«Shizune! Cosa diavolo combini! Forza rialzati.» Tsunade lanciò un'occhiataccia di rimprovero alla sua segretaria e la rialzo' bruscamente.
«Scusi, scusi, lo sa che sono maldestra...» la ragazza cercò di scusarsi meglio che poté, ma la donna dal seno prosperoso sospirò e borbotto' fra se e se.
«Si, si okay...ora dobbiamo vedere dove siamo finite, forza passami la torcia.» La segretaria fece come le venne chiesto e passò la torcia a Tsunade la quale l'accese e ispeziono' la stanza.
La camera era completamente in disordine, il letto disfatto, vestiti buttati alla rinfusa ovunque, libri di scuola aperti sulla scrivania e varie foto appese sul muro, dove ritraevano ragazzi sempre sorridenti e allegri...
«Shizune guarda!» la donna indicò un ragazzo biondo con gli occhi azzurri in una delle tante foto, e oltre a riconoscere che era proprio il ragazzo che cercavano, notò anche che era presente in tutte le altre foto e che quindi quella era sicuramente la sua stanza.
«Ma è Naruto! Signora ce l'abbiamo fatta! Avevo ragioneeee!» la segretaria saltò allegra e alzò la voce eccitata.
«Shizune! Taci e seguimi!» Tsunade la rimprovero' per la terza volta in soli cinque minuti e uscì dalla stanza puntando la torcia sul pavimento per farsi luce. Una volta arrivata alle scale che portavano al piano di sotto chiamò Shizune e le ricordò molto bruscamente di venire con calma e in silenzio.
«Bene, ora possiamo scendere, spengo la torcia se no potrebbero vedere la luce, ma tu vedi di non inciampare o di cadere! Capito?» la donna sussurro' così piano che si mangiò pure metà delle parole, ma la ragazza immagino' quello che le avesse potuto dire, quindi accenno' un si con la testa e cominciarono a scendere per la scalinata con molta, molta calma.
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«Secondo te cos'era? A me sembrava tanto l'urlo di qualcuno....» Sasuke ruppe quel silenzio alquanto imbarazzante e guardò Naruto che stava osservando il pavimento con le guance ancora in fiamme. Il moro aveva tanta voglia di prendere quel viso fra le mani e baciarlo di nuovo, ma non doveva neanche pensarci; dopotutto Naruto avrebbe scordato tutto l'indomani e quello sarebbe stato come un sogno.
«N-non lo s-so, penso anche i-io» Il biondino biasico' una mezza frase continuando a tormentarsi le dita e a fissare quel pavimento con fin troppo interesse, non aveva il coraggio di guardare in faccia il suo coinquilino; non dopo quello che era appena successo.
«Senti, scusa. Non volevo essere così avventato, non so che mi sia preso...non lo rifarò mai più, promesso....Non ti baciero' mai più.» Il moro disse quell'ultima frase contro il suo volere. Avrebbe eccome voluto baciarlo di nuovo ma forse era stato tutto uno sbaglio, dopotutto erano due ragazzi, due uomini, e la gente di oggi non voleva mica vedere simili cose tra persone dello stesso sesso, no?
«NO! Ehm...cioè, voglio d-dire...io voglio c-che tu...» Naruto non riusciva a dirlo, aveva paura di quello che avesse potuto rispondergli il suo coinquilino, magari tutto quello era solo una presa per il culo, uno scherzo inventato da Sasuke per vedere la sua reazione? Ma no, non era mica così cattivo e stupido....Ma comunque era una richiesta troppo avventata...quello che era appena successo non si sarebbe dovuto mai più ripetere.
«Naruto...ti prego, guardami.» Il moro prese il suo viso tra le mani e vide qui grandi occhi azzurri colmi di lacrime...perché stava piangendo? Gli aveva per caso fatto del male? Aveva detto qualcosa di sbagliato? Non voleva vederlo in quello stato, gli si strinse il cuore e, senza pensarci due volte lo bacio' di nuovo. Voleva fargli capire che quello non era stato uno sbaglio che, Sasuke si era innamorato di quella peste già dalla prima volta che si erano incontrati, già dal loro primo litigio per colpa di quella sedia...che in realtà bisognava solo ringraziarla.
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Thank you
Fiksi Penggemar«Eih Sas'ke...» «Ti ho detto mille volte di non chiamarmi così...che vuoi?» «Lo sai che ti amo?» «Pff...sei il solito coglione, ovvio che lo so e anche io ti amo.» il moro abbraccio' il biondino e gli sciocco' un bacio in fronte per poi mettergli le...