Cazzo

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Diamine, non era mica un gay per pensare a certe cose, ovvio non aveva nulla contro gli omosessuali, però ha lui piacevano le ragazze, insomma, gli piacevano le tette, e tutto il resto che potevano avere loro in confronto ai maschi.

La lezione non fu poi così noiosa, dopotutto il professore era un gran figo! CAZZO basta, che diavolo gli stava accadendo? A lui piacevano le ragazze, le r-a-g-a-z-z-e. Ne era sicuro, quindi non poteva pensare a certe cose, difatti al suono della campanella si alzò in piedi e si stiracchio', cercando di scacciare quei pensieri, ma facendo alzare la felpa, e potendo ben vedere i suoi addominali, diamine! Certo che era meraviglioso! No, no Sasuke non poteva pensare a certe cose, dopotutto lui era un alunno modello, ben rispettato, e non poteva lasciarsi pervadere da inutili sentimenti, che poi sicuramente non erano neanche ben fondati.
Lo scaccio' dalla mente, ma non riuscì a cambiare opinione sul fatto che aveva veramente dei bei pettorali.

Cambiò direzione dello sguardo e per fortuna entrò la nuova insegnante, così finalmente poté concentrarsi sulla lezione, anche se non ci riuscì molto.

La giornata finì velocemente, e Sasuke si preparò ad uscire, quando si ritrovò davanti Sakura, che cavolo voleva ora quella cozza? Alzo' lo sguardo e la ragazza era li a contemplarlo, con quei grandi occhi verdi, che le stavano davvero bene con i suoi corti capelli rosa.

«Emh...Sasuke......» abbassò lo sguardo diventando pian piano tutta rossa.

«Cosa vuoi? Finisci la frase.» il suo tono di voce era freddo e deciso, come sempre, ma ormai Sakura ci aveva fatto l'abitudine, e non si accorse neppure, difatti continuò la frase come gli era stato chiesto.

«Ti va se facciamo la strada assieme? Ho notato che fino ad un certo punto abbiamo lo stesso pezzo.» chiese lei con uno sguardo dolce e carico di speranza.

«No.»

«Oh, perché vai già via con qualcuno? In questo caso potrei unirmi anche io se non vi do fastidio. »

«No, non vado con nessuno, vado a casa a piedi, da solo, quindi ti saluto.» fece per spostare la ragazza, e mettere fine a quella inutile discussione, ma lei non era affatto d'accordo, difatti restò ferma al suo posto.

«Ma Sasuke, non vedo quale sia il problema, insomma volevo passare del tempo con te.» la sua voce stava diventando troppo smielata e noiosa, secondo Sasuke, difatti stava perdendo la sua poca pazienza che gli era rimasta.

«Senti, non ti voglio tra i piedi anche quando me ne torno a casa va bene? Ti ho già detto no, e è NO, quindi smettila di fare la bambina cappricciosa e spostati. »
Sakura accettò a malincuore quelle fredde parole e lasciò passare Sasuke, che tirò un sospiro di sollievo.

~

Ormai il biondo era già a metà strada, tra non molto sarebbe finalmente tornato a casa, e non vedeva l'ora di buttarsi sul divano a giocare con la play.
Tanto non c'era nessuno, dato che fratelli e sorelle non ne aveva, e il padre stava al lavoro fino a tardi.
Sua madre era morta, dopo averlo messo alla luce, quindi non avrebbe trovato nessuno a dirgli cosa avrebbe o non, dovuto fare.

******

Si stava annoiando, ormai aveva completato il gioco già da mesi, e continuava a rifare gli stessi livelli, ogni tanto si chiedeva come sarebbe stato avere dei fratelli con cui parlare, ma soprattutto giocare, ma molte volte si diceva che era meglio così, ad non averne.

Il padre tornò alle dieci di sera, era in ritardo, chissà perché, ma Naruto aveva già cenato, non gli andava di aspettarlo fino a chissà quando.

Si sedette a tavola e divorò in un nanosecondo tutto il riso che il figlio gli aveva preparato, lo ringraziò e lavò i piatti.
Era tutto così silenzioso, non era un bel clima, e difatti il padre se ne accorse e cercò di rompere il ghiaccio, con la prima frase banale che gli passò per la mente.

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