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Shigaraki stava dormendo sul petto del maggiore, quando Dabi iniziò a sentire qualcosa cambiare... La mezzanotte era vicina e lui aveva poco tempo, doveva almeno assicurarsi che shigaraki lo aspettasse, non poteva perderlo, non adesso.

Lasciò diversi baci sul volto del minore che con una smorfia iniziò a svegliarsi

S: "D-Dabi...sono stanco, il secondo giro domani...lasciami dormire"
D: "certo, Tomura, ma adesso ascoltami... è importante"

Shigaraki aprì definitivamente gli occhi e  notando la preoccupazione nel suo sguardo, si spostò leggermente per ascoltarlo

D: "io...io sto per scomparire"

Ed adesso era shigaraki quello sotto shock, gli occhi spalancati, sentì il fiato mancargli nei polmoni

S: "no...no Dabi ti prego...non andare"

Le mani del minore si strinsero alle sue spalle, mentre affondava il volto nell'incavo del suo collo ed Il cuore sembrava volergli uscire dal petto quando lo sentì perdere man mano consistenza sotto di sé

D: "Tomura ascoltami, tornerò presto, so cosa fare e a chi chiedere, te lo prometto tornerò e ti starò accanto per sempre ma tu devi promettermi che mi aspetterai.

Il minore sollevò il volto rigato dalle lacrime che vennero asciugate dal maggiore mentre gli accarezzava il viso

S: "i-io sono qui...ma ti prego...non abbandonarmi anche tu"
D: "mai"

Le loro labbra si unirono un ultima volta e sul volto di entrambi una lacrima scivolò indisturbata, prima che lentamente il corpo del maggiore diventasse trasparente e scomparisse definitivamente.

Ora, nuovamente, da solo solo shigarski si sentiva morire, sentiva che gli mancava qualcosa, sentiva il freddo penetrargli fin nelle ossa e un senso di vuoto farsi largo nel suo petto.
Si raggomitolò dal lato in cui, fino a poco prima, dormiva il suo demone e tentò di percepirne ancora l'odore, ne accarezzò il cuscino e tentò di immaginarlo ancora lì, che lo stringeva, che lo cullava, che lo baciava dolcemente, mentre un pianto liberatorio spezzava il silenzio di quella stanza...
Non voleva stare da solo, dopo la morte dei suoi genitori, shigaraki aveva deciso volontariamente di non legarsi più a nessuno, per non dover più soffrire, per non essere più abbandonato, non avrebbe retto nuovamente quel dolore ed adesso si ritrovava ad aggrapparsi disperatamente alla promessa di un demone, alla promessa del SUO demone, non poteva perdere anche lui, non voleva  perdere anche lui

Dabi...torna presto ti prego.

Il maggiore con un bagliore nero si ritrovò, nuovamente, nell'ultimo posto in cui avrebbe voluto essere.
Rosso e Nero, questi erano i colori che vedeva in torno a sé, ma di sicuro non il rosso che in questo momento voleva, quel colore non aveva nulla di tutte le sfumature che possedevano gli occhi del suo protetto, nulla delle sue emozioni che lo travolgevano sempre in un uragano e gli mandavano a puttane il cervello.
Calore, tutto intorno a sé Dabi percepiva l'aumento della temperatura, ma quel calore non era neanche paragonabile a quello che fino a poco tempo prima sentiva nello stringere a sé il suo corpo, non era paragonabile al calore che gli faceva battere il cuore tutte le volte che lo guardava.

Maledizione

Il corvino si ritrovò ad imprecare a gran voce, lui non doveva essere lì, lui non voleva essere lì

Aspettami, troverò un modo, giuro su Lucifero e tutti i demoni che tornerò da te, fosse l'ultima cosa che faccio, Tomura,ti prego...aspettami

Dabi setacciava volando ogni angolo degl'inferi in cerca di una sola persona, colui che lo aveva spinto in tutto quel casino, colui che alla fine lo aveva convinto a salire in superficie, colui che si è beccato innumerevoli insulti per la decisione che gli aveva fatto prendere e colui che adesso era l'unico a poterlo aiutare.

Fra Le Ali Del DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora