Credo che siamo a posto in realtà

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"Ciao, angelo, o dovrei dire ragazzo", la voce di Nathan dice profondamente al telefono, riuscendo a farmi arrossire. "Come stai stamattina?"

Esco dalla mia stanza in boxer, con l'intenzione di prendere qualcosa da mangiare, il telefono premuto all'orecchio, i capelli raccolti perché mi danno fastidio. Sorrido, con affetto. 

"Sto molto bene", rispondo. "Tu come stai?"

"Non riesco a smettere di pensare a ieri sera", dice, facendomi sorridere. "Mi rende difficile il lavoro, ed è fastidioso quando sono in giacca e cravatta".

Io mi metto a ridere.

"Scusa", vado in cucina, pensando a quello che potrei preparare. "Sono contento che ti sia piaciuto".

"Non mi piacevi e basta", ride, sembrando offeso. "Ti ho amato. Non te ne sei accorto?"

 Arrossisco, toccandomi il viso anche se nessuno può vedermi ma lui è così bello. 

"L'ho notato", sorrido. "L'ho amato molto".

"Io amo te". Lui risponde, facendomi battere il cuore. 

Le mie mani si stoppano sul frigorifero. 

"Sei troppo gentile con me", arrossisco. "Immagino di amarti anch'io, romanticone bastardo".

Lui scoppia a ridere.

"Sono piuttosto orgoglioso di questo, in realtà". Dice sorridendo.

"Beh, preferisco che il mio ragazzo sia sdolcinato piuttosto che freddo", sorrido. "Grazie per questo".

"Comunque, cosa stai facendo?" Chiede, sembrando che stia mangiando. 

"Sto per cucinare", dico. "Cosa stai mangiando?"

"Un panino" dice tra un boccone e l'altro.

"Io pensavo di fare una frittata", dico, prendendo due uova ed il formaggio. "Sono piuttosto pigro oggi".

"È perché sei stanco da ieri sera?" Sembra soddisfatto. 

Sono stanco per colpa del sesso. A dire il vero, lui é andato aventi per tantissimo tempo, e da come mi prendeva con passione e lentamente. 

"Sì", rispondo, sorridendo perché sembra così felice. "Lo farei di nuovo, però".

"Posso organizzarlo, angelo".

Mi appoggio al mobile, sorridendo perché è così strano che qualcuno sia così con me. A parte Louis. 

Parlando di Louis, quasi lascio cadere il telefono quando entra nella mia cucina, in soli boxer, e sembra un modello del cazzo. 

I miei occhi prendono avidamente il suo corpo, ogni centimetro di pelle che non vedo da mesi. Perché è qui? Vestito in questo modo?

Il mio respiro si blocca in gola. È molto più bello di Nathan e mi fa male anche solo pensarlo.

"Harry?" Nathan mi chiama dal telefono.

"Scusa, cosa?" Rispondo, incapace di staccare gli occhi da Louis, il che mi infastidisce perché mi sta venendo duro.

Louis mi ignora completamente e prende una bottiglia d'acqua dal frigorifero.

"Hai la mente da un'altra parte". Lui risponde. 

"Sì, mi dispiace", rispondo stupidamente, perché basta guardare quel culo in quei boxer.

Tipo, seriamente Louis. Apre la bottiglia d'acqua e la butta giù prima che i suoi occhi blu incontrino i miei. Mi fanno sobbalzare nei miei boxer. Ma che cazzo! Ce l'ho duro?!

Sharing Louis Tomlinson (traduzione italiana) (Larry AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora