3 - Un estraneo molto gentile

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Il più veloce possibile mi sono asciugata le lacrime e mi sono voltata, immagino che la mia faccia sia comunque completamente rossa.  Aveva il cane al guinzaglio, probabilmente stavano andando a fare una passeggiata.

Mi guarda con un sorriso dolcissimo, quasi da farmi arrossire, se non fossi già rossa come un pomodoro.
"tutto okay?" mi alzo avvicinando la mia valigia a me.
Lui scende i scalini avvicinandosi, il suo cane subito ha iniziato a guardarmi chiedendo per una coccola. Non me lo sono fatta chiedere due volte, non si rifiuta mai un bel cucciolo e ne avevo proprio bisogno. E poi mi sono resa conto che non avevo risposto al ragazzo.  
"si, tutto bene, grazie" parlare con gli estranei mi mette in soggezione, soprattutto in una situazione del genere.
" non so cosa ti sia successo, ma non sembri stare molto bene" dice mettendo le mani nelle tasche del giubbotto.
Ha una voce dolcissima e forte allo stesso tempo.
"già, non sono al mio meglio" sorrido lievemente. "non è proprio il miglior giorno della mia vita"
"posso chiedere cosa è successo?" e inaspettatamente si siede  sullo scalino al mio fianco, ma abbastanza lontano da non mettermi a disagio, aveva gli occhiali da sole, ma fuori è buio, questo è molto strano.  "Lui comunque è Dodger" 
Gli sorrido "Ciao Dodger, sei bellissimo, lo sai?"
Anche con gli occhiali da sole, potevo sentire il suo sguardo su di me. "e io sono Chris"                    "io sono Avery e comunque è una storia un pò strana e deprimente"                                                  "non ti preoccupare, dimmi pure"                                                                                                                             Gli racconto tutto e solo alla fine mi rendo conto che ho le lacrime e che sto parlando con  un completo sconosciuto. 

"o mio Dio, scusami tantissimo, neanche mi conosci" mi asciugo subito le lacrime e non gli do il tempo neanche di rispondere o di dire qualcosa sulla storia appena raccontata "c'è per caso qualche Hotel qui vicino? un ostello, qualsiasi cosa."

Non ha detto niente del mio veloce imbarazzo e cambio d'umore. "in realtà siamo piuttosto lontani dal centro e  non abito qui durante l' anno, sono qui per il Ringraziamento, quindi non so, mi dispiace." mi ha sorriso desolato. 

"mi dispiace" quel messaggio continua a ruotarmi in mente da ore, tutto finito, è stato uno stronzo e tutto quello che ha avuto da dire è stato mi dispiace, quel grandissimo str-
"okay, grazie mille, beh chiamerò un taxi"
Che diavolo stai dicendo hai il telefono spento, come vuoi chiamarlo? con il pensiero? Ma non lo direi mai, quindi comincio a camminare, allontanandomi sempre più dal ragazzo e il suo cane. 
So che stava continuando a fissarmi mentre me ne andavo sentivo il suo sguardo su di me. 

Avrei potuto camminare fino a incontrare un taxi, non sarà così difficile dai, passano spesso i taxi lontani dal centro... no?
"aspetta!" un grido mi ha fatto voltare, Chris mi stava correndo in contro, con il cane al guinzaglio  che probabilmente non stava capendo nulla.
"Posso solo immaginare quanto sia stato orribile, per favore, lasciami aiutarti." 

Posso fidarmi? Come posso fidarmi di un estraneo dopo tutto quello che mi è accaduto? e se volesse uccidermi? o violentarmi? sembra un bravo ragazzo, ma potrebbe essere solo apparenza.  Non sono molto brava con tutta la storia della fiducia, se non si era capito.  Dopo vari tentativi di rifiuto, rinuncio, se morissi verrebbero a  cercarmi. 

"per favore, puoi fidarti" Dodger mi stava guardando dal basso, questo cane era adorabile.  "So di essere un estraneo, ci conosciamo da soli pochi minuti, ma voglio aiutarti, sembri una brava persona." mi ha sorriso "e se avessi voluto ucciderti, lo avrei gia fatto."
L' ho fissato completamente confusa e un po' impaurita, non era proprio la battuta di cui avevo bisogno.
"oh mio Dio mi dispiace" la sua risata ha immediatamente riempito la via. "non volevo spaventarti, era solo una terribile battuta" continuando a ridere si è afferrato la parte sinistra del petto, okay questo era adorabile.
Mi sono voltata per riprendere la valigia, ma subito Chris l' ha afferrata sorridendomi. 
"Non ti preoccupare, te la porto io." gli sorrido "allora tu non sai dove andare per la notte e io ho un appartamento vuoto, non è proprio mio è di mio fratello ma non ne avrà bisogno, quindi puoi dormire lì stanotte... se vuoi."
"Davvero, non so come ringraziarti" sentivo gli occhi lucidi, Dio odio essere sensibile, stavo davvero per piangere? Avery, smettila.
"oh non ti preoccupare, non mi dispiace avere un vicino"
Gli sorrido seguendolo fino alla porta di casa sua.
"entra pure, devo cercare le chiavi."
"oh non ti preoccupare aspetterò fuori"
"non dire cavolate, si gela fuori e dentro ho il camino acceso." mi ha tenuto la porta aperta per poi chiuderla dietro di sè.
Sono entrata seguendo Dodger con lo sguardo andare sul divano. Era veramente una bella casa, il camino riscaldava l'ambiente e potevo sentire le mie guance arrossarsi per l'improvviso calore. Potevi dire che non era una casa in cui qualcuno abitava spesso, non c'erano foto sui muri o soprammobili, ma rimaneva una bellissima casa. 
"Grazie mille Chris, non so davvero come ringraziarti, avevo anche il cellulare scarico" Chris si è subito voltato verso di me.
"ma sarebbe stato pericolosissimo, dove volevi andare!" 
Essere sgridata da un estraneo non era proprio quello che mi aspettavo, ma aveva ragione. Sarebbe stato pericoloso. Chris mi passa le chiavi e poi mi dice di seguirlo fuori. 
Arrivati all'appartamento di fianco al suo, apro la porta per vedere davanti a me l' esatta copia dell appartamento di Chris.

"E' un po' inquentante, ma l' ha arredato lo stesso designer. Ti accendo il camino." disse andando verso il camino.
"oh non ti preoccupare non fa mol-"
E semplicemente spingendo un bottone un fuoco è apparso nel camino.
"oh non pensavo fosse così veloce"
E' tornato indietro fino alla porta ridendo. "si è una figata."
"se hai bisogno di qualsiasi cosa, suona alla mia porta, ho controllato l' appartamento stamattina e dovrebbe essere tutto al posto giusto." dice poggiandosi allo stipite della porta e improvvisamente si è tolto gli occhiali, proprio mentre stavo togliendo il cappotto e la sciarpa, con sotto il mio triste outfit nero. 
Sono rimasta a guardarlo in silenzio, era veramente un bell' uomo, sicuramente più grande di me e con dei bellissimi occhi blu. 
"Come posso ringraziarti?"
"oh non ti preoccupare, la casa era comunque vuota... Devi andare via domani?"
"non so, devo prenotare un aereo per tornare a casa, non so veramente quando."
"ti piacerebbe venire a pranzo? Dodger amerebbe un po' di compagnia e anche io e mi piacerebbe conoscere l' estranea che usa casa di mio fratello." Questo mi ha reso molto nervosa e in imbarazzo, non voleva che io restassi o era solo una battuta? Chris continua però a guardarmi aspettando una mia risposta.
"si, con piacere." Chris mi ha sorriso  "Allora ci vediamo domani. Chris, sei davvero un estraneo molto gentile."
"Buonanotte Avery" mi ha sorriso dolcemente andandosene e chiudendo la porta. 

Che giornata folle, subito mi butto sul divano e i pensieri tornano a galla, così come le lacrime. Sarà una lunga notte. 

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Povera Avery, che giornata. Fortunatamente c'è il nostro Chris ad aiutarla.
Buon continuo di lettura. Grazie!

L' EFFETTO CHE MI FAI | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora