L' EFFETTO CHE MI FAI | Chris Evans

16 - tulipani

Chris   non riesco a venire a prendervi all' aeroporto, ma ci sarà un autista da spettarvi 

Sorrisi leggendo il messaggio non appena atterrati a Los Angeles. In questi giorni io e Chris abbiamo parlato tutti i giorni, flirtando leggermente e raccontandoci cosa ci siamo persi in questi mesi. Sono sinceramente molto contenta di aver ricucito i rapporti con lui, mi mancava. 

"mamma mia che caldo, abbiamo fatto bene a portare cose leggere" dice Hailey mentre usciamo dall' aereo. 

"si Chris mi aveva avvisato" dico sorridendo. 

Vedo Hailey sorridere con la cosa dell' occhio. "chissà chi ci sarà questa sera alla festa"

"quasi sicuramente saremo le uniche non famose" dico un po' preoccupata. 

"magari gli faremo pena e verranno a parlare con noi" dice Hailey facendomi sorridere. 

Arriviamo dove ci sono sempre tutti quei signori vestiti di nero con dei cartelli e guardandomi in giro vero un uomo alto e magro con un cartello con su scritto "Avery Hooper e ospite", scoppio a ridere leggendo ospite e guardo Hailey sta fissando il signore sorridendo. "sembra una follia essere su un cartello anche solo come ospite" dice ridendo.

Ci avviciniamo salutando educatamente il signore che si presenta dicendo di seguirlo. Ci accompagna a un auto fuori all' aeroporto portando uno dei nostri bagagli, dopo essersi arreso nel provare a portarceli tutti.  Ci da una mano a mettere le valigie nell' auto e ad entrare. 

"il signor Evans vi aspetta questa sera alle 20:30, ora io vi accompagnerò in Hotel e vi verrò a riprendere a quell' ora. " dice iniziando a guidare. 

Annuiamo entrambe ascoltandolo. "date questo alla reception e chiedete delle camere riservate a Ryan Mitchell"  dice porgendoci un foglio.

Scoppio a ridere per la scelta del nome, essendo il nome completo di Ryan, colui che ci ha fatto incontrare. Hailey si volta facendomi un sorrisetto e muovendo le sopracciglia riferendosi al nome.

Apro il foglio vedendo la ricevuto di prenotazione e la firma di Chris in fondo al foglio. Tutti i prezzi erano stati cancellati con un pennarello nero, in modo da non farci sapere quanto avesse speso. Sorrido richiudendo il foglio. Poco dopo la macchina si ferma, il signor Martin scende aprendoci le portiere e iniziando a togliere i nostri bagagli. Io e Hailey lo ringraziamo gentilmente, salutandolo, con la promessa di vederci tra qualche ora. 

L' entrata dell' hotel è enorme, pieno di signori in giacca e cravatta che parlano a telefono seduti sui divanetti. Un grande lampadario di cristallo scende dal centro del soffitto illuminando elegantemente l'ingresso. Una leggera musica di sottofondo rende l' ambiente accogliente e familiare. E' decisamente un hotel da ricconi. Arriviamo alla reception, l' elegante signora ci sorride salutandoci. 

"Salve signorine, cosa posso fare per voi?" chiede chiudendo la chiamata e dandoci tutta la sua attenzione.

Le porgo il foglio datoci, precedentemente da Martin. "vorremmo fare il check in delle camere del signor Ryan Mitchell." 

La signora ci sorride, iniziando a leggere attentamente il foglio, per poi alzare lo sguardo verso di noi e chiamare un elegante signore in piedi alla sua sinistra. 

"Sanchez, sii gentile accompagni le ragazze alle loro camere." Subito un uomo è al suo fianco. La signora gli porge due chiavi elettroniche, sussurrandogli qualcosa all' orecchio, indicandoci poi di  seguire il ragazzo.

Lo seguiamo in ascensore insistendo inutilmente per portare i nostri bagagli.  La salita in ascensore è più lunga del previsto, piena di sguardi imbarazzanti tra me e Hailey, cercando di trattenere le risate. Sul mini schermo dell' ascensore esce il numero 20  per indicare il piano e le porte si aprono.