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La porta cigolò quando shigaraki entrò in un vecchio bar in disuso seguito da dabi

D: "sai, non vengo spesso nel mondo degli umani, ma i bar me li ricordavo un po' più accoglienti... e con meno ragnatele"
S: "se non ti piace il posto in cui abito puoi pure andartene"
D: "spiegami...quindi tu...vivresti qui? Fra mobili rotti e muri crepati?"

Shigaraki spazientito si voltò di scatto, lo sapeva bene, sapeva che quel luogo non si poteva definire casa, sapeva che nulla di quello che faceva poteva definirsi vita, ma cos'altro doveva fare? Da quando uccise i suoi genitori era completamente solo, trovò il primo locale in disuso e ci si infilò dentro per non morire congelato, non aveva lavoro, non aveva amici o parenti, rubava ed uccideva per riuscire a sopravvivere ed il massimo che era riuscito ad ottenere erano un letto e qualche coperta.

S: " sì dabi, questa è casa mia, se solo ti fossi accorto prima di me sapresti che ho sterminato la mia intera famiglia all'età di sei fottuti anni e si dia il caso che è già tanto che non sia morto per tutto questo tempo, perciò, ripeto, se non ti soddisfa puoi pure andartene"

Dabi alzò le mani in segno di resa mentre vedeva le spalle del minore alzarsi ed abbassarsi velocemente, era arrabbiato.

D: "hai ragione, colpa mia, sono stato un demone cattivo...questo implica...che devo punirti"

Dabi assottigliò lo sguardo e un ghigno perverso gli si formò in volto, mentre il volto di Shigaraki passò dall'arrabbiato all'incredulo

S: "ma stai scherzando?! NON HA UN CAZZO DI SENSO QUELLO CHE HAI APPENA DETTO... TU hai fatto il cattivo, quindi al massimo sono IO a dover punire TE"
D: " corretto, ma io sono un demone quindi la cosa non conta...io sono sempre cattivo e mai sottomesso... ricordatelo, comunque, se ci tieni, possiamo sempre raggiungere l'altra stanza e iniziare subito, vedrai...ti farò urlare"

Un Tik nervoso all'occhio colpì shigaraki che iniziò ad imprecare

S: "ma che cazz-, la smetti di-,giuro che-"
D: "stellina con calma e a parole tue, ma ti ricordo che fra qualche ora il natale è finito e per quanto la cosa mi addolori io scomparirò"

S: "aaaaaah giuro che ti ammaz-..."

Il minore fece qualche passo per la stanza prima di fermarsi nuovamente e tornare a fissare il demone

S:" aspetta...come? te ne andrai?"
D: "stellina il proprio protetto lo si può vedere solo il giorno di Natale, non te l'hanno mai insegnata la favola? In ogni caso è carino come nonostante le minaccie alla fine non vuoi che me ne vada, sai, sei la prima persona che mi chiede di restare"
S: "i-io non ho detto- haaaa...lascia stare"

Shigaraki iniziò a dirigersi verso il bancone del bar, aveva decisamente bisogno di bere ed era sicuro che gli fosse rimasta ancora qualche bottiglia da qualche parte.
La sua mente era un sobbuglio, mentre il suo viso aveva già preso colore ed il suo cuore aveva smesso di battere.

E così anche lui se ne sarebbe andato, shigaraki si chiese perché quella consapevolezza lo lasciasse così...vuoto.
Era bituato ad essere da solo ed allora perché? Perché voleva sentire nuovamente le sue braccia addosso, perché voleva svegliarsi ancora sul suo petto, perché voleva continuare ad urlargli contro e perché voleva continuare a sentirsi...apprezzato, considerato, protetto.
Per quanto gli scocciasse ammetterlo, shigaraki non voleva che se ne andasse, lo aveva incontrato la sera stessa e per causa sua gliene erano successe di tutti i colori, ma alla fine, fu il primo ed il solo ad avvicinarsi da quando fu abbandonato e nonostante il poco tempo, quasi ci sperava che il loro legame potesse durare più a lungo, alla fine erano custode e protetto no? e per proteggerlo dabi sarebbe dovuto stargli vicino giusto?...perché non poteva essere così?

Attaccato alla prima bottiglia capitatagli sotto mano sentì le braccia del suo demone cingergli i fianchi ed abbracciarlo da dietro e shigaraki quasi si strozzò nel sentirlo così vicino.
Il suo cuore prese a battere velocemente, era strano, non si era mai sentito così e per qualche ragione desiderò che quel contatto non finisse, per la prima volta sentì di non volersi separare da quell'abbraccio...anzi...ne voleva ancora.

D: " Tomura sono qui adesso ok? E anche dopo... tornerò, avrei dovuto essere qui già da molto tempo ma, fidati, troverò un modo per riprendermi il tempo perduto"

Shigaraki posò la bottiglia e si girò fra le sue braccia stringendolo a sua volta

S: " n-non hai nessun legame con me, non c'è bisogno di fingere che improvvisamente ti interessi"
D: " se è un legame quello che vuoi, lo creeremo, ma non in un giorno e...so che è strano detto da un demone ma, fidati, tornerò"

Shigaraki si separò leggermente, dentro di sé il suo cuore gli diceva di fidarsi, ma la sua mente ancora non poteva crederci e così un sorriso sarcastico gli si formò in volto mentre ricacciò indietro le lacrime e una risata lasciò le sue labbra

S: "hai detto bene, demone, se è solo una scopata quella che vuoi, non c'è bisogno di fingere, sei stato sincero fino ad adesso giusto? Bene continua ad esserlo, tranquillo non mi tirerò indietro, non ho nulla da perdere e di sicuro sfogarmi non mi farà male, ma forse sarai tu a rifiutarti sapendo che sono ancora vergine, giusto? Perché sia mai che un demone maggiore possa rimare insoddisfatto vero?"

Il volto di dabi era serio mentre lo fissava negli occhi e vide perfettamente il momento esatto in cui i suoi occhi diventarono lucidi ed il suo ghigno iniziò a vacillare

D: "hai finito?"

Shigaraki abbassò il volto, se ne sarebbe andato e tutto sarebbe tornato come prima, il freddo, la solitudine...il vuoto

S: "sì"

Due dita sollevarono delicatamente il suo mento e shigaraki si perse nel blu profondo di quegli occhi, adesso, così vicini ai suoi

D: "se non puoi credermi sulla parola, lascia almeno che te lo dimostri, troverò il modo di tornare da te Tomura, sono e sarò sempre il tuo custode, il tuo demone"

E lentamente i due volti si avvicinarono fino ad annullare la distanza, in un bacio dolce, per la prima volta, in un bacio lento a fior di labbra, un bacio in cui entrambi i loro cuori ripresero a battere

S: "ti aspetterò, sei il mio demone ed io sono il tuo protetto"

Fra Le Ali Del DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora