Quando lesse il messaggio sul cellulare, Andrea provò una sensazione che non riusciva a definire. Una sorta di disagio, come a volte capita di provare quando accade qualcosa che dovrebbe essere piacevole ma che le circostanze, o qualche elemento del contesto, rendono difficile poter apprezzare.
"Quell'uomo, la compagnia occasionale che cerco, potresti essere tu... ma forse chiedo troppo..."
Rilesse diverse volte, senza sapere cosa rispondere e senza che quella particolare sensazione di disagio si attenuasse. Possibile Cristina pensasse a lui in quei termini? La cosa lo spiazzava del tutto. Mai un'idea simile lo aveva sfiorato e ora, invece, scopriva che era lei a pensare a lui come ad un possibile amante occasionale.
Passato un quarto d'ora, iniziava a sentirsi come il giocatore di scacchi che temporeggia troppo prima di fare la proprio mossa cercando possibilità inesistenti. In realtà, le alternative erano poche. Per quanti ragionamenti potesse fare, c'erano solo due alternative: dire a Cristina di lasciar perdere, oppure, assecondarla.
***
Aveva conosciuto Cristina ad un corso di inglese. La classe non era numerosa, quattro cinque persone. Di queste, eccetto lui e Cristina, tutti si assentavano molto spesso, infatti, diverse volte si erano ritrovati a far lezione da soli. Ciò aveva contribuito a far nascere una bella amicizia tra i due.
Lei era una donna tranquilla, molto seria, per niente appariscente sia nei modi che nell'abbigliamento. La sensazione simile al disagio provata da Andrea, nel leggere il messaggio, era dovuta, oltre alla sorpresa, soprattutto alla differenza di età. Cristina aveva quaranta anni, venti in più di lui. Fossero stati coetanei, sarebbe stato tutto molto diverso, non avrebbe esitato.
Andrea non la trovava per niente spiacevole, anzi, aveva il suo fascino. Fisico snello, forse un pelo troppo magra, i capelli neri lisci scendevano poco sotto le spalle. Il viso non troppo allungato, proporzionato e simmetrico, con qualche piccolissima ruga appena accennata, gli occhi regolari e neri, le labbra sottili ed il naso piccolo e dritto. Il fisico non era di quelli che ti fanno girare per strada, ma neanche presentava difetti evidenti, qualche chilo in più gli avrebbe donato una piacevole floridezza.
Una volta, ricordava Andrea, si era presentata indossando una gonna al ginocchio con un lungo spacco. In quell'occasione Andrea, aveva potuto osservare che aveva delle belle gambe, anche se magre, sembravano ben sode e dalla muscolatura tonica. In cima alle gambe, il sedere sembrava essere anche esso tonico, per quanto non abbondante. Il seno era proporzionato alla corporatura, una seconda scarsa, in genere sempre ben celato.
Andrea la trovava carina, ma se ne era reso conto solo ora. Prima di ricevere quel messaggio, a causa di quei vent'anni di differenza, non si era mai soffermato a pensarci.
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VENT'ANNI
Cerita PendekVent'anni di differenza possono essere tanti tra un uomo e una donna, ma se i due volessero solo colmare le rispettive solitudini?