"Quindi fammi capire bene... La mia è la famiglia fondatrice dei Ricercatori?"
Domandai strabuzzando gli occhi e portandomi una ciocca di capelli rossi e ribelli dietro l'orecchio,ornato da diversi orecchini argentati. Calum concordò con me annuendo vigorosamente,facendo spostare il suo ciuffo biondo a destra e sinistra. Mi venne da sorridere,era un momento buffo. Veramente,veramente buffo: Ero arrivata da un solo giorno e già avevo trovato degli 'amici',un ragazzo fantastico,intelligente e molto carino e avevo scoperto più cose in una sola ora sulla mia famiglia che in 17 anni. Buffo,stressante,una cosa sola ormai. Lanciai uno sguardo sul foglio protocollo a righe,tutto scritto. Per compito,Calum e i miei futuri compagni avevano da portare una ricerca proprio sulla mia famiglia,e mi ritrovai a pensare se,scoperto il ruolo della mia famiglia qui dentro,sarei stata trattata equalmente. Sinceramente,odiavo i preferimenti,di ogni genere. Avrei negato fino alla morte di essere appartenente a quella famiglia,assolutamente. Calum raccolse i fogli sparsi e il libro,posandolo sulla scrivania gigantesca della bibliotecaria,una anziana signora di circa 80 anni che era completamente nascosta dietro un grosso e polveroso libro.
"Contenta di sapere qualcosa di più?" Esordì Calum,sorridendo ampiamente. Era un ragazzo molto simpatico,e mi sembrava un tipo disponibile e intelligente. Era stato lui ad anticiparmi,proprio all'inizio della nostra lettura,che la nosttra famiglia si è nascosta un po' in tutti i secoli,in realtà. C'erano alcuni Thompson nascosti nella famiglia 'Cesare' nell'antica Roma,addirittura dei parenti strettamente legati alla regina. Insomma,ce ne era un po' per ogni secolo. Ero abbastanza felice di quello appena scoperto,da che non sapevo nemmeno dell'esistenza dei miei genitori,venivo informata di tutto questo.
Ero persa completamente nei miei pensieri quando mi scontrai sul petto di qualcuno. Alzai velocemente gli occhi,per incontrarli con quelli azzurri di Luke. Gli sorrisi e lui ricambiò,ma sembrava diverso,come se il suo sorriso fosse spento. Salutammo Calum,che ci informò dell'inizio delle lezioni,orario e piano. Ci dirigemmo in camera mia,anche perchè Luke aveva insistito di sapere cosa avevamo scoperto in quelle ore ch ci eravamo assentati. Camminava velocemente a grandi falcate trascinandomi dietro,visto che aveva avuto la brillante idea di prendermi per braccetto. Provai a minizzare la velocità del ragazzo,ma invano non ci riuscì.
Non mi accorsi di essere arrivati avanti alla porta marrone della mia stanza. Aprì la serratura,mandando occhiatacce al ragazzo che mi intimava di fare presto con quella 'dannatissima maniglia'. Seriamente,non capivo cosa gli fosse preso quel pomeriggio. Lasciai perdere e entrai nella stanza,seguita da Luke che chiuse alla sue spalle la porta e frettolosamente si sedette sul mio letto a gambe incrociate. Fai pure,eh. Mi sedetti vicino al biondo che intanto mi guardava con quei suoi grandi occhi azzurri. Mi ordinai di respirare profondamente.
"Luke,ma cosa ti prende'!" Gli chiesi,perplessa ma allo stesso tempo divertita dal nuovo aspetto del ragazzo,che mi era sempre dato l'impressione di un ragazzo tranquillo,e non di uno mestruato,nervoso. Lui sgranò leggermente gli occhi azzurri e mi sorrise imbarazzato.
"Beh,anche se ora siamo arrivati,mi sono abituato a tenerti d'occhio... E non eri mai uscita con un ragazzo...quindi..uhm.."
Sorrisi sorpresa e addolcita dal suo comportamento. Si preoccupava per me,e lo faceva di sua spontanea volontà. Non perchè glielo avessero chiesto i suoi genitori,o i miei,ma perchè lo voleva lui,perchè pensava fosse normale.
"Lucas,sono grande ormai,non devi tenermi d'occhio e preoccuparti per me"
Scosse la testa e mi abbracciò,prendendomi da sotto le cosce per posizionarmi meglio tra le sue braccia forti. Ero ancora perplessa da quel suo scatto protettivo,ma poggiai la testa sul suo petto,ispirando il suo profumo. Non mento se vi dico che ancora oggi mi ricordo di quante volte sognai quel momento,fin da quando vidi quel biondo al perchetto. Lui mi strinse a se,come se potessi scappare da lui da un momento all'altro.
"Invece devo. Il mio compito è sempre stato questo,e rimarrà tale per sempre"
Mi colpirono quelle parole,non poco. Lui appoggiò il suo mento sui miei capelli e io chiusi di scatto gli occhi,sperando che quel momento no n finisse mai.
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Mi ritrovavo davanti all'entrata della mensa,e aspettavo Luke,che non si voleva sbrigare. Avevamo appuntamento 5 minuti fa,e lui ancora non arrivava. Una delle cose che più odiavo erano i ritardatari,in più se mi facevano aspettare per mangiare li avrei presi piacevolmente a sprangate sulle gengive. Periodo del mese odiato delle ragazze? Periodo del mese odiato delle ragazze.
Mentre stavo per entrare in mensa e raggiungere i miei nuovi amici,qualcuno mi bloccò per il polso. Mi girai velocemente,come a rallentatore e scorsi subito gli occhi azzurri e la cresta impeccabile del ragazzo,biondo. Sorrisi imbarazzata quando mi tirò a se,abbracciandomi e sussurrandomi delle scuse per il suo lieve ritardo. Scrollai le spalle,scusandolo e entrammo in mensa,andandoci a sedere allo stesso posto del giorno precedente.
"Pronti per il primo giorno di scuola??!"
"Ovviamente"
Volete prendermi a sprangate sulle gengive? Fatelo,lo sto facendo io stessa. Il capitolo fa letteralmente schifo,ma ho il blocco e non riesco a scrivere decentemente (non che prima lo facessi,ma lasciamo perdere,vah). Visto che la storia inizia a essere seguita da qualcuno (grazie di essere quel qualcuno) sarei felice se mi chiedeste di farvi pubblicità. Cioè,vi aiuterei con piacere,quindi se qualcuna ne ha bisogno,mi scriva nei messaggi o sulla bacheca (?). Intanto,vi dico di passare a leggere ' Indipendence Day' di skywithBand5SOS.
Bene,dopo questo penoso capitolo di passaggio,mi dileguo.
Passate a leggere anche le mie altre due ff (una su Luke,si sono fissata, e l'altra su Cal,aw).
Graziepregociao <3
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The Tattoo
FanfictionSkylar era un'adolescente come le altre. Stessa storia. Si faceva filmini mentali su possibili storie d'amore tra lei e il ragazzo più carino della scuola,Lucas. L'unica cosa che la differenziava da tutte quelle ragazze fatte a stampino, era un picc...