𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆 𝗻𝗶𝗻𝗲.

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Ero appena entrato in quella stanza, le pareti erano bianche come il latte, al centro c'era un lettino con sopra il suo fragile corpo, lei era piena di tubicini nella braccia e macchinari intorno che segnavano ogni suo battito; mi faceva davvero male vederla così e provavo molta tristezza ma soprattutto rabbia, rabbia che lei non me ne abbia parlato prima, però infondo, dovevo pur aspettarmelo perché, come sappiamo tutti, anche le stelle un giorno si spengono; anche se, io speravo davvero che lei non si spegnesse, avevo bisogno di lei, più di chiunque altro, avevo bisogno di risentire la sua calma e dolce voce, di rivedere quei suoi fantastici occhi azzurri come cristalli, ma soprattutto di rivedere quel suo sorriso, quel sorriso che sapevo che nessuno sarebbe mai riuscito a toglierle.
Non so quando sarebbe stata meglio, ma vederla così era davvero brutto.
Mi avvicino lentamente a lei, resto in piedi a guardarla.
"Scusa."
sussurro sapendo che lei non poteva sentirmi.
Non c'è un preciso motivo per cui io mi stia scusando, forse per non aver capito prima la situazione o forse perché non sono riuscito a farle capire che con me poteva aprirsi e fidarsi del tutto.
Le accarezzo la mano mentre le lascio un leggerissimo bacio sulla fronte.
Pochi secondi dopo, noto che lentamente apre gli occhi.
Quanto mi erano mancati, mi ci potrei perdere dentro all'istante.
"Thomas.."
sussurra.
"Cry.. oddio scusami, non volevo svegliarti."
dico subito.
"Tranquillo."
sorride.
"Se vuoi esco, ti lascio riposare un altro po'.."
dico togliendo la mia mano dalla sua, che lei prontamente riprende.
"No, aspetta."
"Vieni qui, siediti."
continua.
Io faccio come mi dice.
"T-ti va di parlare?"
domando appena seduto su quella sediolina accanto al letto.
"Si, certo."
dice.
"Come prima cosa, come stai?"
domando.
"Penso che tu possa vederlo da solo.."
dice con tono ovvio accennando un sorrisetto che io pienamente ricambio.
"Mi dispiace così tanto di non averti detto nulla, perdonami davvero, avevo tanta paura."
dice.
"Di cosa esattamente?"
domando.
"Avevo paura che per te tutto questo sarebbe stato troppo, quindi saresti andato via.."
ammette.
E in realtà è propio qui che mi rendo conto che se io fossi nella sua situazione avrei fatto esattamente la stessa cosa.
"Cry.."
cerco di parlare con tono rassicurante ma lei mi interrompe.
"Adesso giuro che ti dico tutto."
dice; io allora mi limito ad annuisco.
"Allora, poco dopo compiuti i sedici anni, sentivo qualcosa di diverso in me, ero sempre più stanca, nonostante dormissi bene, poi d'improvviso anche con un semplice urto da qualche parte iniziavano a comparire lividi abbastanza evidenti sul mio corpo, iniziai anche a perdere l'appetito, così come il peso, sudavo anche molto, avevo spesso la febbre, e perdevo molto sangue dal naso e dalla bocca, così, quando arrivai al limite, dopo circa un mese, i miei mi fecero visitare.
Così mi diagnosticarono una leucemia, appena avuta la conferma dovetti lasciare la scuola.
Passai quello che credo sia stato il periodo più brutto della mia vita, facevo un continuo entra-esci dall'ospedale, mi riempivano di farmaci, prelievi e analisi, non capivo bene la gravità della situazione, i dottori non mi dicevano molto, continuavano solo a ripetere "prendi le giuste medicine!", cristo, una vera tortura.
Poi arrivarono al punto che dovetti restare in ospedale.
Ci restai per settimane, prendevo dei particolari farmaci che, secondo loro, avrebbero distrutto le cellule leucemiche.
Ma beh, indovina? Non l'hanno fatto.
Quando ero davvero stanca iniziammo a cercare un donatore per un trapianto ma successe una cosa: i farmaci miracolosamente iniziarono a fare effetto.
Nemmeno i medici ci credevano all'inizio.
Pian piano stavo meglio e, dopo mesi, tornai a casa.
Ovviamente il tumore non era del tutto scomparso ma comunque se continuavo con i farmaci sarei stata molto meglio.
Così è stato infatti.
E dunque ho continuato per anni.
Poi appena compì i diciott'anni, dopo varie obiezioni dei miei, mi trasferì a Roma.
Avevo bisogno di cambiare aria, e poi ero abbastanza grande da riuscire a badare a me stessa da sola.
O così pensavo.
Qualcosa è andato storto.
Non so bene cosa o perché, ma i farmaci negli ultimi mesi non facevano lo stesso effetto, i sintomi erano iniziati a tornare.
Non ci badavo all'inizio, ma poi diventava sempre più grave.
Anche le mie visite in ospedale aumentavano.
Quando lo dissi a mia madre lei mi disse che dovevo tornare immediatamente qui.
Io però non volevo, non volevo lasciare tutta la mia vita a Roma, ma soprattutto non volevo lasciare te..
Anche perché, non riuscivo a parlartene, ogni volta che ti vedevo mi dicevo "okay, adesso gli dico tutto.", ma poi ti guardavo e beh, mi saliva la paura di perderti.
Quando capì che la cosa si faceva grave, e che quindi dovevo urgentemente tornare, mi sono resa conto che non sarei riuscita a parlartene.
Quindi ti ho lasciato.
Mi sono pentita subito di averlo fatto, ma credevo fosse meglio non guardarmi dietro.
Credevo fosse meglio per entrambi.
Comunque, appena arrivata qui, subito mi hanno fatto delle visite, come sempre, i soliti farmaci e credevano fosse tutto ok, ma i giorni passavano e i sintomi aumentavano, propio stamattina sono quasi svenuta, stavo talmente male.. siamo corsi subito qui, come credo ti abbiano detto, ho fatto una risonanza e delle analisi, non so ancora i risultati, ma non credo siano positivi."
racconta.
"Non sapevo che avessi passato così tante cose.."
dico.
Lei accenna un sorriso.
"Mi dispiace così tanto."
dico.
"Non potrei mai lasciarti credimi."
sorrido, lei ricambia stancamente.
"Cry.. davvero, a me non interessa, cioè, oddio, mi interessa eccome, però davvero, non sarei capace di lasciarti, nonostante tutto."
dico sinceramente.
"Sono contenta che sia così.."
dice, io sorrido abbassando lo sguardo.
"Sei pentito?"
mi domanda dopo vari secondi di silenzio toccandomi il tatuaggio con la stella.
"Un po' deluso, ma pentito no, propio no.."
rispondo con lo sguardo ancora basso.
"Ti amo."
dice d'un tratto, questo mi porta ad alzare lo sguardo immediatamente guardando quelle sue profonde pozze blu.
"Anche io Crystal."
e, appena le nostre labbra si toccano, mi rendo conto di quanto mi fosse davvero mancata.

~~~~~
ehi!
è da un po' che non posto, scusatemi.
comunque, come state?
un po' tanto complicata la situazione di Crystal eh?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 20, 2022 ⏰

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