𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘀𝗶𝘅.

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Sto andando da Crystal, sono così emozionato.
Non ci siamo più sentiti dopo ieri.
Cammino ancora un po' quando noto di essere arrivato, per avvisarla le mando un messaggio.
"sono sotto casa tua, scendi"
"arrivo" mi risponde dopo un paio di secondi.
Dopo qualche minuto la vedo scendere, indossa un jeans a zampa di elefante, una maglia nera a collo alto e un blazer, i capelli rossi, anche se un po' corti, le ricadono sulle spalle e, come la scorsa volta, non è truccata, da come mi ha detto, è una ragazza molto semplice e credo che sia propio questo a renderla stupenda.
"Ehiii!"
"Ehi."
dico subito dopo di lei.
"Tutto bene?"
le domando e lei annuisce
"A te?"
mi chiede e io annuisco sussurrando
un "Sisi."
"Alloooora, dove mi porti?"
mi chiede incuriosita, prolungando la "o" della prima parola e sorridendomi.
"Avevo pensato di portarti a mangiare qualcosa e poi, sempre se ti va, volevo portarti in un posto."
le dico.
"Mh si, si può fare."
mi risponde facendomi ridere e facendo ridere anche se stessa.
mentre camminiamo un altro po', mi arriva una chiamata, prendo il telefono e leggo la scritta "Vic💓", le rispondo.
"THOMMASINOOO."
mi urla lei appena accetto la chiamata
"Oh Vic, mi rompi un timpano così."
le dico scherzando.
"Scusami hahha."
si scusa dopo aver abbassato il tono della voce.
"Dimmi, che c'è?"
le dico lasciando perdere l'argomento "timpani".
"Stasera ci sei per una cenetta a casa mia? ovviamente con Dam ed Eth."
mi domanda.
"No, in realtà sono con una
mia amica."
le dico mentre con la coda dell'occhio guardo Crystal che ha lo sguardo fisso davanti a noi.
"Amica? cosa? chi è e da quando tu hai degli amici?"
mi prende in giro scherzosamente lei.
"Ha-ha, molto divertente."
le dico, facendo una risatina finta.
"Comunque ora vado, ci sentiamo domani."
riparlo io.
"Va bene, a domani."
mi dice un secondo prima di riattaccare.
"Scusa."
dico a Crystal un attimo dopo aver riposto il telefono in tasca.
"Stai tranquillo, è la tua ragazza?"
mi chiede scherzando, credo.
"Nono, è la mia migliore amica."
le dico negando la domanda.
"Mhhhh ok."
mi risponde con sguardo malizioso e con un sorriso in volto.
Dopo una decina di minuti arriviamo in una pizzeria, prendiamo un tavolo e ordiniamo, mangiamo e dopo qualche suo "no" alla fine la convinco a pagare io.
Siamo appena usciti dalla pizzeria quando è lei a parlare per prima.
"Dove mi vuoi portare ora?"
mi domanda con la sua solita curiosità.
"È una sorpresa."
le rispondo sorridendole.
Lei dopo la mia risposta non parlò più, continuammo semplicemente a camminare in silenzio per tutto il tempo, fin quando non arrivammo.
"Eccoci arrivati, questo è il mio posto preferito, ho pensato che sarebbe potuto piacere anche a te dato che da qui c'è una vista mozzafiato per vedere le stelle."
le dissi appena arrivati, era una specie di boschetto, c'erano alberi autunnali ovunque, in alto, appena alzavi la testa, sembrava di stare nello spazio.
"Oh, è stupendo.."
mi disse mentre si osservava intorno e in alto.
Io le sorrisi semplicemente.
"No Thom veramente, è bellissimo qui, le stelle sono qualcosa di fantastico e sembrano vicinissime."
continuó poi.
Io continuai a sorriderle, mi sedetti sul prato e con la mano battei sull'erba, come per dirle di venire accanto a me, lei lo fece, si sedette e insieme ci sdraiammo sul soffice prato.
Lei guardava le stelle, io guardavo lei.
Guardando ogni suo piccolo dettaglio, gli occhi, il naso, le labbra, le ciglia, tutto.
Guardavo la sua perfezione, quella perfezione che fino a poco fa credevo inesistente, adesso è accanto a me.
Iniziammo a parlare, era tutto così naturale come la scorsa volta.
Era quasi mezzanotte, il giorno seguente io avevo scuola quindi non potetti fare tanto tardi.
La riaccompagnai a casa.
"Eccoci qui."
mi dice quasi in un sussurro lei appena arrivati sotto il suo palazzo.
"Già"
le dico.
Lei d'improvviso si avvicina cautamente a me.
"P-posso abbracciarti?"
mi chiede balbettando dolcemente, le sorrido e annuisco; lei si avvicina un altro po' a me e mi abbraccia, un abbraccio lungo, dolce e sincero, appoggia la testa sul mio petto, io la mia sulla sua data la sua statura, le accarezzo leggermente la schiena, dopo un paio di secondi, stacco la mia testa dalla sua e le lascio un piccolo bacio sulla fronte per poi rimettermi com'ero prima.
Dopo un altra decina di secondi ci stacchiamo.
"Sono stato davvero bene con te Cristie."
le dico sinceramente.
"Anch'io Thommy, anch'io."
mi risponde.
Ci sorridiamo mentre ci guardiamo negli occhi, in quel momento con le bocche stiamo in silenzio, ma i nostri occhi stanno urlando talmente tante cose, ed io non potrei essere più felice di così; ci salutiamo, la vedo salire le scale e mi giro anch'io per andarmene, per tutto il tragitto penso a lei, appena arrivato a casa, mi cambio e mi metto a letto, crollo immediatamente data la mia stanchezza.

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ehi!
buona vigilia di natale<33

star; || thomas raggi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora