37 - Secondo primo appuntamento

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"Seb non so che mettere" dico spostando il telefono da un orecchio all'altro tenendolo con la spalla.

"ciao anche a te" dice ridendo non appena mi sente parlare, "sto bene, grazie per aver chiesto, non dovevi"

"ti prego aiutami" dico ridendo.

"dammi 5 minuti e ti videochiamo" dice attaccando.

Poco dopo mi richiama sbucando sullo schermo del telefono scocciato.
"menomale che non sono a Los Angeles o mi avresti già trascinato dentro a qualche negozio"

Mi metto a ridere guardando la sua faccia, "per oggi sei stato graziato Stan" dico posando il telefono sul mobile della mia camera e sedendomi sul letto

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Mi metto a ridere guardando la sua faccia, "per oggi sei stato graziato Stan" dico posando il telefono sul mobile della mia camera e sedendomi sul letto.
"aiutami"

"sei indecisa o non sai proprio che mettere?" dice guardando dietro il telefono e sistemandolo.

" zero idee" dico incrociando le gambe.

"quel vestito verde che hai comprato qualche mese fa?" chiede iniziando a contare con le dita.

"non so, non mi convince" dico guardando verso l'armadio aperto.

"bene" dice alzando il secondo dito, "quel pantalone con la maglia con tutte quelle cose colorate" dice toccandosi il petto cercando di far capire cosa intendeva.

"le paillettes Seb?" dico ridendo

"eh si" dice serio.

"non penso" dico con la faccia poco convinta.

Seb continua a contare, suggerendo vestiti, ormai siamo arrivati al settimo dito. "Avery come vuoi vestirti?" dice ridendo arrendendosi.

"non troppo elegante, ma neanche, sai, con dei jeans e la felpa" dico ridendo.

"e allora metti quei maledettissimi pantaloni che dicevo con quella camicetta con le maniche strane che mi hai fatto vedere prima" dice guardandomi scocciato.

"sono strane? Non dovrei metterle?" dico guardandolo.

Seb scoppia a ridere, "non sono strane sono io che non so come chiamarle, metti quello e muoviti, non devi uscire tra tipo un'ora?"

"cazzo" dico guardando l'orologio sulla parete, "devo scappare, grazie Seb!" urlo alzandosi e andando a chiudere la chiamata.

"ciao!" urla prima di scomparire dal mio schermo.

Okay, sono in iper mega ritardo, Chris mi passa a prendere tra un'ora e sono ancora in pigiama.
Velocemente tolgo il pigiama rimanendo con l'intimo di pizzo che avevo scelto uscendo dalla doccia, metto la vestaglia e inizio a truccarmi.
Trenta minuti dopo sono truccata e con i capelli sistemati, metto i vestiti scelti che erano sul letto e porto le scarpe in sala lasciandole davanti la porta.

Prendo il telefono per vedere se Chris mi ha scritto, ma per ora nulla, quindi mi metto seduta sulla poltrona ad aspettare mentre sto al telefono, poco dopo sento suonare il campanello.

L' EFFETTO CHE MI FAI | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora