"Avie per l' amor di Dio scegline uno"
Io e Seb eravamo nello stesso negozio da un' ora, a scegliere un orologio per Scott, Sebastian già odiava accompagnarmi a comprare cose, l' ultima volta siamo stati due ore e alla fine non ho comprato l' unico vestito che avevo provato.
"mi sembra banale" dico sussurrandogli all' orecchio.
"Avery, è un orologio, è già banale" dice portando le mani sui fianchi e guardandomi.
"tu quale compreresti?" chiedo guardandolo indicare l' orologio a destra.
"sono tentata di dire allora prendo l' altro, ma questo piace anche a me, quindi prendo questo" dico indicando l' orologio a destra e facendo scoppiare a ridere Seb. Il proprietario che probabilmente era a pochissimo da impazzire e cacciarci dal negozio, sorrise prendendo l' orologio e rimettendolo nella sua scatola, portandolo alla cassa.
Uscendo dal negozio, sgancio la bomba. "ora mi accompagni a comprare qualcosa da mettere domani" dico sorridendo a Sebastian che sbarra gli occhi, iniziando a scuotere la testa energicamente.
"no, no no no no" dice facendomi scoppiare a ridere. "vieni così" dice indicando i miei jeans e la felpa grigia, beccandosi il mio sguardo contrariato.
"dai non ho portato nulla di carino, sarò veloce, prometto"
"va bene" dice sospirando e seguendomi.
*due ore dopo*
"avevi detto che saresti stata veloce Avie" dice sbuffando sul divanetto davanti al camerino. "siamo qui da un' ora, dopo che hai girato in un altro negozio senza aver comprato nulla, ti prego prendi qualcosa e andiamocene"
Esco dal camerino trovandolo con la testa tra le mani a guardare il pavimento, alza lo sguardo verso di me.
"bello questo, ti piace?" chiede alzandosi a sedere bene.
"si mi piace" dico girandomi verso lo specchio, la giacca beige lunga raggiungeva lo stinco, superando di molto il vestito ero a maniche lunghe, che arrivava sopra le ginocchia.
"perfetto prendi questo, è bellissimo, è perfetto, ti prego prendilo" dice mettendomi due mani sulle spalle esasperato, entrambi non riusciamo a non scoppiare a ridere.
"dovevi vedere la tua faccia" dico continuando a ridere.
"solo ti prego, andiamo sto morendo di fame" dice ridendo.
"si Seb, andiamo"
Il giorno dopo
"pronta?" dice Seb fermandosi davanti la porta del locale e guardandomi.
Faccio un respiro profondo, sistemandomi il vestito sulle gambe. "pronta" dico guardandolo, Seb mi sorride mettendomi il braccio intorno al collo entrando nel locale.
Non appena entriamo, lo sguardo di Scott si gira verso di noi "Avery! sei venuta!" dice ad alta voce dando una gomitata a Chris, che si volta subito rimanendo a guardarci, ignorando la persona con cui stava parlando. Guardo Seb che continua a tenere il braccio intorno al mio collo, cosa che francamente non ha mai fatto.
"Seb che fai?" gli sussurro guardando Scott avvicinarsi.
"il mio lavoro da amico" sussurra abbassandosi verso di me, facendomi scoppiare a ridere.
"furbo Stan, mi piace" dico facendolo ridere.
Lo sguardo di Chris rimane su di noi, fino a che il braccio di Seb non si toglie da intorno a me, per abbracciare Scott.
"sono contenta che sei venuta" dice Scott abbracciandomi.
"Non mi sarei mai persa il tuo compleanno Scott" dico toccandogli la spalla.
STAI LEGGENDO
L' EFFETTO CHE MI FAI | Chris Evans
FanfictionNel quale la protagonista si trova in difficoltà, in una città che non conosce e un estraneo (Chris Evans), è così gentile da aiutarla e farle compagnia. Così inizia il loro rapporto di amicizia e non solo.