Cap. 10: L'unico spiraglio di luce.

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Gli spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, delicatamente, quasi come se Alai fosse stata fatta di cristallo; si sarebbe potuta rompere da un momento all'altro. E in effetti era così: si sarebbe potuta rompere da un momento all'altro, per il cuore che le stava squarciando il petto. Avrebbe tanto voluto gettargli le braccia al collo ed inalare il profumo dei suoi capelli, misto a quello della sua pelle. Ma il tremolio della sue ossa le impediva perfino di respirare. Cosa le stava succedendo? Perché il suo corpo reagiva in una maniera così violenta, anche solo quando si sfioravano? Perché lui, con lei, era un attimo prima freddo e un attimo dopo così dolce e profondo?
Ad ogni modo, in quel momento, l'inconscio di Alai era rivolto solo ed esclusivamente a lui. A Jamie.
La bocca di lui andò a sfiorare le rosee labbra di Alai, che tremavano, assieme al resto del suo corpo, e del suo cuore.
Alai abbassò gli occhi, incapace di ricambiare il suo sguardo così intenso. Era terribilmente bello guardarlo, ma allo stesso tempo ciò la intimidiva molto. Una vampata di fuoco si andò a riversare sulle sue candide guance. Alai sperò con tutta se stessa che lui non lo notasse.
Le mani di lui andarono ad accarezzarle le guance, proprio sul punto in cui il rossore andava espandendosi. - È così bello quando arrossisci. - disse con un velo di sarcasmo nella sua voce.
A quelle parole Alai sussultò, ritrovando il coraggio di guardarlo di nuovo negli occhi. Lui la stava fissando con la stessa intensità di un attimo fa, ma con uno dei suoi sorrisetti pieni di sarcasmo sul volto.
Alai sbatté le ciglia più volte, ricambiandogli un sorriso timido. Cos'altro avrebbe potuto fare?
Lo squillo di un cellulare li scosse, portandoli alla realtà, dove oltre a loro due, esistevano tante altre vite, di cui Alai non era enormemente felice. Si ricomposero entrambi sul divano, Jamie con un'aria un po' scocciata. Afferrò malamente il cellulare e rispose con uno sbuffo. Era incredibilmente bello, anche da scocciato e stanco, con le occhiaie violacee ben visibili sotto gli occhi. Il che lo rendeva particolarmente sexy. Finì di rispondere al cellulare prima del previsto, sospirando. - Devo andare. I rompi coglioni mi stanno aspettando. - sbuffò, liquidandola con un debole sorriso. Chiuse infine la porta dietro di se, lasciando la piccola Alai sola.

Era passata l'intera mattinata e perfino tutto il pomeriggio, davvero molto velocemente, e di Jamie non si vide neppure l'ombra. Per pranzo, stuzzicò della pizza avanzata dalla scorsa sera, mentre il pomeriggio e la sera stette a digiuno, senza l'accenno ad un piccolo brontolio nella sua pancia. Desiderava con tutta stessa, che la giornata finisse in un batter d'occhio. Controllò l'orologio appeso al muro del salotto: erano le 21:15. Magari iniziato un nuovo giorno, si sarebbe potuta lasciare per un po' alla spalle l'evento con Alex. Ciò le fece riassaggiare lo stesso amaro in bocca che aveva provato, fin da quando il ragazzo le aveva stretto con tanto desiderio il sedere. Era così brutto ricordare cose infelici, soprattutto quando in ballo c'era la propria incolumità. Così, se ne stette lì, appollaiata sul divano, rimuginando su tutto l'accaduto, con un nodo stretto in gola.

Senza accorgersene, Jamie era entrato a grandi passi, dentro casa. Aveva la solita espressione annoiata e impassibile. Quando la vide si limitò ad accennare un cenno con la testa, come saluto. Alai sorrise di poco, sperando che bastasse. Era contenta di rivederlo dopo una lunga giornata passata completamente sola, ad annoiarsi come mai nella sua vita. Jamie si tolse la giacca in pelle nera e la gettò sul davanzale accanto la porta d'ingresso. Indossava una maglia bianca a maniche corte ed un pantalone nero, ai piedi aveva delle semplici Air Force nere alte. In un lampo di secondo, andò a sedersi accanto Alai, tastandosi una tempia con la mano. - Dove sei stato? - chiese curiosa Alai.
- Ad una festa. - sospirò. - Piuttosto noiosa, come l'organizzatore. È per questo che sono tornato alle undici. - Alai spalancò gli occhi, sospirando. - Sono già le undici? - disse guardandolo.
- Per te è tardi? - alzò di poco un sopracciglio.
Alai alzò le spalle. - Il tempo è passato in fretta. - armeggiò nervosamente con una ciocca rossa di capelli - Ho sonno in realtà. -
- Allora vai a dormire. - tagliò corto Jamie.
Cosa gli era successo? Era incredibile la bipolarità di quel ragazzo. Prima lo si vedeva sorridente, intenso, ed estremamente premuroso, mentre dopo lo si vedeva brusco, arrogante e freddo. Perché cambiava umore così in fretta? O forse lo faceva semplicemente con lei?
Alai lo guardò aggrottando la fronte, senza ricevere un ultimo sguardo da parte di lui. Sospirò alzandosi, facendo per andarsene.
Voleva restare con lui, sul divano, magari con la testa appoggiata sulla sua possente spalla. Ma sapeva che tutto ciò non era possibile con un ragazzo così...così ingestibile. Uscì dal salotto, salendo le scale e dirigendosi in quella che sarebbe dovuta essere la sua camera. Sola e al buio.

Ossa Fragili. (Come Nei Sogni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora