Epilogo ... o quello che è

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Mi sveglio, sentendo delle labbra che mi tracciano le spalle. Riemergo a malapena al mondo, ma il mio cazzo è già sveglio, implorandomi disperatamente di svegliarmi più in fretta.

Posso sentire la pelle morbida delle sue labbra che si muove avanti ed indietro lentamente, il suo labbro inferiore che stringe e succhia di tanto in tanto, la sua bocca aperta solo un po', ma è così piacevole. Capisco la sua posizione, con gli occhi chiusi. Lui è per metà su di me; il suo petto per metà sul mio e per metà sul letto. Il suo braccio sinistro che si arriccia intorno al mio stomaco, tenendomi vicino, la sua vita deliziosa premuta contro la mia. La sua bella coscia è avvolta su di me, il suo cazzo duro premuto contro la mia coscia. La pressione dalla sua gamba e il delicato sfiorare delle sue labbra mi sta eccitando oltre ogni immaginazione, portandomi al mondo duro e pronto.

"Hai idea di quanto sia bella questa sensazione?" Chiedo, la voce profonda dal sonno. Sono ancora esausto dalla notte scorsa.

Ci frequentiamo da un mese ormai. Ufficialmente. Ieri sera abbiamo passato la prima notte come coppia facendo l'amore, baciandoci e riunendoci. È stato perfetto ed il miglior sesso che io abbia mai fatto.

Sono così innamorato. È completamente diverso che con Nathan. Mi sento un po' male a pensarlo, ma io e Louis siamo fatti per stare insieme.

Troppo romantico? Sciocco?

Fanculo. Ormai dovresti conoscermi.

"È bella quanto quella della tua pelle contro le mie labbra?" Risponde con voce rauca, facendo saltare il mio cazzo contro la sua coscia.

Faccio scorrere la mia mano su di essa, godendomi di poterlo finalmente fare. Lui è mio.

"Meglio", gemo, sentendo la sua pelle. "Sei perfetto".

Gli faccio spesso complimenti perché, che ci crediate o no, Louis non si sente ancora splendido e questa è la mia missione. Come la missione di Nathan era quella di recuperare la mia confidenza.

"No, tu lo sei", sorride e lo sento contro la mia spalla. "Non posso credere di poterti avere così. Per davvero. E non facendo sogni bagnati".

Sbuffo una risata che si riduce a un gemito quando le sue labbra si spostano sul mio collo, baciando sensualmente un percorso delicato fino al mio orecchio. Chi sapeva che Louis potesse essere così amorevole?

"Non posso credere che tu mi stia baciando così", ammetto, col respiro accaldato. "Le tue labbra sono fantastiche".

"Sì?" Chiede, come fa lui, ed il mio cazzo si contrae di nuovo.

Annuisco.

"Ne sono contento perché sei mancato ad esse per ben tre anni", mi respira sul collo. Sono completamente andato per Louis e non devo nasconderlo ora. "Tu ed il tuo corpo perfetto e bello".

Bello.

Mi sembra ancora strano dopo 3 anni.

Il complimento va dritto alla mia testa però, la mano che gioca con la sua coscia, amando il modo in cui la sua pelle si sente. Quello che mi colpisce sempre è il tatuaggio sulla coscia che si è fatto Louis. Sono quasi venuto nei miei pantaloni quando l'ho visto la prima volta. Diavolo, probabilmente potrei venire anche adesso, se volessi.

Ci faccio rotolare in modo da essere sopra di lui, le sue labbra contro dal mio collo. È così bello al mattino, ho deciso.

"Così bello", sorrido, baciandogli la mascella, fino al collo. "L'uomo più bello del mondo. E sei tutto mio".

Succhio forte un lato del suo collo, e lui salta perché non se lo aspettava. Geme forte ed il mio cuore sussulta. Finalmente posso marchiarlo.

"Harry." Espira così, così bene.

A quanto pare piace anche a lui.

Mi prendo il mio tempo e passo su entrambe le sue incredibili clavicole, sottolineando il suo tatuaggio sul petto, lungo il suo stomaco, entrambi i fianchi questa volta, e lungo il suo ombelico. Il suo cazzo è così bello e rosa che vorrei solo leccarlo.

Ma non lo faccio perché voglio leccare da un'altra parte. In un posto di cui era interessato un po' di tempo fa, 3 anni fa.

Afferro la parte inferiore delle sue gambe, aprendogli le gambe e vado direttamente al punto perché non voglio che se lo aspetti.

E non se lo aspettava.

"Oh, cazzo!" Grida forte. "Oh... cazzo!"

Lo allargo ancora di più, leccando con forza e lentamente, immergendomi dentro e fuori, roteando e basta. Wow... E' nato per farselo fare.

Con il modo in cui geme, con la sua schiena che si inarca di tanto in tanto, potrebbe far venire qualsiasi uomo nei pantaloni.

Continua a bestemmiare, emettendo dei singhiozzi, ed io potrei continuare così per sempre.

Non posso però, perché è così vicino che posso sentirlo. La stretta contro la mia lingua, il suo culo che si contrae, le sue gambe che tremano deliziosamente ed io lo amo.

Spingo un dito contro il punto in cui sto leccando, lubrificando facilmente ed infilando il mio indice, facendolo gridare.

"Cazzo. Oh Dio, cazzo, cazzo". Esce dalle sue labbra, le guance arrossate.

Lecco intorno al dito, immergendomi dentro e fuori pigramente, ma lui lo adora. Posso sentire quanto sta stringendo. È vicino.

Approfondisco il mio assalto, il suo respiro affannoso, il viso che si contorce dal piacere. Faccio roteare il mio dito e la sua gamba salta, grugnendo.

Lo faccio ancora ed ancora, fino a quando finalmente si libera, afferrando i suoi stessi capelli, venendo così forte, dipingendo il suo stomaco ansante.

Lui lotta con il suo respiro, sembra quasi addolorato nel cercare di riprendere fiato. Mi sposto in avanti, leccando il suo petto per pulire il suo rilascio, immergendomi nel suo collo solo per baciarlo.

Guardare verso il basso e vederlo coperto di segni rossi mi rende molto più duro. Stringo i denti per impedirmi di prenderlo come vorrei.

"Hai idea di quanto sei bello così?". Dico, guardando come si sforza di aprire gli occhi.

"Cazzo," chiude gli occhi, facendomi lentamente un sorriso. "È stato - perché non lo fai sempre?"

Rido, baciandogli il petto con affetto.

"Smettila di ridere e scopami". Mi tira su per i capelli, le nostre bocche si scontrano.

"Chiedilo gentilmente".

Ricevo un calcio secco al fianco che mi fa scappare un urletto.

"Ahia!"

Mi porta a se con il suo piede sotto il mio culo, il mio cazzo è costretto a strusciarsi contro di lui ma mi fa dimenticare il dolore.

"Io non imploro", mi bacia. "Quindi scopami".

"Okay, okay", mi affretto, cercando di prendere il lubrificante sul letto ancora da d ieri sera. "Cazzo."

"Ti amo, idiota". Lui ride.

Sorrido, amando sempre di più ogni volta che lo dice. Mi lubrifico le dita, muovendomi per premere le mie labbra contro le sue mentre spingo delicatamente le dita dove lui vuole che vada, ricompensato dal suo morbido sorriso.

"Anch'io ti amo".

---Fine---

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Non odiatemi, so che é passato tantissimo tempo dall'ultimo aggiornamento ma eccomi qui di nuovo.

La storia é finalmente finita, spero vi sia piaciuta. L'autrice originale ha scritto anche un'altra storia molto bella che secondo me vale la pena leggere.

Byeeeee

:)

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