7: Watercolors

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-Vogliono toglierti questa casa?-, domandò Childe, sgranando gli occhi.

L'affermazione di Zhongli lo aveva preoccupato a dir poco. Zhongli sembrava incredibilmente affezionato all'abitazione in cui viveva e dove era cresciuto, un tempo appartenuta alla sua prozia. Perderla sarebbe stato di certo un colpo al cuore, per lui. Non lo conosceva da troppo tempo, ma ci aveva parlato a sufficienza da comprendere quanto fosse legato a quel posto, e a ciò che rappresentava.

-Non posso più permettermi di pagare l'affitto qui. Sono nel pieno centro di Edimburgo, e costa davvero troppo.-,ammise Zhongli, stringendosi appena nelle spalle. -Ho il lavoro alla sala da thé, certo, ma ci sono anche delle tasse universitarie da pagare, la spesa, e tutto il resto. Potrei trovarmi un lavoro a tempo pieno, ma devo prima laurearmi. E quando lo farò, sarà troppo tardi.-

Childe annuì, dispiaciuto, mentre lo ascoltava esporre quei problemi. Inevitabilmente, finì per chiedersi se Zhongli non avesse altri membri della sua famiglia ad aiutarlo. Aveva quasi paura di conoscerne la risposta, considerato che non li aveva mai nominati, e che non sembravano interessarsi minimamente del fatto che fosse lontano dalla Cina da anni.

-Mi dispiace molto. Più che altro perché so che sei affezionato a questa casa. E che anche lei ci era molto legata.-,rispose Childe, con un sospiro. Diede un'altra occhiata al salotto, alle miriadi di oggetti preziosi sistemati con cura nelle teche, ai propri disegni appesi, e a qualche fotografia appesa sulla parete a fianco.

 Un'anziana signora dai capelli grigi, raccolti in un basso chignon, sorrideva insieme a Zhongli di fronte a un castello. In un'altra, c'era una giovane ragazza dai lunghi capelli neri di fronte a un palazzo in stile cinese: probabilmente, era Madame Ping da giovane. Poco distante, poi, su delle mensole, erano disposti dei vasi decorati a mano e delle statuette raffiguranti dei draghi e delle gru.

C'era un'intera vita, in quelle stanze. La vita di una persona che non era più lì con loro, ma che aveva lasciato delle tracce indelebili.

-Già. Madame Ping ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo, ma finiva sempre per tornare qui. Ci ha lasciato tutta sé stessa. Ogni oggetto, qui, ha una storia.-, commentò Zhongli, con una nota affettuosa e nostalgica nella voce. -Potrei portarmi dietro degli oggetti, ma alcuni sono impossibili da trasportare. Le pareti delle altre stanze, ad esempio, sono dipinte da lei. Oltre al fatto che sono cresciuto qui per anni, e vorrei restarci.-

-Lo vedo. Questa casa è bellissima. Mi è piaciuta fin da subito, anche se non ho mai conosciuto la tua prozia. I fiori dipinti in corridoio sono stupendi.-,concordò Childe, ricambiando il sorriso.

 Avrebbe voluto abbracciare Zhongli il più forte possibile, mentre scrutava la sua espressione sempre più triste, ma qualcosa lo frenava. Se gli avesse dato fastidio? Se lo avesse turbato? Non voleva metterlo a disagio, ma era quasi doloroso assistere impotente alla sua sofferenza.

Era così ingiusto che perdesse i ricordi di Madame Ping, oltre che alla casa.

Decise di proseguire comunque la conversazione, riallacciandosi alle affermazioni fatte precedentemente da Zhongli.

 -Scusa, mi stavi dicendo, però, che volevi pubblicare il libro? Ti aiuterebbe a pagare l'affitto?-,domandò, con una nota di speranza. Non sapeva quanto si potesse ricavare dalla vendita di un libro, ma, effettivamente, Genshin Impact era piuttosto famoso.

-Già. Ma non so quanto potrei ricavarci: ci sono le stampe, le spedizioni, e tanti altri fattori da considerare.-,precisò Zhongli, stringendosi appena nelle spalle. -A meno che io non apra una sorta di raccolta fondi, specificando bene chi sono, e perché mi serve del supporto, e chi fosse Madame Ping. Ma non so se me la sento di farlo. Mi sentirei in colpa a chiedere dei soldi. E poi, dovrei dire molti dettagli personali, anche sulla storia della mia famiglia.- 

Scottish Blend (Childe x Zhongli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora