo altro figlio distintamente "Diego, è solo un sogno, calmati" gli sussurrò all'orecchio pur sapendo che non era del tutto vero, nonostante fosse ignaro di cosa in effetti stesse sognando il giovane caballero.
"No!!! Padre!!! Padre apri gli occhi! Vi prego!!!"
Alejandro capì il diverso epilogo del sogno di Diego e cercò invano di svegliarlo.
Diego nella dimensione onirica stava ancora affrontando Risendo, non aveva più speranze di rivedere lo sguardo vivace di suo padre, la vita lo aveva lasciato... e lui lo avrebbe vendicato.
"Risendo! Siete un uomo morto!" gridò mentre attaccava l'altro che continuava a ridere e sbeffeggiarlo mentre schivava abilmente i suoi colpi.
"Dio mi perdoni ma questa volta verrò meno ai miei principi. Uccidere a volte è l'unica soluzione"
"Risendo! Siete un uomo morto! Uccidere a volte è l'unica soluzione" La minaccia era arrivata forte e chiara alle orecchie di Alejandro, e la voce sembrava così diversa da quella di Diego, o almeno del Diego che lui conosceva.
Capì che aveva intravisto solo l'ombra di suo figlio, solo quello che il giovane uomo gli aveva concesso di scorgere di lui, una lacrima gli rigò il volto, ma non c'era traccia di pianto nella voce quando per la seconda volta si chinò verso suo figlio e lo richiamò alla realtà: "Diego svegliati, stai sognando!"
Un debole movimento del figlio gli fece sperare di averlo strappato al suo incubo, ma gli occhi erano ancora chiusi "Diego, sono qui, sto bene"
"Padre!" gridò lui, svegliandosi di soprassalto e trovandosi improvvisamente seduto, la mano ancora saldamente ancorata a quella di suo padre.
"Sono qui Hijo" rispose l'altro, posandogli la mano libera sulla spalla e facendolo sdraiare nuovamente
"Stai bene... Gracias a Dios... io...."
"Sì Diego sto bene, sei tu quello ferito" il suo sguardo si incupì ripensando a tutte le cicatrici che aveva visto sul corpo di suo figlio."Io stavo sognando.... Risendo...."
"Risendo non potrà più farmi alcun male, ma la sua morte non è un sollievo, io avrei voluto...." gli occhi di Alejandro si fecero lucidi.
"Padre non è colpa tua, lui non ti conosceva, non sapeva chi eri, se fosse cresciuto con te le cose sarebbero state diverse"Sentì la mano di Alejandro irrigidirsi sotto la sua presa e ricordò la tensione che c'era stata tra loro dopo il duello, c'era una grossa enorme questione irrisolta tra di loro e lui non era certo di avere la lucidità necessaria per mettere la parola fine alla faccenda.
Sentì gli occhi di suo padre scrutarlo indagatori "Tu però mi conosci...." disse fissando gli occhi nei suoiDiego aprì la bocca ma non ne uscì alcun suono, non prima che Alejandro parlasse ancora "Tu mi conosci ma io non conosco te.... come siamo arrivati a questo punto?" le lacrime rigavano il suo volto
"Padre, ti prego, non posso vederti così, soprattutto adesso....""Scusami" cercò di ricomporsi, stupendo il figlio con quella semplice parola, quanto gli era costata, si stava chiedendo Diego, se aveva intuito quello che era stato il suo segreto per anni doveva essere furioso, lo era già prima di avere qualsiasi tipo di indizio.
Diego aveva gli occhi spalancati, Alejandro asciugandosi le lacrime continuò "Che razza di padre sono? Ti ho rovesciato addosso tutte le mie frustrazioni e tu sei ferito....
"Non dire così..."
"Lasciami finire, mi sono arrabbiato con te senza badare alle tue condizioni, dannato temperamento dei De La Vega, è una condanna!"
Sorrise amaramente Diego "Non posso che darti ragione...."
"Ma non per te" affermò
Diego abbassò lo sguardo, Alejandro non sapeva quanto si sbagliava, tenere sotto controllo il fuoco, mascherarlo con apatia, stava diventando estenuante.
"No, Diego, lascia che i nostri sguardi si incrocino come un tempo, non negarti al tuo vecchio padre" allungò la mano verso di lui mentre lo diceva e lo abbracciò come non aveva fatto da tempo, come forse non aveva mai fatto, cogliendolo completamente di sorpresa. "Cosa stavi sognando?" chiese d'un tratto
"Sognavo che Risendo...." non riusciva nemmeno a dare voce a quel pensiero, sciolse l'abbraccio e fissò gli occhi in quelli del padre "....che.... Che arrivavo troppo tardi" tremò ripensando a quello che aveva provato nel sognò e Alejandro lo abbraccio per la seconda volta.
"Ma sei arrivato in tempo e sei stato...coraggioso" non era certo che fosse la cosa giusta da dire.
"Coraggioso o codardo?" disse Diego con un filo di voce e nella testa di Alejandro rimbalzarono impietose le parole di qualche ora prima "Diego cosa voleva dire Gilberto, cosa volevi dirmi tu? Insomma sii uomo per una volta!" sicuramente erano le stesse frasi cui stava ripensando anche suo figlio."Diego... non pensare più a quello che ti ho detto, sono stato ingiusto, non avrei dovuto parlarti così nella Plaza..."
"No, padre, avevi ragione tu, avevi ragione, io non ho avuto il coraggio di..."
"Ma certo che hai avuto coraggio, proprio tu mi hai salvato da tuo.... da Risendo"
"Credo che tu abbia intuito quello che voglio dire"
Alejandro si sorprese a tremare al pensiero di quello che avrebbe potuto succedere a suo figlio "Avresti potuto morire, Risendo era un militare esperto..."
Possibile che dovesse essere così difficile rimettere tutti i pezzi al loro posto?
"E Zorro il miglior spadaccino della California" disse con il tipico ghigno dell'uomo in nero, gli occhi ancora fissi in quelli di Alejandro "o almeno così dicono..." ecco il dado era tratto"Diego, cosa stai cercando di dirmi?" improvvisamente, la consapevolezza che il suo sospetto fosse la cruda realtà lo terrorizzava
"C'è davvero bisogno che io aggiunga altro?" azzardò
"Io pensavo che tu stessi cercando la mia approvazione, che ti fossi allenato allo sfinimento con la spada perché non sopportavi più le critiche.... le mie critiche.... e invece..."
"E invece non avevo bisogno di allenarmi così tanto" sorrise di un sorriso sincero "Sir Kendall ha sempre detto che ho un talento naturale"
Tutte le tessere stavano andando a posto....
"Diego perdonami, perdonami, sono stato così cieco e oggi così impaziente, ora devi riprenderti e ti prometto che ti sosterrò qualunque sarà la tua decisione"
Gli strinse la mano, lo sguardo pieno di gratitudine "Io... sono così stanco... " gli occhi gli si stavano chiudendo "Grazie per essere rimasto con me, grazie per avermi accettato, per aver accettato tutte le parti di me.""E allora riposa io starò qui con te."
Si sorrisero di nuovo complici, come non lo erano da anni, o forse come non lo erano mai stati.
Sussultarono quando sentirono bussare alla porta, si ricomposero prima che Alejandro andasse ad aprire. La commozione di quegli ultimi istanti la volevano conservare per loro due soli.
Diego si abbandonò sul cuscino senza aspettare di scoprire chi stava entrando, felice per aver finalmente svelato il suo segreto al padre.
Avrebbero avuto tempo per parlare ora che non c'erano più barriere a dividerli e lui si sentiva più leggero, era certo che gli incubi non lo avrebbero più tormentato almeno per quel giorno.
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Il prezzo della verità
FanficVi ricordate dello Zorro degli anni 90? Quello interpretato da Duncan Regehr, quello di Family Channel? È una delle mie serie preferite e così ho pensato di provare a tirare le fila di una storia rimasta aperta... Per chi non si è accontentato di un...