Natalia si svegliò di soprassalto, era in ritardo. Si preparò velocemente e corse alla stalla.
Iniziò a mungere le mucche. Pensò alle giornate appena passate. Da un lato stava bene, aveva un buon lavoro, degli amici che le volevano bene, una nonna amorevole ma dall'altro lato la tragedia: suo padre, la sparatoria, il dolore. Era così combattuta da questa nuova vita. Non mi annoierò di certo.
Sentì il portone aprirsi, che fosse Odoacre? Si era accorto del suo ritardo e voleva riprenderla? Non lo vedeva ormai da qualche giorno, aveva imparato a fare le consegne da sola.
-C'è qualcuno?- una voce maschile a Natalia familiare -Natalia sei qui?-
-Sono qui in fondo!- urlò la ragazza.
Il ragazzo si avvicinò, Natalia si voltò. Christian, di nuovo.
-E tu che ci fai qui?- chiese lei
-E' il mio nuovo lavoro. Odoacre mi ha detto che ti avrei trovata qui e che mi avresti spiegato tutto tu- disse lui
-Se è così va bene allora, ti insegno tutto io, per quanto ne possa essere capace.- i due risero e iniziarono a mungere le mucche insieme. Poi andarono a distribuire il latte per il paese.
- Sei riuscita a dormire?- le chiese lui
-Non molto, tu?- rispose lei
-Per niente, sono solo contento che nessuno ci abbia rimesso la pelle-
-Sì meno male.-
Natalia scoprì con suo piacere che nonostante disprezzasse un po' Christian, lui era cordiale e simpatico. Si divertivano, lui la faceva ridere. Però ciò non toglieva che la ragazza continuava ad essere molto scettica nei suoi confronti.
Dopo le consegne Natalia tornò a casa e pranzò con la nonna. Dopodiché tornò in paese, si sarebbe vista con Anita e Dorotea.
Il cielo era limpido quel pomeriggio, il poco sole rimasto era caldo. Le ragazze si incontrarono davanti al laghetto e decisero di fare una passeggiata.
-Avete capito cos'è successo a Morgana?- chiese Natalia
-Sì, ti racconto tutto- disse Anita - Lei era uscita con Nick, il suo amico. Stavano parlando insieme quando ad un certo punto hanno visto della gente avvicinarsi. Morgana non sapeva chi fossero o cosa volessero, ma Nick probabilmente sapeva già tutto. Perché come mi ha spiegato lei lui in un secondo ha visto la pistola e si è gettato su di lei per proteggerla. Poi è caduto a terra, a quel punto Morgana non ha più guardato gli uomini, era troppo concentrata sul suo amico per poter controllare cosa stesse succedendo. Però quando siamo usciti noi non c'era più nessuno fuori, a parte Nick steso per terra.-
Quindi Christian aveva ragione, sapeva tutto. Volevano sparare a Morgana. E lui come faceva a saperlo?
Anita ovviamente aveva sentito tutto ma fece finta di niente.
-Mi sembra così assurdo quello che è successo, davvero assurdo- disse Natalia
-Qui nulla è così assurdo- disse Dorotea, il suo viso solare si era improvvisamente ingrigito - Natalia, credo sia giunto il momento di raccontarti una cosa. Devi sapere che questo paese non è così innocente, come forse avrai iniziato a notare. E c'è chi ha provato questa crudeltà sulla sua pelle come mio fratello.
Tu hai conosciuto Tommaso e Ludovico, ma non hai conosciuto Marco e mai accadrà perché Marco è morto quest'estate.
Nessuno mi ha spiegato bene la faccenda, i miei genitori continuano a dire che si fosse immischiato in dei giri pericolosi e che per questo ci ha rimesso la pelle ma io e Anita sappiamo la verità, forse non completamente ma almeno in parte- Dorotea guardò Anita, restarono un po' in silenzio, poi fu Anita a prendere le redini del discorso.
- Ho scoperto qualche settimana fa che è stato lo stesso padre di Dorotea a uccidere suo figlio, aiutato da altri. Anche se non abbiamo scoperto il motivo di questo omicidio sono certa che sia stato lui, l'ho sentito confessare il suo crimine una sera- quella era una bugia. Anita non poteva dire alle altre che aveva ascoltato i pensieri dell'uomo.
-Noi pensiamo che mio padre faccia parte di un'organizzazione criminale, in cui forse anche Marco era andato a immischiarsi- continuò Dorotea -Magari sono gli stessi che ieri sera hanno attentato alla vita di Morgana-
-Ragazze, forse è insignificante ma ho il bisogno di dirvelo. Stamattina presto sono andata a controllare alla locanda come stesse Nick, stava ancora dormendo ma la ferita era sparita. Niente sangue, niente punti, niente ferita- disse Anita
-Ma cosa vuol dire? Adesso mi stai dicendo che in questo posto spariscono le ferite? I malati guariscono come per miracolo?- rispose Natalia, era sconvolta. Le ragazze si guardarono per un po' poi scoppiarono a ridere.
-Ti ci abituerai Natalia e ti divertirai- disse Dorotea prendendo per mano la ragazza -Ludovico è venuto a ridarti il cappotto?- chiese poi. Natalia scosse il capo -Verrà presto-
Il resto della giornata procedette tranquillamente, Natalia tornò a casa e passò il resto della serata con la nonna. Apprezzava molto la sua compagnia, era la mamma che non aveva mai avuto. Era dolce e affettuosa, si prendeva sempre cura di lei. Certo stavano succedendo un sacco di cose strane nella vita di Natalia, ma per la prima volta era circondata da persone che l'amavano.
Dopo cena si sedettero insieme sul divano e si misero a parlare della vita quando qualcuno bussò alla finestra. Natalia andò ad aprire.
-Ciao-
-Ciao, ti ho riportato il cappotto- disse Ludovico -ti va di fare due passi?- aggiunse poi lui
-Certo, andiamo- lei si mise il cappotto che lui le aveva portato e chiuse il portone.
Parlarono per un po' di ciò che era successo il giorno prima, ormai non si parlava che di quello.
Ad un certo punto Natalia si fermò a guardarlo -Dorotea mi ha raccontato di Marco, mi dispiace molto-
-Sono contento che te ne abbia parlato lei, altrimenti avrei dovuto farlo io- rispose lui sorridendo -E' stata dura, come penso lo sia stata anche per te, era un ragazzo meraviglioso, ti avrebbe adorata- rimase in silenzio per un po',guardava Natalia. Il freddo era pungente.
-Natalia, penso che in un modo o nell'altro siamo tutti in pericolo- lui le prese le mani -io ti aiuterò, ti proteggerò- erano così vicini
-Ludovico, sta nevicando! - disse lei guardandosi intorno. Sembra la scena di un film
Ripresero la passeggiata parlando però di cose spensierate, del lavoro e delle loro passioni. Natalia scoprì che avevano in comune molto più di quanto lei credesse.