24 - set fotografico

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Le cose tra me e Chris, sfortunatamente non stavano andando molto bene, non ci sentivamo più spesso e proprio qualche giorno fa abbiamo discusso, non abbiamo più parlato del litigio, abbiamo preferito entrambi fare finta di nulla, ma la tensione è palpabile anche solo quelle poche volte che riesce a chiamarmi. Nessuno dei due riesce a gestire la lontananza e entrambi abbiamo troppa paura per ammetterlo. Ho seriamente paura che le cose non andranno come avrei voluto, ma da una parte forse è la cosa migliore per entrambi, io non posso stare sempre male per la distanza e lui non può pensare solo a me, deve concentrarsi anche sul suo lavoro penso che dovremmo parlare, anche e sono 5 giorni che non ci sentiamo in alcun modo.

Hailey come sempre mi ha fatto da psicologa e mi ha aiutato a capire, è meglio per entrambi, non è stata colpa di nessuno, sento davvero di dovergli parlare, di sistemare le cose tra di noi, ma non mi sembra mai un' argomento da affrontare al telefono, quindi continuo a rimandare.

Ora ero davanti l' armadio decisa a sistemarlo e a svuotarlo da cose che non metto più, per fare spazio a cose nuove, cosa c'è di meglio dello shopping, per schiarirsi le idee e superare la tristezza?

Mi volto sentendo il telefono vibrare sul letto, do un secondo sguardo per essere sicura dii aver visto bene ch mi stava chiamando, poi confusa rispondo.

"Seb? Ciao tutto bene?" dico sedendomi sul bordo del letto.

"Ciao Avery, scusa l' improvvisa chiamata, lo so che non ci sentiamo da molto, ma vado dritto al punto, avrei un favore da chiederti" dice sembrando nervoso e in imbarazzo.

"se posso aiutarti ne sarei molto felice" dico sorridendo.

"sono a Miami per fare delle foto per la pubblicità di un profumo e c'è stato un contrattempo" spiega rimanendo serio.

"okay..." dico aspettando che continui a parlare.

"la ragazza che doveva fare le foto con me si è sentita male e non si è presentata, lo so che è tanto da chiederti, è una cosa totalmente nuova per te e sei libera di dire di no, troveremo sicuramente qualcun altro, ma sei la prima persona che mi è venuta in mente. Verresti a fare questo photoshoot con me?" chiede  rimanendo in silenzio aspettando una risposta.

Non ho mai fatto nulla del genere, in effetti ero stata contattata da molti piccoli marchi di abbigliamento che mi chiedevano di fargli pubblicità e di andare a fare delle foto, ma non sono mai stata abbastanza convinta di farlo, ma farlo con un amico non sarà poi così complicato o brutto.

"certo Seb, sarebbe una figata, quando devo venire?" 

"preparati, sto mandando una macchina a prenderti in questo esatto momento, non truccarti, ci penseranno qui. Davvero Avery non so come ringraziarti, ti devo un favore, sei fantastica, ci vediamo ta poco!" disse troppo velocemente, non permettendomi neanche di rispondere. 

Posai il telefono sul letto alzandomi di scatto e iniziando a vestirmi, non ho idea di come ci si vesta per andare a fare questo tipo di cose, quindi opto per un paio di jeans e una maglia rossa, metto le scarpe da ginnastica e infilo delle cose in una borsa, inizio a mettere qualsiasi cosa io mi trovi davanti, perché non ho ide di cosa potrebbe servimi. 

Qualche minuto dopo seno suonare il campanello e aprendo la porta mi trovo davanti un signore, "Salve, lei è Avery Hooper? Mi manda il signor Stan." 

Annuisco seguendolo fuori e chiudendo la porta. Il signore mi apre lo sportello posteriore e subito si mette alla guida, dopo 10 minuti la macchina si ferma, e stavolta è Seb ad aprirmi lo sportello.

"Avery, grazie mille davvero, sei gentilissima!" dice abbracciandomi.

"scherzi Seb, è un' opportunità favolosa, non vedo l' ora" dico tenendo la mia mano sulla sua spalla. Poi Seb si volta tenendomi il polso e guidandomi dentro l' edificio.

L' EFFETTO CHE MI FAI | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora