5. Le Cinque Ragazze.

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P.O.V. Ally

I miei occhi erano incollati al ragazzo che Vivienne stava abbracciando da un paio di minuti. Non avevo dubbi su cosa fosse. Era per lui che io mi trovavo qui. Erano su di lui i sussurri delle guardie e dei servi. Lui era Harry Styles.

Poco dopo che Vivienne mi lasciò dentro la prigione, delle guardie arrivarono da un'altra parte di quel luogo chiamato Sombra de Sangre. Io e altre ragazze della mia stessa etá fummo portate fuori attraverso una rete di grotte sotterranee che chiamarono Le Celle. Supposi che quello fosse il sistema di celle penitenziarie della Sombra. Il mio primo istinto fu quello di provare a scoprire dove fossimo.

Tutto ciò che vidi furono gli alberi piú alti che i miei occhi avessero mai visto. Supposi che quelle fossero le sequoie secolari di cui avevo letto in qualche libro. Ci circondavano per ogni lato, tranne uno, che per quello che vidi, constisteva in una enorme catena montuosa, le cui punte ispiravano pericolo. L'intricato sistema di grotte di questa catena montuosa era adattato per scolpire le prigioni in cui eravamo rinchiuse. Rimasi impressionata dal modo in cui riuscirono a portarlo a termine, ma non potei evitare di chiedermi se del sangue umano fosse stato versato per trasformare la Cella in realtà.

Nella Cella, le guardie ordinarono a noi ragazze di formare una sola linea e di eseguire ciò che dicevano mentre ci conducevano in una strada sterrata diretta nell'oscuritá, al bosco oscuro. I miei denti battavano mentre ci cinducevano sotto le ombre dei rami degli alberi sottili ma forti. In realtà non era il freddo che mi faceva battere i denti, anche se c'era un' alito di vento che non aiutava, specialmente tenendo conto di come ero vestita. Solo che tutta questa storia, unita al bosco in cui ci trovavamo mi ricordava ciò che avevo letto nei libri di favole, sembrava la tana di grandi lupi cattivi e creature notturne che aspettavano solo di divorare qualche sfortunato passante. In questo momento mi pento di aver visto quei film dell'orrore perchè ero quasi sicura che ci stessero conducendo ad una terribile e spaventosa morte. Alla mercè dei vampiri. Serrai gli occhi e scacciai quel pensiero. Non mi stava aiutando per niente.

Probabilmente erano passati meno di dieci minuti, però sembrava avessimo camminato per ore nel momento in cui l'uscita dal bosco entrò nel nostro campo visivo. Entrammo in una grande radura che, da quel che potevo vedere, si trovava al centro di un enorme bosco.

-Questo, bellezze- parlò una delle guardie, senza disturbarsi di nascondere che stava letteralmente mangiando con gli occhi tutte noi -è la Valle.-

Mi chiesi cosa ci riservasse il destino. Pur cosciente del terrore che sentivo, mi trovai a dare il via ad una nuova sensazione: la paura. La strada sterrata che stavamo percorrendo ci portò ad una strada di funicitri piena di vita. Era ovviamente una specie di mercato pullulante di gente, come se fosse normale andare al mercato a quest'ora della notte.

Quasi dimenticai la paura per un momento mentre i miei occhi guardavano affascinati. Parte della Valle sembrava una città appena apparsa dall'epoca medievale. Le strade erano illuminate da lampade ad olio. Tetti di paglia, pareti d'argilla, tende che mettevano in mostra una grande varietá di mercanzia. Qualche edificio, d'altra parte, mi fece reclinare la testa da un lato, chiedendomi a cosa servissero esattamente, considerando i suoi disegni geometrici e angolati. Era quasi come se ci trovassimo in una cittá il cui risultato era un mix tra il passato ed il futuro e iniziai a chiedermi quanto tempo era passato dalla nascita della Valle.

Svoltammo una mezza dozzina di volte nel labirinto che erano le celle fino a quando non arrivammo alla porta principale di un edificio a due piani, le cui pareti esterne erano colorate con vari colori pastello. Non potei evitare di notare quanto fuori posto sembrasse a confronto con il luogo oscuro circostante della Sombra de Sangre. Ci accompagnarono attraverso una doppia porta di vetro e rimasi completamente confusa. Mi aspettavo di ritrovarmi in una specie di prigione o una camera degli interrogatori, un luogo escuto e minaccioso. Ma questo posto, ci avevano portato in una.. Spa. L'odore di lavanda e gelsomino, il suono gorgogliante delle fonti, la buona musica ritmica.. Non sapevo come comportarmi. Mi sentii come se mi trovassi alla spa in cui andai con Ben durante una vacanza.

Shades. - h.s. [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora