S: "perché ora?"
Dabi sospirò e per quanto fosse nella sua natura farlo, per quanto gli sarebbe tornato utile in quel momento, dabi scelse di non mentire, Il motivo? Non lo sapeva nemmeno lui, però gli sembrava di sentirlo, il dolore e la frustrazione che si annidavano nell'animo del suo protetto.
Stretto fra le sue braccia, si chiedeva come fosse possibile per un demone, provare queste sensazioni, si chiedeva perché non riuscisse a darsi pace, perché non riuscisse a mantenere il suo solito freddo e distaccato controllo.
Forse dicendo la verità, avrebbe ottenuto la reazione che sperava, si sa gli umani preferiscono sempre una bella bugia ad una brutale verità ed allora shigaraki si sarebbe arrabbiato avrebbe perso il controllo e finalmente sarebbe stato lui a riprendere le redini della situazione.
Lui era un demone, per anni ed anni fece cose indicibili, da ché si ricorda Dabi iniziò a trasformarsi all'età di tredici anni, quando tentò di uccidere suo fratello e diventò un demone a tutti gli effetti quando a quindici decise di darsi fuoco, non sopportava più il bianco pallido delle sue ali, non sopportava più il bianco dei suoi capelli, non sopportava più di essere così simile a lui, a loro.Alla fine ci era riuscito, era diventato tutto l'opposto di quello che era, il suo peggior nemico e la cosa più distante che potesse esserci da un angelo, ma a quale prezzo? Dabi non si pentì mai delle sue azioni, ma spesso si ritrovava a pensare che la sua pena, non fosse tanto vivere negli inferi, quanto avere troppo tempo a disposizione per pensare, a sé, al passato e a cosa avrebbe dovuto farne della sua vita.
Lui era un demone e di sicuro non poteva mostrare compassione per un essere umano, lui era un demone e di sicuro non poteva affezionarsi a nessuno, lui era un demone... Non...non poteva voler proteggere qualcuno...giusto?D:" perché la consideravo una cosa inutile, una perdita di tempo, vedi...a quelli come noi raramente viene assegnato un protetto, i piani alti, sono loro a decidere i custodi ed a volte capita che scelgano anche noi, è raro ed il motivo per cui succede è oscuro a tutti, c'è chi dice che lo facciano per aiutarci a redimerci, c'è chi dice che vogliano solo farci soffrire ancora e c'è chi dice che semplicemente non hanno voglia di svolgere l'incarico, ed io ero uno di questi, IO sono come LORO, ho sempre pensato che seguire un umano fosse una sciocchezza e quando fui scelto come tuo protetto semplicemente feci finta di niente, di certo un demone non ha nulla da fare con un bambino, non sono uno di quelli che tenta di portarti sulla cattiva strada, gli umani, hanno una visione completamente stereotipata di noi demoni, credo che gli umani siano perfettamente capaci di compiere atti degni di Lucifero in persona senza il nostro aiuto, certo non siamo proprio dei santi, ma da qui ad inventarsi la balla che tormentiamo la gente per l'eternità ne passa di acqua sotto ai ponti, o nel mio caso, di Lava"
S: "e cosa ti ha spinto a venire da me adesso? Perché ora?"
Dabi sospiró, cosa poteva rispondergli?
Per la prima volta non sapeva cosa fare, per la prima volta, sentiva qualcosa di diverso, sentiva che quella situazione era diversa, per la prima volta dabi tornò a sentirsi più...umano
E la cosa lo destabilizzava, per questo decise di agire con freddezza ed allora tutto sarebbe tornato come primaD: "sincero? Non lo so nemmeno io, noia?curiosità? almeno adesso non devo più preoccuparmi di farti smettere di piangere"
A quel punto un ghigno sarcastico si formò sul volto del maggiore, forse adesso avrebbe reagito, si sarebbe staccato e gliene avrebbe dette su di tutti i colori e così finalmente anche il suo cuore avrebbe smesso di battere così velocemente, così finalmente avrebbe ripreso il controllo, ma non successe, il silenzio era assoluto, si poteva sentire chiaramente il lieve rumore dei loro respiri ed in quel momento, dabi capì che c'era qualcosa di profondamente sbagliato, di così assurdo e contorto che non poteva essere essere spiegato.
Per la prima volta, non fu respinto, non fu abbandonato ed il suo cuore non smise di battere.
Per la prima volta dabi capì il rapporto fra custode e protetto.D: "bhe? Non dici niente? Ti ho appena detto che ho deciso volontariamente di ignorarti per ventun anni...e tu continui a goderti il calore del mio corpo così? Questo lo chiamo sfruttamento"
Shigaraki aveva ascoltato il discorso, subito non poté negare di aver sentito il suo cuore creparsi ulteriormente, ma effettivamente il suo custode era un demone...come poteva biasimarlo? Né Hero, né civili, nemmeno i suoi genitori gli avevano voluto bene, nemmeno loro si erano mai sforzati di capirlo ed aiutarlo, come poteva pretendere che un demone si prendesse cura di lui? Anzi, avrebbe potuto usarlo, avrebbe potuto manipolare la sua mente per qualsiasi cosa ed invece scelse semplicemente di ignorarlo...come tutti alla fine... E per quanto assurdo a shigaraki quel gesto parve più umano di molti altri che la vita gli aveva riservato.
Stretto in quelle braccia, in quel calore, i suoi occhi iniziarono a farsi pesanti, quanti giorni era che non dormiva? Ormai aveva perso il conto, troppo freddo, troppi pensieri, troppe paure.
Per questo fra quelle braccia non riuscì a rimanere impassibile.
Non lo aveva considerato fino ad adesso, se non lo voleva poteva benissimo lasciarlo dovera, se non lo voleva poteva benissimo ucciderlo che a nessuno sarebbe importato nulla, nemmeno a lui.
Per ventun anni continuò a sopravvivere solo per se stesso, per dimostrarsi che non era un fallimento su tutti i fronti, ma alla fine, non aveva nessuno scopo per essere ancora lì, ed è per questo che per quanto assurdo, decise di togliere anche gli ultimi freni e lasciare tutto nelle mani del demone, riuscì a dire un ultima frase prima che i suoi occhi si chiudessero definitivamente e una lacrima solitaria solcò il suo voltoS: "sei un demone...ma nonostante questo adesso sei qui"
D: "sì sono qui"Furono le ultime parole che riuscì a sentire prima che il nero lo circondasse e shigaraki perdesse definitivamente i sensi.
STAI LEGGENDO
Fra Le Ali Del Demone
FanfictionA natale, c'è solo una cosa che tutti aspettano, no non babbo natale, qualcosa di più speciale, qualcosa di più personale, la leggenda narra che il 25 dicembre la propria entità custode si manifesti, puoi sentirne la presenza, puoi sentirne il calor...