"forse dovrei smetterla di pensare di poter studiare filosofia all'università, sono proprio tipo da filosofia, insomma guardami!"
"si giovanni, sei proprio tipo da filosofia, come vuoi tu"
oddio giovanni, ci risiamo. quando sull'autobus ti togli le cuffiette e cominci a parlare a vanvera, dico di odiarti ma davvero amo quei momenti. è da mesi che leggi lo stesso libro, non lo hai ancora finito? è un libro di poesie o qualcosa del genere, ho sempre invidiato il tuo modo di vedere il mondo.
"sai che già ci vedo all'università? tu che ti lamenti perché la tua coinquilina ti fa mangiare le verdure e io che sparo un frase filosofica sull'amore per sé stessi o cazzate del genere"
"sai che non ti sai fare i risvolti i vero?"
"secondo te perché Foscolo ha seguito Napoleone anche dopo che lo aveva deluso? non ha senso, okey che credeva in lui ma se ha fatto una cazzata non puoi farci niente"
ecco, frasi senza senso, senza un filo logico. quando riuscirai a riordinare i pensieri e formare una frase di senso compiuto e collegarla ad un discorso? mai probabilmente.
ecco la nostra fermata, dobbiamo scendere.
scendiamo ma continui a parlare.
dici che non troverai mai lavoro, che non combinerai mai niente nella tua vita, che è tutto inutile.
dici che diventerai un filosofo fallito, uno di quelli di cui il primo libro fa un successo mondiale e che poi cade in depressione e non riesce più a scrivere.
ti scompiglio i capelli neri e ti siedi per terra, dici che dovremmo smetterla di fingerci artisti depressi, che tanto passiamo la nostra vita ad ammazzare il tempo aspettando che sia lui ad ammazzare noi, quindi che senso ha studiare?
discorsi senza senso, ma vorrei veramente essere intelligente quanto te.
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niente di che
Acakuna strega del 1700 con uno strano accento che scrive poesie che capisce solo lei nel giardino della reggia di versailles