ho sempre scritto di me stessa perché di chi altro potrei scrivere? potrei scrivere dei cinque sensi, di lui, di loro, della musica, di saturno, del rossetto, di Freud, della vita o della morte ma nessuno di questi argomenti avrebbe senso. lo sai il perché? perché ho la bocca tappata, non so cosa dire, non so più parlare ed è come se avessi finito gli argomenti. mi rimane solo il mio corpo, il mio bellissimo, debole, rovinato, distrutto e insopportabile corpo. colui che mi uccide ogni giorno di più.
potrei scrivere di droga, di come rovina le persone, ma penso che la droga peggiore sia l'ossigeno, che non decidi di usare, è una droga involontaria un po come il muscolo del cuore, ti uccide in un tempo di circa ottant'anni e non ci puoi fare nulla.
potrei scrivere delle scritte sui muri, che sono le più romantiche e le più pensate, per un semplice motivo; se scrivi qualcosa su un muro hai una ragione per farlo, vuoi che quello che hai scritto rimanga impresso e che altre persone lo vedano. quelli che scrivono sui muri sono scrittori sprecati, perché gli scrittori fanno più o meno la stessa cosa, sostituendo il muro con un foglio di carta, e si beccano pure i soldi. forse gli scrittori dei muri sono i più puramente interessati perché non ricevono nulla in cambio, anzi c'è pure il rischio che qualcuno cancelli la loro opera.
potrei scrivere della musica e di come ascolto sempre le stesse canzoni sull'autobus.
potrei scrivere del mio odio per il patriarcato, del mio odio per il consumismo e il fatto che brucerei ogni banca d'italia.
ma non lo farò, insomma, chi vorrebbe sentirsi dire sempre le stesse cose?
te lo dico io chi.
tu.
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niente di che
Randomuna strega del 1700 con uno strano accento che scrive poesie che capisce solo lei nel giardino della reggia di versailles